Velib, il sistema pubblico di bike sharing a Parigi di cui abbiamo parlato anche qui qualche mese fa, diventa strumento di sensibilizzazione ed informazione.
Infatti, in occasione della giornata mondiale di lotta contro l'AIDS, domani 1° dicembre, la capitale francese vedrà la bicicletta come principale veicolo di informazione e sensibilizzazione. L'associazione internazionale ACT UP, che si occupa in tutto il mondo della lotta contro l'AIDS, ha ricoperto i sellini dei Velib parigini con un coprisella rosa shocking, corredato di un sacchetto contente materiale sanitario ed informativo (qui una veloce galleria di immagini) .
Mi sembra un segnale importante per noi che amiamo la bici: per diffondere un messaggio che deve raggiungere in maniera efficace quante più persone possibili, a Parigi viene scelta la bicicletta, che rappresenta la scelta "di salute" per eccellenza, la scelta di un uso responsabile del proprio corpo e dell'ambiente che ci circonda.
Evidentemente a Parigi i ciclisti sono visti come una parte sensibile della cittadinanza, come portatori di un messaggio positivo che, nel linguaggio della comunicazione, "passa" e raggiunge tutti i destinatari.
Mi piacerebbe sentire da ogni ciclista romano cosa avverta pensino di noi i nostri concittadini e se una simile campagna di informazione sarebbe possibile anche a Roma.
Infatti, in occasione della giornata mondiale di lotta contro l'AIDS, domani 1° dicembre, la capitale francese vedrà la bicicletta come principale veicolo di informazione e sensibilizzazione. L'associazione internazionale ACT UP, che si occupa in tutto il mondo della lotta contro l'AIDS, ha ricoperto i sellini dei Velib parigini con un coprisella rosa shocking, corredato di un sacchetto contente materiale sanitario ed informativo (qui una veloce galleria di immagini) .
Mi sembra un segnale importante per noi che amiamo la bici: per diffondere un messaggio che deve raggiungere in maniera efficace quante più persone possibili, a Parigi viene scelta la bicicletta, che rappresenta la scelta "di salute" per eccellenza, la scelta di un uso responsabile del proprio corpo e dell'ambiente che ci circonda.
Evidentemente a Parigi i ciclisti sono visti come una parte sensibile della cittadinanza, come portatori di un messaggio positivo che, nel linguaggio della comunicazione, "passa" e raggiunge tutti i destinatari.
Mi piacerebbe sentire da ogni ciclista romano cosa avverta pensino di noi i nostri concittadini e se una simile campagna di informazione sarebbe possibile anche a Roma.
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