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Siamo meglio noi o la Germania?

La città di Mannheim, nel Land meridionale del Baden-Württemberg, in Germania, ha promesso nei giorni scorsi di dare 50 euro a chi decide di acquistare una nuova bici.
L'operazione riguarderà solo i primi cento abitanti di Mannheim che si recheranno in un apposito ufficio del comune a partire dal 2 maggio. Riceverà il bonus chi ha acquistato una bicicletta da città, escluse quindi le mountain bikes o altri tipi di due ruote. L'obiettivo naturalmente è di incentivare i consumi, aiutare la produzione locale, con un occhio all'ambiente.
Da noi invece il governo ha stanziato quasi 9 milioni di euro per erogare bonus a chi acquista un veicolo a 2 ruote, moto e bici comprese. E questo già è un problema, perché le moto e gli scooter si papperanno una bella fetta di incentivi.
L'aspetto interessante è che per usufruire del bonus bici (30% del costo della bici e comunque fino ad un massimo di 700 euro) non bisogna rottamare niente. Però, e qui vengono le note dolenti, il bonus si applica al prezzo di listino, che già oggi i negozianti scontano abbondantemente (e quindi il beneficio netto non è poi così interessante) e poi perché il bonus si applica solo alle bici dei produttori che hanno aderito all'iniziativa. In realtà non sono pochi (sul sito del Ministero dell'Ambiente sono elencati ben 2887 modelli, fra bici "normali" e quelle con pedalata assistita, che usufruiscono del bonus, con prezzo di listino e sconto chiaramente indicati), ma la scelta non è libera.
Ammettiamo però che nell'elenco troviamo la bici che ci piace, ci applicano il bonus e ce la compriamo. E ora? proviamo a vedere qualche altra differenza con Mannheim (attenzione: con Mannheim, non con berlino, o Francoforte o Monaco di Baviera)?
Mannheim conta 256 chilometri di piste ciclabili, mentre il 16% del traffico è su due ruote. Secondo uno studio dell'Università di Dresda, la cittadina - che ha una popolazione di 325mila abitanti e un sindaco socialdemocratico, Peter Kurz - è al quinto posto nella classifica delle città tedesche più amichevoli nei confronti dei ciclisti.



E da noi? Roma ha ben 150 km di piste ciclabili. In teoria, perché la dorsale ciclabile "Tevere" oggi presenta due interruzioni ed uno stato generale di manutenzione scadente, per usare un'espressione cortese. La ciclabile Togliatti, peraltro mai inaugurata, è oggetto di appetiti lobbistici, la ciclabile della musica sta subendo le aggressioni dei costruttori degliimpianti per i mondiali di nuoto...insomma, se volete farvi un fegato così leggete il blog dell'amico Marco Ciclabili a Roma.

Ma il paragone fra nazioni è quello più impietoso: secondo il ministero dei Trasporti a Berlino, il traffico su due ruote in Germania è pari a circa il 10% del totale. Aumenta fortemente durante la buona stagione, cala in inverno. L'obiettivo del Governo federale è di portare la quota al 20% entro il 2020. Il Paese ha migliaia di chilometri di piste ciclabili e conta fino a 4.600 alberghi cyclist-friendly.
E da noi?

Commenti

Mammifero Bipede ha detto…
E da noi?Al solito: pessimismo, e fastidio!
:-(

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