I temporali di fine agosto ci hanno brutalmente ricordato la vicinanza dei prossimi impegni che ci attendono, le scadenze, le riunioni, le lezioni, gli acquisti... Abbiamo appena avuto il tempo di comprare l’ultimo pezzetto di carne salada, un fettone del puzzone di Moena (incartato bene) e via, con le cime che ci salutano dal retro del lunotto della macchina. E sembra ieri quando queste vette ci avevano accolto assolate, aprendosi magicamente alla nostra vista dopo la salita da Predazzo verso Moena e poi Vigo, Pozza, Campitello, Canazei, su fino a Penìa, lungo tutta la Val di Fassa. Quelle cime che fino a ieri avevamo sfidato, con sforzi sovraumani per noi “cittadicoli” (cittadini ridicoli), attraverso sentieri e percorsi per i più in forma, e con i tanti impianti (per i meno capaci) che con poco sforzo ti portano sui terrazzi più belli del mondo con vista sul Creato. Proprio quelle cime che in questi anni si sono legate a noi ancora più strettamente, con un collante potentissimo...
Pensieri, idee, suggestioni, nate in bici sulla vita.