C'è un legame profondo, anche strano, antico fra la giornata del 25 aprile, in cui l'Italia celebra la liberazione dal nazifascismo, e la bicicletta. Forse è il ricordo delle staffette partigiane, forse è il desiderio di collegare la memoria della liberazione del Paese ad un oggetto (la bicicletta) e ad un'attività (il ciclismo) che "sanno" di buono, di bello, di stabile, di sicuro. Fatto sta che oramai da molti anni, e ogni anno di più, festeggiare la giornata della liberazione a Roma si lega alla bicicletta. Certamente il merito va innanzitutto al Gran Premio Ciclistico della Liberazione, che si corre in circuito fra le Terme di Caracalla, Porta S. Paolo, la passeggiata archeologica. passaggio dei ciclisti sotto la lapide che ricorda la lotta della resistenza a Roma Ma sono tanti i ciclisti che in questa giornata legano fra di loro vari luoghi della memoria antifascista con un circuito ciclistico "indipendente", fatto di memorie personali e pubbliche...