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Visualizzazione dei post da novembre, 2008

Bicipensiero (Einstein)

1933. Albert Einstein fa un giro in bicicletta davanti alla casa di un amico, a S. Barbara, in California.

Sorciocorrente? SUVmunito? Scooterattone? attenzione, si rischia il "coccolone"

Lo so, anche io mi sto stancando, ma devo ancora una volta parlare (bene) di Ferrara, della serie..."Roma non è Ferrara"! Ieri è stato presentato alla stampa il progetto " L'esercizio fisico come farmaco " promosso dall'Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara, appunto. Di cosa si tratta? Nei prossimi 3 mesi è previsto l’arruolamento di circa 11.000 persone a rischio individuate tra la popolazione sedentaria, quella con patologie sensibili all’esercizio fisico, per vedere se, con un po' di movimento quotidiano, le loro condizioni di salute migliorano. A questi soggetti, individuati dai medici di base, verrà consegnata una guida teorico–pratica sull’attività motoria da svolgere, e un contapassi per registrarla . Ogni due mesi il medico verificherà l’attività fisica svolta registrata con il contapassi, e in più una serie diparametri quali il peso corporeo del paziente, l’indice di massa corporea, la circonferenza addominale, la pressione arteriosa, la fre

Bicipensiero (la bicicletta della nonna 2)

"...Aveva il telaio robusto e un colore grigio cielo, i freni a stecche che erano un prodigio meccanico, le manopole di madreperla e il carter che girava tutto intorno alla catena. Nonostante abbassasse il sellino fino al limite, la nonna, che era piccolina, non è mai riuscita a dare un colpo di pedale intero, per cui abbozzava solo la pedalata e, appoggiata col busto tutto davanti, sul manubrio, il suo non sembrava un andare in bicicletta, ma un gioco d'altalena sui pedali, un volo di zanzara." Alberto Garlini, Una timida santità, Sironi editore - Pagina 147

Bicipensiero (la bicicletta della nonna1)

"...la prima cosa che il nonno ha regalato alla nonna è stata la bicicletta. Correva l'anno 1947, o forse 1948, quando un mattino il nonno ha aperto la porta di casa e ha chiamato forte il nome della nonna: "Tina...Tina...!" , "Cosa c'é?... " ha risposto lei dall'alto, dalle camere da letto, "Vieni giù!..." ; la mattina possiamo immaginarla bella e luminosa e calda, non costa niente; e la nonna è scesa per le scale e, uscita nell'aia, contro il muro, ha visto quel portento tecnico, che allora doveva luccicare nei cerchioni, odorare di gomma nei pneumatici, squillare come un cardellino nel campanello tondo. "E' per te..." le ha detto il nonno e alla nonna è venuto da piangere: era il primo regalo della sua vita..." Alberto Garlini, Una timida santità, Sironi editore - Pagina 147

E' più pericolosa una Formula 1 o una bicicletta?

Dalla bicirassegnastampa che scorre qui a fianco estraggo, su segnalazione di Cormarco, la notizia di un incidente stradale occorso ad un pilota di formula 1, Mark Webber. Webber alla guida dell F1 Red Bull nella stagione 2008 Tutto normale direte voi, fa parte del rischio del mestiere. Già, però l'incidente ha avuto caratteristiche diverse da quelle che immaginate: Webber era in bicicletta ed è stato investito da un'automobile, mentre partecipava ad una manifestazione di beneficienza in Tasmania, vicino Port Arthur . Purtroppo per lui si è rotto una gamba ed ha dovuto subire un'operazione chirurgica. Webber viene caricato dai soccorritori su un'eliambulanza per essere trasportato in ospedale dopo l'incidente L'unico commento che mi viene in mente è che, almeno per Webber, è stata molto più pericolosa la bicicletta che la sua Red Bull! Ma questo, noi ciclisti urbani romani, lo sapevamo da anni!

La tua bici è sicura?

La tua bicicletta è a norma oppure vuoi comprarne una che lo sia? E' arrivata la guida che definisce le norme tecniche comuni per la sicurezza delle biciclette europee. Attualmente i Paesi dell'Ue hanno regole nazionali disomogenee e questo crea svantaggi alla produzione, confusione tra gli operatori del settore e tra i consumatori al momento dell'acquisto del prodotto. Inoltre una bici venduta in Italia non poteva essere adatta ad altri mercati e viceversa. "Hai tutte le ruote a posto" è il titolo della guida dell'UNI, l'Ente Nazionale Italiano di Unificazione che, in collaborazione con ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e con il coinvolgimento di FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha gestito la segreteria del Comitato tecnico europeo che ha elaborato le norme, coordinandone l'attività. Le due ruote "a norma" sono facilmente riconoscibili in quanto devono riprodurre, in punti visibili e in modo indelebil

Cosa ne pensano gli italiani del nucleare

Nei giorni scorsi molti quotidiani hanno dato risalto ad una ricerca Demos dal titolo "gli italiani e il nucleare". I titoli erano più o meno di questo tenore: Gli Italiani e il nucleare, maggioranza favorevole . Sono allora andato a cercare la ricerca Demos ed i risultati che trovato non sembrano sostenere questi titoli. Dal grafico emerge che meno della metà degli intervistati è favorevole alla produzione dell'energia elettrica dal nucleare. Questa valutazione si amplia ulteriormente se si vede che solo il 41% è favorevole alla costruzione di una centrale nucleare nella provincia dove abita La sensazione è che nelle valutazioni giornalistiche i risultati siano stati "piegati" alle valutazioni che l'attuale maggioranza di governo ha sviluppato su un ritorno italiano al nucleare. A questo punto allora le domande vorrei porle io oggi ai nostri politici: Poiché allo stato attuale delle conoscenze scientifiche non è possibile rendere inerti le scorie dei mater

Vengo dopo il tiggi, vengo e pedalo lì...

Per fortuna non tutti i giornalisti la pensano alla stessa maniera: dopo le aspre parole del Corriere della sera sulla ciclabile Tevere, riprese su questo blog a seguito di un intervento di Caio Fabrizio, ecco una visione di stampo completamente opposto: La guida del GSA è il nostro amico Marcopie, titolare del blog Mammifero Bipede , solida base del ciclismo urbano romano, associato e, oggi, anche "dissociato". Un grazie a Marco, a Caio Fabrizio che da anni si batte perché la bicicletta a Roma diventi un mezzo quotidiano di trasporto e non solo un divertimento del fine settimana, e ai tanti altri amici che attraverso utili segnalazioni scambiate su Romapedala, Romapedala 2 , su Criticalmap hanno creato questo spettacolare, affascinante, utilissimo Grande Sentiero Anulare per biciclette!

Autovelox e facebook

So di imbarcarmi su un terreno impopolare, in un paese di SUVmuniti, Smartpisoprincesse e Scoterattoni, ma devo assolutamente denunciare un comportamento che trovo, oltre che illegittimo, anche molto grave. Ecco cosa è possibile trovare nelle pagine di facebook, versione italiana: Si tratta di un "Gruppo" intotolato " Autovelox vaffanculo ". Un Gruppo in facebook è uno spazio virtuale creato da uno degli aderenti su un tema specifico. Chi ci si riconosce aderisce e, se vuole, inserisce un commento, una foto, un video. I Fan di questo gruppo sono, al 17 novembre, 99.241, e questi sono gli ultimi commenti inseriti: Se dopo aver letto le affermazioni di questi ragazzi penso ad immagini come questa mi vengono alla mente mille pensieri: cosa abbiamo sbagliato nell'educazione dei nostri figli, o cosa c'é di così marcio nella nostra realtà per cui 10.000 ragazzi si sentono in diritto di insultare l'autovelox, che ha come fine ultimo quello di salvare la vita di

Viaggiare verso gli USA? che impresa!

A partire dal 12 gennaio 2009 se vorrai andare negli USA, che so, a correre la Maratona di New York o a visitare i parchi naturali del Nevada e dell'Arizona, dovrai chieder un "permesso preventivo" alle autorità americane per ottenere l'autorizzazione all'imbarco sull'aereo. Bada bene, questo permesso non ti garantirà l'ingresso negli USA, sottoposto di volta in volta alla valutazione delle autorità locali, ma solo l'accesso all'aereo. Questo "permesso preventivo", che si chiama Electronic System for Travel Authorization (ESTA), dovrà essere richiesto su un sito dell'ambasciata USA Il cittadino italiano che richiede il permesso ESTA deve contemporaneamente concedere una liberatoria al governo USA per cui accetta che vengano schedati e verificati i suoi dati identificatori biometrici (impronte digitali, iride dell'occhio, etc.) e rinunciare al diritto di riesaminare o presentare ricorso su una decisione presa dal funzionario del

Ciclabile Tevere: deserta, abbandonata e pericolosa?

Nei giorni scorsi il sito del Corriere della sera ha pubblicato un articolo di commento all'indagine ISFORT che stiamo imparando a conoscere anche su questo blog. Tra le varie affermazioni l'articolo contiene una frase che mi ha lasciato perplesso: " ...Sono tante le ciclabili che restano deserte perché semplicemente inutili, buttate lì per guadagnare qualche posto nelle classifiche ambientali ma lontane dai tragitti quotidiani di chi vive in città. È un po' il caso di Roma dove la ciclabile che corre lungo il Tevere è deserta, abbandonata e quando fa buio anche pericolosa... ". Su questa frase ho chiesto il commento ad un ciclista urbano romano che ogni giorno, andata e ritorno, percorre la ciclabile Tevere nel percorso per andare al lavoro. Ecco cosa mi ha risposto Caio Fabricius: "In qualità di Gonadorum Frangitur Maximus sul tema bici in città, io sono tra quelli (pochi!) che ha applaudito il Comune per la realizzazione della Ciclovia Tevere Centrale, e n

Perché si muovono in bici gli italiani? ISFORT 2

Proseguendo nell'analisi della ricerca ISFORT sulla mobilità in bicicletta degli italiani, oggi voglio pubblicare una tabella sulle motivazioni che, secondo l'indagine, inducono gli italiani ad utilizzare la bici. Anche qui sarebbe interessante un confronto aperto fra noi ciclisti (che rappresentiamo il 13,5% della popolazione e siamo definiti "abituali) e anche con quel 86,5 che la bici non la usa mai o solo saltuariamente.

Bicipensiero

Quando la posta arrivava in bicicletta 1953 "lady Mail" cover dell'Ungheria, annullo di Budapest Finlandia 1926

Siamo positivi: 2 consigli. Un libro e un DVD

Raccolgo l'invito di Mamaa ad essere positivo e, prima del prossimo post sull'indagine ISFORT, voglio segnalarvi un libro e un DVD di sicuro interesse. Il libro è " La fiamma rossa " (nessun riferimento politico: è la cd "flame rouge" che indica l'ultimo km nelle tappe del Tour de France), di Gianni Mura, edizioni minum fax. Se andate sulla pagina raggiungibile con un click anche qui , troverete una lunga serie di recensioni e di materiale relativo al libro. Il DVD è " Bottecchia, l'ultima pedalata " di Gloria De Antoni. Si può ordinare con una email a Livio Jacob della Cineteca del Friuli, all'indirizzo e mail cdf@cinetecadelfriuli.org. Costa 15 euro e te lo mandano a casa contrassegno. Contiene il racconto delle ultime, misteriose ore di vita di Ottavio Bottechia, vincitore nel 1924 e nel 1925 del Tour de France, prima che fosse ritrovato morente sul ciglio di una strada il 3 giugno 1927, vicino Peonis, borgo friulano. Fu incidente

Come si muovono in bici gli italiani? ISFORT 1

L'ISFORT, Istituto Superiore di FOrmazione e Ricerca sui Trasporti, ha pubblicato il periodico studio sulla mobilità degli italiani. La parte che mi interessa particolarmente è quella relativa all'utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, tralasciando quindi l'utilizzo ludico o salutista. Lo studio è denso di informazioni, che cercherò di riportare in più post. Oggi inizio con una tabella che offre già da sola alcuni spunti di riflessione. Vi va di parlarne un po' in pubblico? Ci potrebbe indicare la sua frequenza media di utilizzo, nei giorni feriali, nei precedenti tre mesi, della bicicletta? (valori percentuali, dettaglio territoriale)

Bicipensiero

"Strada significa bicicletta. Nel '50 le biciclette prodotte in Italia sono 410.000 e quelle circolanti oltre 4.000.000 (solo 340.000 le auto). ...(Nel '50) con la bicicletta si va a lavorare -in città e fuori città-, si va a fare l'amore..." Riccardo Nencini, "Il giallo e il rosa: Gastone Nencini e il ciclismo negli anni della leggenda" pag. 8

Emergenza Goma. Congo, una guerra dimenticata

Nonostante gli accordi di pace firmati appena due anni fa, l’area del Kivu della Repubblica Democratica del Congo è di nuovo sotto assedio occupata da migliaia di militari, di guerriglieri e truppe irregolari che si fronteggiano e combattono per ottenere lo sfruttamento dell'immenso patrimonio di risorse minerarie della Regione, uno dei più importanti al mondo. Al Centro Don Bosco di Ngangi , nei pressi di Goma al confine con il Rwanda, dove ci si prende cura da oltre vent’anni dei bambini in difficoltà, Padre Mario Perez - direttore della struttura - oggi accoglie più di 3.000 bambini e ragazzi. Con l’acuirsi degli scontri ogni giorno suonano alla porta del Centro 800 nuovi bambini e ragazzi, spesso figli degli sfollati che vivono a ridosso del Centro Don Bosco, ragazzi-soldato e ragazze vittime di violenza. “Nonostante il silenzio piombato sulla vicenda congolese, in Congo si spara e si muore ancora, e soprattutto i bambini non possono andare a scuola, non hanno un posto per dorm

Fra una carineria ed un insulto la Storia va avanti

Fino a ieri sera mi era sembrato inutile scrivere un post su Obama nuovo presidente degli USA: tutti ne hanno parlato, tanti sono saliti sul carro del vincitore, e così avevo pensato che fosse inutile scrivere qualcosa che certamente in molti avevano già pensato o letto o ascoltato. L'episodio di ieri a Mosca però mi costringe, controvoglia, a condividere con voi tre riflessioni. La prima deriva dalla chiosa con cui il cav B ha arricchito la sua triste e spregevole affermazione , sostenendo che le sue parole verso Barack erano una " carineria ". Mi domando: ma perché il primo ministro di uno dei paesi del G8, membro della NATO, fondatore della UE, deve esprimere "carinerie" verso il presidente eletto degli USA? I rapporti fra stati, e fra i loro rappresentanti, seguono regole secolari, codici di compartamento chiarissimi nella loro forma e nella loro sostanza, e fra i tanti gesti non è prevista la " carineria ". E' prevista la cortesia, la cordiali

Bicipensiero

Gianni Berengo Gardin

Bicipensiero

"Un uomo affannato, con la camicia zuppa di sudore, cercava di spingere sulla sabbia una bicicletta con le ruote a terra. Non sarebbe stato un problema se avesse avuto solo da spostare la bicicletta: il fatto è che, sistemato solidamente sul portabagagli, aveva un maiale grosso e grasso che pesava tutto il suo peso. Ma non era tutto: sulla canna, appesa a delle liane, dondolava una damigiana di vino di palma..." Emmanuel Dongala, Johnny Mad Dog, pag. 114

Siete pigri?

Se vi siete stancati di leggere i post sul blog, vi propongo una (relativa) novità. Il post da ascoltare. Cliccando qui troverete una notizia dell'agenzia ADN Kronos relativa ad una bicicletta in esposizione al salone del ciclo e moticiclo di Milano, l'EICMA. La notizia enfatizza solo un aspetto di questa bici, ignorando che è prodotta da un imprenditore siciliano che è in prima linea contro la mafia. Tuttavia mi è piciuto il mezzo di trasmissione e ve la propongo.

Bicipensiero

Il ciclismo è lo sport più popolare perché non si paga il biglietto P. Pasolini Nota: purtroppo quest'affermazione ha solo un valore storico. Agli scorsi campionati mondiali di ciclismo a Varese si pagava il biglietto per numerosi parti del circuito e non solo per il vialone di arrivo

Siamo arrivati a 20.000!!

20.000!!! Ventimila visitatori hanno aperto le pagine del blog di magociclo. Un grazie a tutti voi che quotidianamente mi seguite con affetto. Il mio impegno è di continuare ancora a lungo con questo appuntamento. Certo, se ci fossero più commenti ai post...ma va bene anche così! Grazie mille

Qualcuno pensa alle esigenze dei ciclisti?

Con la grave crisi economica in corso, sembra una scelta obbligata ritornare alla vecchia ed economica bicicletta. Sarà per questo che il Cycle show , che si è tenuto ad ottobre a Earl's Court, Londra, quest'anno è stato più affollato che mai. La domanda che girava fra i partecipanti era: visto che saremo costretti ad andare in bici, potremo farlo comodamente, magari indossando abiti ed accessori trendy? La risposta non si è fatta attendere: gli organizzatori del cicle show hanno allestito una vera e propria sfilata quotidiana di moda ciclistica, con modelli e modelle impegnati a mostrare le ultime novità modaiole. Purtroppo però fra tacchi di 12 cm, tutine attillate in lycra e maglie coperte di scritte pubblicitarie è sembrato esserci poco spazio per la praticità e la comodità della pedalata quotidiana in bici. La bicicletta è così popolare a Londra che molti giornali hanno ormai il loro critico delle due ruote. Come rileva Vittorio Sabadin sulla Stampa.it, è arrivato il mom