AGGIORNAMENTO DEL 29 FEBBRAIO, ORE 22.20.
Grazie allo stratagemma di "er magister", che ha postato il mio commento all'interno di un suo commento, il gestore del blog di Visconti ha dovuto togliere il filtro della moderazione e, come per miracolo, il commento di magociclo è stato reso visibile. Giustificazione, risibile: filtro automatico anti spam. Risposta: non può essere perché il commento era stato accettato e non respinto dal gestore del blog, ma reso invisibile ai lettori con l'artificio della coda di moderazione. Grazie dunque a "er magister". Ma mi domando se con questi politici sia utile un qualunque tipo di dialogo.
A seguire il testo postato prima che l'artificio di "er magister" sbloccasse la situazione.
L'assessore all'ambiente del comune di Roma, Marco Visconti, censura i commenti all'interno del suo blog.
Il 28 febbraio Marco Visconti posta nel suo blog queste parole: "Roma Capitale aderisce e promuove la campagna “Salva ciclisti” lanciata dal Times di Londra che recentemente ha stilato otto punti per favorire ed incentivare la mobilità ciclistica, garantendo le condizioni di sicurezza per chi pedala. Il Sindaco Alemanno, che ho sentito a riguardo, ha assicurato l’adesione della Capitale alla Campagna che, dunque, oggi avviamo ufficialmente anche nella nostra Città."
Sempre il 28 febbraio, alle 18.53, posto il seguente commento, firmando con il nickname "magociclo" ed inserendo la mia email: "Non prenda impegni assessore, visto che ancora non siete riusciti a mantenere quelli presi in questi anni. Limitatevi, se volete e se potete, a fare un po’ di ordinaria amministrazione (tipo multe per eccessi di velocità, multe per sosta in doppia e tripla fila. rimozione auto in sosta su strisce, fermate bus, discese da marciapiede), che già sarebbe di grande aiuto per noi ciclisti, visto l’abbandono in cui dobbiamo muoverci. Gli impegni solenni speriamo che li prendano, seriamente, i prossimi amministratori di Roma. Sul tema della mobilità voi siete stati già bocciati."
Quindi una critica aspra, severa, ma corretta, senza insulti, minacce o termini che possano giustificare una censura. Eppure, a 15 ore dall'invio del mio commento, questo appare ancora in moderazione, mentre è stato pubblicato il commento di un altro lettore, sempre critico, ma più pacato del mio.
Insomma, sembra che a Marco Visconti non piacciano le critiche troppo severe. Io credo che se un politico apre un blog, deve mettere nel conto che non gli arrivino solo complimenti, ma anche critiche, anche aspre. Ma allora forse Marco Visconti dovrebbe smettere di fare il politico e tornare a fare il suo lavoro. Già, ma qual è il lavoro di Marco Visconti? qual è la sua qualificazione professionale? Dalla biografia riportata sul sito del comune di Roma purtroppo non traspare una specifica competenza professionale, né una qualificazione accademica e sembra che Marco Visconti si sia dedicato sempre e solo alla politica a partire dall'età di 28 anni. Ma forse è solo modestia: Marco Visconti non vuole dare informazioni che esulino dal suo ruolo di uomo pubblico.
Questa è la biografia citata:
Nato a Roma nel 1966, un figlio. Iscritto fin da giovanissimo nelle liste del Msi-Dn Eletto nelle liste del Msi-Dn consigliere della XIX Circoscrizione nel 1994. Confluito in A.N. dopo la svolta di Fiuggi. Vicepresidente della XIX Circoscrizione dal 1994 al 1995 e presidente dal 1995 al 1997, rieletto consigliere nel 1998. È stato quindi presidente del Municipio XIX dal 2001 al 2006. Eletto consigliere comunale nelle liste di An nel maggio 2006. Dal 2006 al 2008 vicepresidente della Commissione consiliare Patrimonio e membro delle Commissioni consiliari Sicurezza e Lavori pubblici e Trasporti del Comune di Roma. Ha fatto parte dell'esecutivo romano di Alleanza nazionale ed è stato vice capo, nell’esecutivo provinciale, del Dipartimento politico delle infrastrutture. Con l'elezione del sindaco Gianni Alemanno ha assunto la carica di presidente della Commissione Patrimonio e Casa ed è divenuto membro delle Commissioni Lavori pubblici e Commercio.
Grazie allo stratagemma di "er magister", che ha postato il mio commento all'interno di un suo commento, il gestore del blog di Visconti ha dovuto togliere il filtro della moderazione e, come per miracolo, il commento di magociclo è stato reso visibile. Giustificazione, risibile: filtro automatico anti spam. Risposta: non può essere perché il commento era stato accettato e non respinto dal gestore del blog, ma reso invisibile ai lettori con l'artificio della coda di moderazione. Grazie dunque a "er magister". Ma mi domando se con questi politici sia utile un qualunque tipo di dialogo.
A seguire il testo postato prima che l'artificio di "er magister" sbloccasse la situazione.
L'assessore all'ambiente del comune di Roma, Marco Visconti, censura i commenti all'interno del suo blog.
Il 28 febbraio Marco Visconti posta nel suo blog queste parole: "Roma Capitale aderisce e promuove la campagna “Salva ciclisti” lanciata dal Times di Londra che recentemente ha stilato otto punti per favorire ed incentivare la mobilità ciclistica, garantendo le condizioni di sicurezza per chi pedala. Il Sindaco Alemanno, che ho sentito a riguardo, ha assicurato l’adesione della Capitale alla Campagna che, dunque, oggi avviamo ufficialmente anche nella nostra Città."
Sempre il 28 febbraio, alle 18.53, posto il seguente commento, firmando con il nickname "magociclo" ed inserendo la mia email: "Non prenda impegni assessore, visto che ancora non siete riusciti a mantenere quelli presi in questi anni. Limitatevi, se volete e se potete, a fare un po’ di ordinaria amministrazione (tipo multe per eccessi di velocità, multe per sosta in doppia e tripla fila. rimozione auto in sosta su strisce, fermate bus, discese da marciapiede), che già sarebbe di grande aiuto per noi ciclisti, visto l’abbandono in cui dobbiamo muoverci. Gli impegni solenni speriamo che li prendano, seriamente, i prossimi amministratori di Roma. Sul tema della mobilità voi siete stati già bocciati."
Quindi una critica aspra, severa, ma corretta, senza insulti, minacce o termini che possano giustificare una censura. Eppure, a 15 ore dall'invio del mio commento, questo appare ancora in moderazione, mentre è stato pubblicato il commento di un altro lettore, sempre critico, ma più pacato del mio.
Insomma, sembra che a Marco Visconti non piacciano le critiche troppo severe. Io credo che se un politico apre un blog, deve mettere nel conto che non gli arrivino solo complimenti, ma anche critiche, anche aspre. Ma allora forse Marco Visconti dovrebbe smettere di fare il politico e tornare a fare il suo lavoro. Già, ma qual è il lavoro di Marco Visconti? qual è la sua qualificazione professionale? Dalla biografia riportata sul sito del comune di Roma purtroppo non traspare una specifica competenza professionale, né una qualificazione accademica e sembra che Marco Visconti si sia dedicato sempre e solo alla politica a partire dall'età di 28 anni. Ma forse è solo modestia: Marco Visconti non vuole dare informazioni che esulino dal suo ruolo di uomo pubblico.
Questa è la biografia citata:
Nato a Roma nel 1966, un figlio. Iscritto fin da giovanissimo nelle liste del Msi-Dn Eletto nelle liste del Msi-Dn consigliere della XIX Circoscrizione nel 1994. Confluito in A.N. dopo la svolta di Fiuggi. Vicepresidente della XIX Circoscrizione dal 1994 al 1995 e presidente dal 1995 al 1997, rieletto consigliere nel 1998. È stato quindi presidente del Municipio XIX dal 2001 al 2006. Eletto consigliere comunale nelle liste di An nel maggio 2006. Dal 2006 al 2008 vicepresidente della Commissione consiliare Patrimonio e membro delle Commissioni consiliari Sicurezza e Lavori pubblici e Trasporti del Comune di Roma. Ha fatto parte dell'esecutivo romano di Alleanza nazionale ed è stato vice capo, nell’esecutivo provinciale, del Dipartimento politico delle infrastrutture. Con l'elezione del sindaco Gianni Alemanno ha assunto la carica di presidente della Commissione Patrimonio e Casa ed è divenuto membro delle Commissioni Lavori pubblici e Commercio.
Commenti
Molto spesso I miei commenti (guarda caso solo quelli non in linea con il pensiero degli articolisti o editori), vengono semplicemente ignorati (il ché significa censurati). Questo capita quasi con qualsiasi blog o giornale. Mi capita spesso col FATTO QUOTIDIANO, ultimamente i miei commenti censurati replicavano ad articoli di Marco Travaglio o Peter Gomez.
Quanti dichiarano di consentire commenti, andrebbero obbligati per legge a pubblicare tutti i commenti (quelli chiaramente non in contrasto con il codice penale).
Quantomeno occorrerebbe un blog di denuncia, che indicasse il censuratore ed il commento immeritatamente censurato.