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Visualizzazione dei post da 2023

Le Dolomiti hanno suonato anche quest'anno con il Val di Fassa Panorama Music

Anche quest'anno la preziosa manifestazione "Val di Fassa Panorama Music - estate" è riuscita a far sentire la sua straordinaria voce nel mezzo del caos che oramai anima le più belle valli dolomitiche nei periodi di vacanza. Oggi, per l'ultima giornata della manifestazione, per la quale occorre ringraziare l'associazione La Grenz e il suo presidente Enrico Tommasini, si sono esibiti nello scenario mozzafiato delle montagne che circondano Moena e Soraga la bolzanina Sara Alice Ridolfi, accompagnata alla chitarra da Daniele Altieri, (qui le foto della loro esibizione  https://photos.app.goo.gl/hCmREJaxQc7Sy6rx7 ) Sara Alice Ridolfi e David Altieri e poi Elena Favè, originaria proprio della Val di Fassa, accompagnata da Enrico Desilvestro - Batteria, Giulio Molteni - Basso, Alessandro Biasi - Chitarra, Marco Mattia - Tastiere (qui le foto della loro esibizione  https://photos.app.goo.gl/VZtiGx2ihSXhSY9r8 ) Elena Favè con la sua band Un grazie speciale alla voce e al

A Forte Bravetta contro la pena di morte

"Sono Laura D'Oriano. Mi hanno uccisa qui, a Forte Bravetta. Avevo solo 31 anni e sono stata l’unica donna ad essere condannata a morte con sentenza eseguita nella storia d’Italia." "Sono don Giuseppe Morosini, e sono stato ucciso con un colpo sparatomi alla testa da un ufficiale fascista mentre ero legato qui, su questa sedia, nella Piazza d'Armi di Forte Bravetta il 3 aprile del 1943". "Sono Vittorio Mallozzi, vivevo in quella zona che oggi voi chiamate Valle Aurelia e che alla mia epoca si chiamava Valle dell'Inferno perché noi lavoravamo dentro le fornaci arroventate per fabbricare mattoni. Sono stato ucciso qui, a Forte Bravetta, dalla Polizia dell'Africa Italiana il 31 gennaio del 1944". Le parole escono chiare dalle loro bocche, senza rabbia, ma con un senso di ineluttabilità, con la freddezza di qualcosa che si è già concluso e che, per quanto terribile non è più rimediabile. A pronunciarle sono i giovani liceali dell'istituto M

L'arte di strada destinata a pochi?

E' stato inaugurato il 16 febbraio a Corviale, alla presenza dell'assessore comunale Maurizio Veloccia e del presidente del XIII Municipio Gianluca Lanzi, il gigantesco Murale "Icarus", dell'artista olandese Judith De Leeuw - JDL, che avevamo presentato in anteprima a dicembre, alla conclusione dei lavori ( https://magociclo.blogspot.com/2022/12/il-mito-di-icaro-corviale.html ).  L'evento è stato organizzato da MArteLive e Street Art For Rights.  A caldo vorrei proporre una veloce riflessione che mi è venuta in mente osservando la scarsissima presenza di abitanti del Serpentone all'inaugurazione. E soprattutto nessun giovane del posto era presente.  Mi domando allora "ha senso portare l'arte nelle periferie? E se lo ha questo senso (come io ritengo) è importante o no coinvolgere gli abitanti in questi progetti? Oggi purtroppo a Corviale, nonostante il clima di festa, gli abitanti del "Serpentone" presenti all'inaugurazione erano poc