Tuttavia magociclo, che è diffidente per natura, è andato a controllare la scheda tecnica del veicolo ed ha verificato che l'alimentazione è fornita da un pacco batterie al piombo. Questo tipo di batteria è molto pesante, circa 15 kg, e di difficile smaltimento al termine del ciclo di vita. Oggi le bici "elettriche" di nuova generazione usano batterie al Nichel Metalloidruro (NiMH) o agli Ioni di Litio (Li-Ion), batterie che pesano circa 3 kg, ed hanno un ciclo di vita doppio rispetto a quelle al piombo (600 ricariche complete contro 300). E allora la domanda sorge spontanea: non è che l'iniziativa di poste spa ha l'obiettivo di aiutare qualche fabbrica "amica" a smaltire prodotti tecnicamente superati, che sul mercato privato troverebbero difficoltà ad essere venduti a prezzo pieno?
Qualcuno prova ad informarsi e a verificare che le mie sono solo le errate elucubrazioni malevole di un vecchio mago del passato?
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