Berlino, 10 maggio 2015- 10 maggio 1933.
Da Berlino una bella immagine, che pur non sanando le ferite del passato, dà speranza per il futuro.
Ad 82 anni di distanza i libri si prendono la rivincita a Berlino.
Proprio in Bebelplatz (già piazza dell'Opera), dove giusto 82 anni fa, il 10 maggio 1933, i nazisti organizzarono il gigantesco rogo nel quale bruciarono oltre 25.000 libri, si è fermato domenica mattina il furgone di una biblioteca mobile, pieno di libri offerti gratuitamente in lettura ai berlinesi.
E, complice l'esplosione della primavera nella capitale tedesca, grandi e piccoli si sono trovati a leggere sdraiati su enormi cuscinoni colorati o su amache.
A memoria delle violenza del passato rimane nella piazza il memoriale di Micha Ullman, una lastra trasparente inserita sulla superficie nel selciato, che lascia intravedere un ambiente sotterraneo con scaffali di libreria vuoti. E accanto è posta una targa che riporta una citazione di Heinrich Heine:« Quando i libri vengono bruciati, alla fine verranno bruciate anche le persone ».
In un periodo di fondamentalismi e attacchi inauditi alla cultura, un messaggio di speranza da una città che fu capitale dell'orrore e dell'intolleranza ma che ha saputo fare i conti con il suo passato e ripartire con nuove basi.
Da Berlino una bella immagine, che pur non sanando le ferite del passato, dà speranza per il futuro.
Ad 82 anni di distanza i libri si prendono la rivincita a Berlino.
Proprio in Bebelplatz (già piazza dell'Opera), dove giusto 82 anni fa, il 10 maggio 1933, i nazisti organizzarono il gigantesco rogo nel quale bruciarono oltre 25.000 libri, si è fermato domenica mattina il furgone di una biblioteca mobile, pieno di libri offerti gratuitamente in lettura ai berlinesi.
E, complice l'esplosione della primavera nella capitale tedesca, grandi e piccoli si sono trovati a leggere sdraiati su enormi cuscinoni colorati o su amache.
A memoria delle violenza del passato rimane nella piazza il memoriale di Micha Ullman, una lastra trasparente inserita sulla superficie nel selciato, che lascia intravedere un ambiente sotterraneo con scaffali di libreria vuoti. E accanto è posta una targa che riporta una citazione di Heinrich Heine:« Quando i libri vengono bruciati, alla fine verranno bruciate anche le persone ».
In un periodo di fondamentalismi e attacchi inauditi alla cultura, un messaggio di speranza da una città che fu capitale dell'orrore e dell'intolleranza ma che ha saputo fare i conti con il suo passato e ripartire con nuove basi.
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