Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2022

E' l'unione che fa la forza: la panchina rossa nella periferia di Roma

"E' l'unione che fa la forza, siamo tutti insieme una grande forza." Così mi dice il presidente del Comitato di quartiere Pisana-INCIS-Vignaccia di Roma al termine di una suggestiva cerimonia nella quale il Comitato ha consegnato alla città una panchina rossa e un albero. Ed è vero: nella piazza dell'estrema periferia romana sono presenti decine di scolari della scuola elementare Emanuela Loi, presidente e assessori del municipio, delegati della giunta regionale, associazioni come la Banca del Tempo e Kim, oltre ovviamente al Comitato di quartiere e a tanti cittadini. E sono proprio le bambine e i bambine della scuola ad animare l'evento con una toccante performance in cui ricordano i valori della pace, della convivenza e della non violenza. E per arricchire la giornata due reading all'aperto offerti alle scolaresche per sottolineare come spesso nei libri si trovino le risposte alle domande difficili della vita. All'evento, come detto, hanno presenziat

Un corridoio per la speranza

Con un volo proveniente da Islamabad, sono arrivati oggi all'aeroporto di Fiumicino 152 profughi afghani, grazie ai corridoi umanitari promossi da Conferenza Episcopale Italiana (attraverso Caritas Italiana), Comunità di Sant'Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Tavola Valdese, Arci, IOM, INMP e UNHCR. L'aspetto negativo della vicenda è che il corridoio umanitario è stato interamente sovvenzionato dalle organizzazioni promotrici, mentre le istituzioni pubbliche italiane si sono limitate solo allo svolgimento delle pratiche burocratiche (in questo caso in maniera molto, molto dettagliata). I cittadini afghani, provenienti dal Pakistan dove erano scappati con fughe rischiosissime, verranno ora accolti in diverse zone da nord a sud di tutta Italia e avviati subito verso l'integrazione, a partire dall'apprendimento della lingua e dall'inserimento lavorativo, grazie a questo progetto totalmente a carico degli organismi proponenti e sostenuto dalla

Il Medaglione ritrovato

Un medaglione funebre trafugato a Roma e ritrovato due secoli dopo in un'altra città. Il monumento funebre di un intellettuale germanico famoso nel XVII secolo a Roma. Una grande chiesa di Roma, sede della locale comunità di lingua tedesca. Questi gli ingredienti di una storia un po' artistica e un po' "mistery" che ora vi racconto. Dunque, dicevo, un medaglione. Eccolo, è questo, finalmente al suo posto dopo quasi due secoli di latitanza. Si tratta della parte centrale del monumento funebre di Luca Olstenio (Lukas Holste, latinizzato in Lucas Holstenius) nato ad Amburgo, ma presente a Roma a partire dal 1627. Questo monumento funebre fu realizzato da Antonio Giorgetti su progetto dello stesso Olstenio all'interno della chiesa romana di Santa Maria dell'Anima, a due passi da piazza Navona. Il medaglione bronzeo venne però asportato durante il periodo della Repubblica Romana (1849) e al suo posto fu messa una copia in gesso, perché l'originale si ritene