Perché gli Olandesi vanno in bici? qui si parla delle ciclabili, ma anche di politica, economia, salute e vite umane
Guardare alle esperienze degli altri può essere di aiuto. Questo video spiega come hanno fatto gli olandesi a trasformare le loro città in amiche della bicicletta.
A seguire ho inserito la traduzione in italiano dei testi, che possono anche essere letti direttamente sui sottotitoli in inglese cliccando su "cc":
Traduzione del testo (l'ordine segue, in via di massima, la sequenza delle slides. Ad ogni cambio di slide corrisponde, più o meno, un "a capo" del testo tradotto):
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Traduzione del testo (l'ordine segue, in via di massima, la sequenza delle slides. Ad ogni cambio di slide corrisponde, più o meno, un "a capo" del testo tradotto):
- l'Olanda è il paese con la maggior percentuale di ciclisti al mondo
- ma è anche il posto più sicuro al mondo dove si possa pedalare,
- soprattutto grazie alle magnifiche infrastrutture a servizio dei ciclisti, che si trovano
- ovunque nel paese.
- Come hanno fatto gli olandesi ad ottenere questa rete
- di piste ciclabili di alto livello?
- Molti, compresi anche tanti olandesi, credono che
- le piste ciclabili siano sempre esistite.
- Questo è solo parzialmente vero.
- Sì, (nel passato) esistevano alcune piste ciclabili
- ma erano del tutto diverse da quelle odierne.
- Strette, di materiali scadenti, pericolose o addirittura assenti agli incroci e non collegate fra di loro.
- E poi, in realtà, le piste ciclabili non erano indispensabili (in quell'epoca)
- I ciclisti erano di gran lunga più numerosi di ogni altra forma di traffico.
- Dopo la 2a Guerra Mondiale tutto mutò.
- Gli olandesi dovettero ricostruire il loro paese
- e divennero molto benestanti.
- Dal 1948 al 1960
- il reddito medio crebbe del 44%
- fino ad uno strabiliante + 22% raggiunto nel 1970.
- La gente ora poteva permettersi beni costosi.
- E, soprattutto dal 1957 in poi, questo benessere portò molte automobili nelle strade.
- Strade che, nella maggior parte delle vecchie città, non erano fatte per le automobili.
- Così edifici vennero demoliti per lasciar posto alle automobili
- ed anche alcune delle vecchie strutture per il ciclismo vennero distrutte.
- Le piazze delle città furono trasformate in parcheggi
- e il nuovo modello di sviluppo ebbe immense strade per il traffico motorizzato.
- La distanza quotidiana media percorsa da un olandese passò da 3,9 km del 1957
- a 23,2 nel 1975.
- Ma i costi di questo progresso furono tremendi:
- la mobilità in bicicletta divenne marginale, diminuendo del 6% ogni anno.
- E 3.300 vite vennero perse
- nel solo 1971.
- Oltre 400 di questi morti
- furono bambini sotto i 14 anni.
- La mattanza di bambini
- fece scendere la gente nelle strade
- per protestare.
- Stop agli assassinii di bambini.
- Chiedevano strade più sicure per i bambini...
- per i pedoni e per i ciclisti.
- Le loro proteste furono ascoltate.
- Soprattutto quando nel 1973
- la prima crisi del petrolio fermò il paese.
- L'allora primo ministro disse ai cittadini olandesi che quella crisi
- avrebbe cambiato la vita.
- Che il paese avrebbe dovuto cambiare strada e diventare meno dipendente dal petrolio.
- Ma disse anche che quel cambiamento sarebbe potuto avvenire senza un peggioramento nella qualità della vita.
- Le norme per incoraggiare la mobilità in bicicletta si adattavano perfettamente a questo scenario.
- Le domeniche a piedi per risparmiare petrolio
- servirono anche per far ricordare alla gente
- come fossero le città senza automobili.
- Proprio in quel periodo
- i primi centri cittadini furono liberati dalle automobili
- permanentemente.
- E le proteste continuarono.
- La motorizzazione di massa uccideva la gente,
- le città e l'ambiente.
- Manifestazioni di massa di ciclisti
- attraverso le città dell'Olanda e minori iniziative di protesta in favore di
- infrastrutture al servizio della mobilità in bicicletta
- crearono quella consapevolezza che
- alla fine portò ad un cambiamento del pensiero verso le politiche dei trasporti.
- Alla metà degli anni '70
- le cittadine iniziarono a sperimentare percorsi ciclabili completi e sicuri,
- separati dal traffico (motorizzato)
- Finanziate dal governo nazionale
- le prime piste ciclabili furono create da zero
- a Tilburg e L'Aia.
- Guardandole ora, quelle possono essere viste come l'inizio delle moderne politiche a favore della mobilità in bicicletta.
- La mobilità in bicicletta crebbe in misura esponenziale:
- all'Aia dal 30 al 60%.
- E a Tilburg del 75%.
- Il detto "Costruitele (le ciclabili) e (i ciclisti) verranno"
- in Olanda si è dimostrato vero.
- Quindi, per ricapitolare
- cosa ha determinato il cambiamento in Olanda?
- C'erano problemi di:
- città che non potevano affrontare incrementi di traffico,
- che portarono a demolizioni e a espropri di spazi pubblici
- consegnati al traffico motorizzato;
- un intollerabile numero di morti per incidenti stradali che portarono a proteste pubbliche di massa;
- crisi petrolifere ed economiche che portarono alla penuria di benzina e ad alti
- prezzi dell'energia.
- La soluzione fu trovata nella volontà politica a livello nazionale e locale
- dove entrambi i livelli parteciparono alle decisioni ed alla pianificazione degli interventi
- per risolvere la situazione.
- Allontanarsi da politiche centrate sull'automobile
- per passare a soluzioni basate su trasporti alternativi all'auto,
- come la mobilità su bicicletta.
- Oggi la mobilità su bicicletta è parte integrante delle politiche dei trasporti
- E quali risultati hanno portato le proteste?
- Le morti dei bambini (per incidente stradale) sono passate da oltre 400
- a 14 lo scorso anno.
- Questa strada (riferito alle fotografie presentate) oggi ha la sua pista ciclabile.
- Questo ponte non aveva la pista ciclabile,
- invece oggi ce l'ha.
- Questa pista ciclabile solo verniciata sul selciato
- è diventata una pista ciclabile permanente,
- e le macchine sono state definitivamente allontanate da questa zona.
- Questo è il famoso posto dell'insegna "I Amsterdam"
- nel passato uno dei primi luoghi delle proteste
- I manifestanti sarebbero stati molto più comodi oggi a sdraiarsi per terra!
- Questi non erano e non sono problemi esclusivi dell'Olanda
- e anche le soluzioni non dovrebbero esserlo.
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