Questo mio "pezzo" è stato pubblicato nella rubrica del Corriere della Sera on line l'8 dicembre 2014 a questo link: Roberto, 9/11/14, Kg 3.180. Non è la prima riga della cartella clinica di un neonato ma la scritta cubitale, realizzata con lo spray nero sul muro esterno del reparto di ostetricia dell’ospedale S. Camillo di Roma. Ma sul muro le annotazioni spaziano, no sono limitate ai dati anagrafici: di Robertino ad esempio sono già note le passioni calcistiche (curva sud, ASR, CUCS), sappiamo che Chloe può riposare tranquilla, contando sull’amore dei nonni, mentre Viola riceve la promessa della zia di portarla presto al bar di “Grassetti”. Un’altra (o la stessa?) Viola può godere da subito di una certa agiatezza (“le due casette ti aspettano, dajeee). Per altri la situazione è più complessa: ad esempio Nikole, che viene descritta come “un’opera d’arte”, troverà un papà sfiancato dall’attesa, che annota sul muro “me la sto a fa’ imbruttita”. Dall’elenco di nom...