Negli ultimi due giorni il Corriere della Sera on line ha dato rilievo alle vicende del Bike Sharing di Roma, in conseguenza delle osservazioni negative formulate a tale servizio dal sindaco di Londra in vacanza nella capitale italiana.
Ebbene, il Corriere della Sera ha corredato i suoi articoli con foto varie, due delle quali sono state scattate da me. La prima è questa, che rappresenta la stazione del bike sharing di Largo Argentina. La inviai io alla rubrica "la foto dei lettori" dell'edizione cartacea del Corriere Roma, che la pubblicò lo scorso 10 ottobre
La seconda è questa, che rappresenta la stazione Bike Sharing di piazza di Spagna.
La pubblicai sul web a corredo di un post dell'ottimo blog Roma Pedala, documentando A GIUGNO 2009 la situazione di cui solo si occupa oggi il Corriere.
L'unico particolare è che il Corriere in entrambi i casi ha omesso di indicare l'autore o la fonte, addirittura rifilando i contorni della foto per evitare che si leggesse la firma!
Eppure correttezza vorrebbe che venisse riconosciuto anche il lavoro (peraltro gratuito!) degli altri, oltre che il proprio!
Ebbene, il Corriere della Sera ha corredato i suoi articoli con foto varie, due delle quali sono state scattate da me. La prima è questa, che rappresenta la stazione del bike sharing di Largo Argentina. La inviai io alla rubrica "la foto dei lettori" dell'edizione cartacea del Corriere Roma, che la pubblicò lo scorso 10 ottobre
La seconda è questa, che rappresenta la stazione Bike Sharing di piazza di Spagna.
La pubblicai sul web a corredo di un post dell'ottimo blog Roma Pedala, documentando A GIUGNO 2009 la situazione di cui solo si occupa oggi il Corriere.
L'unico particolare è che il Corriere in entrambi i casi ha omesso di indicare l'autore o la fonte, addirittura rifilando i contorni della foto per evitare che si leggesse la firma!
Commenti
E comunque, per essere signore, noto che il Corriere ha risparmiato 52 euro, visto che la tariffa da loro pagata è di 26 euro per foto.
...è vero anche che sono noto come T-Rex.
Per i braccini corti, non per la ferocia...
Sarebbe più "etico" se una testata come il Corriere spontaneamente citasse le fonti da cui si approvigiona di materiale editoriale. Inoltre, il Corriere non è un'impresa di beneficienza e tenta di ottenere ricavi dal sito on line, attraverso la pubblicità. Quindi, arricchire gli articoli con foto adeguate, migliora la qualità e l'appetibilità pubblicitaria del sito stesso. In definitiva, fa guadagnare loro dei soldi. Non vedo allora perché le testate giornalistiche sfruttino il WEB come un grande magazziono dove, al termine degli scaffali, manchi la cassa per pagare. Il discorso sarebbe lungo, e mi riguarda relativamente perché io con le foto non ci devo vivere. Ma percepisco, da parte dei media, una doppia visioone del WEB: quando devono erogare servizi, li vorrebbero a pagamento. Quando vogliono appropriarsi di contenuti, non vogliono pagare. E tutto questo mi sembra contraddittorio, e per questo l'hosegnalato sul blog.