I furti di bici sono in costante aumento, per varie ragioni. Qui proviamo a fare qualche riflessione sugli errori più comuni che noi ciclisti commettiamo, per imparare a non commetterli più, sui più diffusi antifurti e sul loro uso.
Premesso che gli elementi da considerare quando si lascia in strada la bici sono:
mi limiterò ad una rapida panoramica dei più frequenti modi di posteggiare la bici in strada, valutando l'efficacia dell'antifurto e dell'ancoraggio.
Per iniziare tre regole ASSOLUTE:
Prima regola: MAI LASCIARE LA BICI APPOGGIATA AL MURO SENZA LEGARLA, nemmeno per comprare il pane.
Questa bici non è a rischio di furto, è a certezza di furto, anche se il proprietario sta solo comprando il giornale all'edicola di fronte.
Seconda regola: MAI LEGARE AD UN PALO LE SOLE RUOTE DELLA BICI. In particolare è del tutto inutile legare l'antifurto meccanico della bici ad un palo e alla sola ruota anteriore.
Per un ladro sganciare la ruota con i "galletti" e portarsi via la bici senza la ruota è un gioco da ragazzi. Legare l'antifurto alla ruota posteriore immette un minimo livello di complicazione per il ladro,
ma anche qui il rischio di furto è molto alto, soprattutto se la bici rimane a lungo in questa situazione.
Terza regola: MAI ASSICURARE L'ANTIFURTO A ... NIENTE! Non ridete. Questa è una bici con una catena ed un lucchetto che legano la ruota posteriore al telaio, MA NON AD UN SUPPORTO ESTERNO.
Quanta fatica ci vuole secondo voi a mettersi la bici in spalla, magari simulando una foratura, e portarsela via, per poi tagliare la catena in un secondo momento?
Queste due bici sono una vera tentazione anche per un ladro incerto!
Passiamo ora al capitolo che chiamerei "I poveri illusi". Intendo quei ciclisti che credono di aver assicurato la bicicletta con un antifurto ma che poi, spesso, al ritorno non la trovano più.
Siamo alla categoria degli antifurti di sola immagine. Nella foto seguente la bici è assicurata da una catenella di metallo, chiusa con un lucchettino, che lega il telaio ad un palo.
La posizione della catena sul telaio è corretta. Il palo però sembra instabile, quindi per prima cosa verificare che il palo sia conficcato stabilmente nel terreno e non sia invece traballante e facilemente sfilabile.
Quello che invece proprio non va sono la qualità della catena e del lucchetto.
Ecco un paio di video per spiegare dov'è il problema.
In questo primo video viene mostrato quanto sia facile tagliare con una tronchese professionale una catena di acciao in lega di bromo dello spessore di 3/8"
Figuratevi quanto ci mette un ladro a tranciare la catenella della bici nella foto precedente. Per farlo basta anche una semplice tenaglia!
Qui invece un ragazzo spiega, e dimostra, la facilità con cui è possibile aprire un lucchetto "normale" con il solo ausilio di una clip portapenne e di una attache per fogli di carta:
Il ragazzo non è un professionista, e impiega qualche minuto a forzare la serratura, ma con un po' di esperienza non occorrono più di 15".
Proseguendo nella carrellata degli errori, notate come questa bici sia legata con una specie di "cordino" (che si può tagliare anche con un paio di forbici da giardino) mentre non viene usata la catena "snake" che sta sul portapacchi. (a proposito della catena "snake" segnalo l'interessante commento #1, da leggere assolutamente)
L'antifurto fabbricato con una treccia di fili metallici rivestiti di plastica è poco più che inutile: non oppone resistenza al taglio di una tronchese tascabile e il lucchetto in genere può essere aperto con il metodo sopra illustrato, se non con un colpo di mazzetta ben assestato.
Questa bici, peraltro accessoriata anche con il seggiolino per bambino, è ad alto rischio di furto.
Passiamo ora agli antifurti che offrono un livello di sicurezza maggiore.
Tutti sostengono che l'antifurto più sicuro sia l'arco di metallo ad U (modello kriptonite) assicurato al telaio.
Credo sia vero: offre la massima resistenza al taglio. Il suo punto debole è la serratura. Perciò nell'acquistarlo accertatevi del tipo di serratura di cui è dotato, per evitare sorprese di questo genere:
Una buona alternativa all'arco di metallo è l'antifurto pieghevole a maglie. Quando è chiuso si presenta come un metro pieghevole riposto in un astuccio posizionato sul tubo obliquo (nella foto è indicato dalla freccia).
Aperto si presenta come una catena in maglie di metallo snodate, con un lucchetto di discreta sicurezza. Il problema è il peso, mentre la possibilità di chiuderlo e riporlo offre una maggior comodità di trasporto.
La casa che lo produce si chiama ABUS, ed è tedesca. Questo antifurto si trova in differenti misure di lunghezza: quella media costa intorno agli 80 euro
Veniamo a qualcosa di più propositivo, cioè a qualche consiglio:
Legare sempre la bicicletta ad un supporto solido ancorato stabilmente nel terreno. Se si tratta di un palo di sostegno ad un segnale, verificare che il segnale sia ancorato al palo, per evitare che, tolto il segnale, la bici possa essere sfilata dal palo sollevandola.
Collegando con catena la ruota al telaio e al palo ci si garantisce un minimo di protezione anche contro il furto della singola ruota anteriore, altrimenti preda facilissima per il ladro. Qui un esempio valido:
In quest'altro esempio invece la bici è assicurata con un antifurto ad "U" che lega il tubo orizzontale deltelaio alla maniglia di un portone. A parte la singolarità del posteggio "sospeso a mezz'aria", la ruota anteriore, anche se assicurata con i dadi e non con i galletti di svitaggio rapido, è davvero alla mercé del primo che passa perché priva di qualsiasi protezione antifurto.
Ancora meglio se si utilizzano due antifurto meccanici di buona resistenza.
Nella foto una catena (quella azzurra) blocca telaio e ruota posteriore ad un palo, mentre un'altra catena (rossa) lega ruota anteriore al telaio. Qui il lucchetto sembra debole, ma l'effetto combinato dei due antifurto è certamente un buon deterrente. Osservate poi un trucchetto abbastanza diffuso: la rimozione del sellino, per impedire al ladro la fuga sui pedali, almeno per un lungo percorso.
Lasciate la bici in un luogo di passaggio, davanti ad un negozio ad esempio, ma non di folla. L'obiettivo è quello di rendere complicato al ladro armeggiare sulla bici. Se non c'è nessuno, o al contrario c'è confusione, il suo lavoro sarà facilitato.
Non risparmiate sull'antifurto, costa sempre meno di una bicicletta nuova! Gli antifurto sono classificati in base al tempo necessario al ladro per scassinarli. Le scale di classificazione sono numerose: cercate bene di capire cosa state comprando, prima di procedere all'acquisto. I prodotti di questa casa sono classificti da 3 a 15, dove 15 è il prodotto con il massimo grado di protezione. Questi invece hanno una classifica con stellette crescenti, in base alla resistenza al taglio.
Se per caso al momento di riprendere la bici lasciata in sosta la trovate bloccata da un antifurto che non è il vostro sappiate che siete "sotto attacco". Qualcuno (il ladro) spera che voi lasciate lì la bicicletta per andare a casa a prendere un qualche attrezzo. Nel frattempo (ancor di più se lasciate la bici per l'intera notte) il ladro aprirà l'antifurto che ha messo e inizierà l'opera di demolizione del vostro.
Ricordate, non esistono antifurto inviolabili (sono noti i furti di biciclette perpetrati anche in cantine chiuse a chiave) ma antifurti buoni scoraggiano i ladri perché faticosi o lunghi da rimuovere.
Per cui, se non volete fare come il creativo proprietario di questa bici
oppure come il proprietario di quest'altra bici che sicuramente non è un tipo pigro
visto che dopo averla assicurata ad un palo della luce rimuove la ruota posteriore, organizzatevi!
Premesso che gli elementi da considerare quando si lascia in strada la bici sono:
- Efficacia antifurto
- Efficacia ancoraggio
- Valore della bici
- Luogo di sosta
- Durata della sosta
mi limiterò ad una rapida panoramica dei più frequenti modi di posteggiare la bici in strada, valutando l'efficacia dell'antifurto e dell'ancoraggio.
Per iniziare tre regole ASSOLUTE:
Prima regola: MAI LASCIARE LA BICI APPOGGIATA AL MURO SENZA LEGARLA, nemmeno per comprare il pane.
Questa bici non è a rischio di furto, è a certezza di furto, anche se il proprietario sta solo comprando il giornale all'edicola di fronte.
Seconda regola: MAI LEGARE AD UN PALO LE SOLE RUOTE DELLA BICI. In particolare è del tutto inutile legare l'antifurto meccanico della bici ad un palo e alla sola ruota anteriore.
Per un ladro sganciare la ruota con i "galletti" e portarsi via la bici senza la ruota è un gioco da ragazzi. Legare l'antifurto alla ruota posteriore immette un minimo livello di complicazione per il ladro,
ma anche qui il rischio di furto è molto alto, soprattutto se la bici rimane a lungo in questa situazione.
Terza regola: MAI ASSICURARE L'ANTIFURTO A ... NIENTE! Non ridete. Questa è una bici con una catena ed un lucchetto che legano la ruota posteriore al telaio, MA NON AD UN SUPPORTO ESTERNO.
Quanta fatica ci vuole secondo voi a mettersi la bici in spalla, magari simulando una foratura, e portarsela via, per poi tagliare la catena in un secondo momento?
Queste due bici sono una vera tentazione anche per un ladro incerto!
Passiamo ora al capitolo che chiamerei "I poveri illusi". Intendo quei ciclisti che credono di aver assicurato la bicicletta con un antifurto ma che poi, spesso, al ritorno non la trovano più.
Siamo alla categoria degli antifurti di sola immagine. Nella foto seguente la bici è assicurata da una catenella di metallo, chiusa con un lucchettino, che lega il telaio ad un palo.
La posizione della catena sul telaio è corretta. Il palo però sembra instabile, quindi per prima cosa verificare che il palo sia conficcato stabilmente nel terreno e non sia invece traballante e facilemente sfilabile.
Ecco un paio di video per spiegare dov'è il problema.
In questo primo video viene mostrato quanto sia facile tagliare con una tronchese professionale una catena di acciao in lega di bromo dello spessore di 3/8"
Figuratevi quanto ci mette un ladro a tranciare la catenella della bici nella foto precedente. Per farlo basta anche una semplice tenaglia!
Qui invece un ragazzo spiega, e dimostra, la facilità con cui è possibile aprire un lucchetto "normale" con il solo ausilio di una clip portapenne e di una attache per fogli di carta:
Il ragazzo non è un professionista, e impiega qualche minuto a forzare la serratura, ma con un po' di esperienza non occorrono più di 15".
Proseguendo nella carrellata degli errori, notate come questa bici sia legata con una specie di "cordino" (che si può tagliare anche con un paio di forbici da giardino) mentre non viene usata la catena "snake" che sta sul portapacchi. (a proposito della catena "snake" segnalo l'interessante commento #1, da leggere assolutamente)
L'antifurto fabbricato con una treccia di fili metallici rivestiti di plastica è poco più che inutile: non oppone resistenza al taglio di una tronchese tascabile e il lucchetto in genere può essere aperto con il metodo sopra illustrato, se non con un colpo di mazzetta ben assestato.
Questa bici, peraltro accessoriata anche con il seggiolino per bambino, è ad alto rischio di furto.
Passiamo ora agli antifurti che offrono un livello di sicurezza maggiore.
Tutti sostengono che l'antifurto più sicuro sia l'arco di metallo ad U (modello kriptonite) assicurato al telaio.
Credo sia vero: offre la massima resistenza al taglio. Il suo punto debole è la serratura. Perciò nell'acquistarlo accertatevi del tipo di serratura di cui è dotato, per evitare sorprese di questo genere:
Una buona alternativa all'arco di metallo è l'antifurto pieghevole a maglie. Quando è chiuso si presenta come un metro pieghevole riposto in un astuccio posizionato sul tubo obliquo (nella foto è indicato dalla freccia).
Aperto si presenta come una catena in maglie di metallo snodate, con un lucchetto di discreta sicurezza. Il problema è il peso, mentre la possibilità di chiuderlo e riporlo offre una maggior comodità di trasporto.
La casa che lo produce si chiama ABUS, ed è tedesca. Questo antifurto si trova in differenti misure di lunghezza: quella media costa intorno agli 80 euro
Veniamo a qualcosa di più propositivo, cioè a qualche consiglio:
Legare sempre la bicicletta ad un supporto solido ancorato stabilmente nel terreno. Se si tratta di un palo di sostegno ad un segnale, verificare che il segnale sia ancorato al palo, per evitare che, tolto il segnale, la bici possa essere sfilata dal palo sollevandola.
Collegando con catena la ruota al telaio e al palo ci si garantisce un minimo di protezione anche contro il furto della singola ruota anteriore, altrimenti preda facilissima per il ladro. Qui un esempio valido:
Il palo è ben conficcato nell'asfalto e il segnale (che nella foto non si vede. dovete credermi sulla fiducia) è saldamente al suo posto |
Ancora meglio se si utilizzano due antifurto meccanici di buona resistenza.
Nella foto una catena (quella azzurra) blocca telaio e ruota posteriore ad un palo, mentre un'altra catena (rossa) lega ruota anteriore al telaio. Qui il lucchetto sembra debole, ma l'effetto combinato dei due antifurto è certamente un buon deterrente. Osservate poi un trucchetto abbastanza diffuso: la rimozione del sellino, per impedire al ladro la fuga sui pedali, almeno per un lungo percorso.
Lasciate la bici in un luogo di passaggio, davanti ad un negozio ad esempio, ma non di folla. L'obiettivo è quello di rendere complicato al ladro armeggiare sulla bici. Se non c'è nessuno, o al contrario c'è confusione, il suo lavoro sarà facilitato.
Non risparmiate sull'antifurto, costa sempre meno di una bicicletta nuova! Gli antifurto sono classificati in base al tempo necessario al ladro per scassinarli. Le scale di classificazione sono numerose: cercate bene di capire cosa state comprando, prima di procedere all'acquisto. I prodotti di questa casa sono classificti da 3 a 15, dove 15 è il prodotto con il massimo grado di protezione. Questi invece hanno una classifica con stellette crescenti, in base alla resistenza al taglio.
Se per caso al momento di riprendere la bici lasciata in sosta la trovate bloccata da un antifurto che non è il vostro sappiate che siete "sotto attacco". Qualcuno (il ladro) spera che voi lasciate lì la bicicletta per andare a casa a prendere un qualche attrezzo. Nel frattempo (ancor di più se lasciate la bici per l'intera notte) il ladro aprirà l'antifurto che ha messo e inizierà l'opera di demolizione del vostro.
Ricordate, non esistono antifurto inviolabili (sono noti i furti di biciclette perpetrati anche in cantine chiuse a chiave) ma antifurti buoni scoraggiano i ladri perché faticosi o lunghi da rimuovere.
Per cui, se non volete fare come il creativo proprietario di questa bici
oppure come il proprietario di quest'altra bici che sicuramente non è un tipo pigro
visto che dopo averla assicurata ad un palo della luce rimuove la ruota posteriore, organizzatevi!
Commenti
La mia "soluzione antifurto" è una bici pieghevole che ho sempre con me e non perdo mai di vista.
MAI lasciare che il laccio di ritenzione (catena, snake, ulock, crotalo diamantino orientale) TOCCHI TERRA. Come si evince dal primo video, se i furfanti possono contare sul pavimento per poter far leva, con le tronchesi o col piede di porco, le cose diventano davvero troppo semplici! Quindi: attacco sollevato, meglio nei ditorni del movimento centrale, e bello aderente!
Io sono una ciclista urbana di Milano e ho subito nel tempo un paio di furti...rimpiango la bella Vicini da corsa di mio padre e la fighissima Olmo verde con un telaio fantastico...come ho pianto :-(
Ora ho sempre una bella bici da corsa con la quale solco le strade milanesi per andare a lavoro e per il solo piacere di pedalare....ma le altre le ho nel cuore.
Comunque vi volevo chiedere: QUALE il metodo per non farsi fregare la sella!!!!!!! avete dei consigli???
Grazie e baci a tutti
Sara
per non farsi fregare il sellino una possibilità è quella di usare dei cavi d'acciao tipo gli abus cobra o i kryptonite KryptoFlex abbinati ad un U-Lock. Fai passare il cavo tra i braccetti che sorreggono il sellino e il sellino stesso e poi assicuri le asole del cavo al lucchetto. In questo modo puoi legare anche un casco o altre cose..
Il metodo classico di utilizzo è quello di assicurare le ruote al lucchetto se queste hanno lo sgancio rapido.
Samuele
Ps: complimenti per il bog, l'ho scoperto oggi, molto ben fatto..
Può sembrare semplicistico ma ormai anch'io mi sono stancato di farmi rubare belle bici, da quando adotto questo sistema non me ne rubano più, se non fanno gola le lasciano lì ( magari me la ruberanno domani :-((( )
Pasquale
Articolo utilissimo, davvero.
Sono alla mia prima bici e ogni consiglio è davvero ben accetto...
A questo proposito: posso chiederti consigli sui ganci per ancorare la bici a una parete?
Ho la possibilità di farmene installare uno sulla parete esterna del box di casa, nel cortile interno (non c'è più posto in rastrelliera...), ma vorrei dare delle dritte giuste al padrone di casa...prima di trovarmi un gancetto del tutto inutile.
Aspetto suggerimenti!!
Grazie!
Anna