Dopo tanti anni di tentennamenti, paure, rinunce, stamattina è finalmente arrivato il grande giorno: provo la salita in bici a passo Godi, 1630 metri sul livello del mare, porta del parco di abruzzo sulla valle del sagittario. La partenza è da Villalago, sul lago di Scanno, a 922 metri di altitudine. Il dislivello da coprire è quindi di 708 metri. Parto con cielo variabile, caldo nei tratti esposti, freddino nelle zone in ombra. I primi 3 km sono in piano e sono utili per riscaldare la gamba, poi, ai piedi di Scanno, si inizia a salire. Drittoni impervi si alternano a tornanti morbidi. Vado su lentamente, con il solito rapportino extra agile (30/22): ho il massimo rispetto per questa montagna che non conosco ciclisticamente parlando. Difficilmente il tachimetro supera gli 11 km/h. Conto le pietre miliari una ad una mentre le gocce di sudore mi rigano le lenti degli occhiali. Penso ai resoconti delle ascese degli amici della ex Lokomotiv, di cui
indosso nostalgicamente la maglia, e mi dico che non posso fermarmi. Sento l'incitamento del Gallus, di Oltre, del capomeccanico, del sempre affamato Delfino, e le loro voci interiori mi danno forza.
Una fermata tecnica, alla natura non si può dire di no, di pochi secondi all'altezza della cantoniera Mimola. Riprendo subito e...la strada si addolcisce come per magia. Mi chiedo se il merito sia della sosta (nel qual caso avrei fatto meglio a fermarmi prima!) o dell'entusiasmo che mi sta montando dentro. Ora le pietre miliari volano e, dopo una curva, la splendida targa che segnala lo scollinamento del passo.
Mi vengono i brividi, mi fermo, costringo un passante a farmi qualche foto ricordo e poi dedico a tutti gli amici di Romapedala questa mia personalissima medaglia d'oro. Senza di loro non avrei mai avuto il coraggio di tentare un passo appenninico, anzi, non ci avrei mai nemmeno pensato. E invece, leggendo delle loro imprese ho cominciato ad allenarmi, a progettare, a fissarmi questo obiettivo. E ora anch'io, come loro, voglio pubblicare i numeri (forse ridicoli, ma non mi importa) della mia impresa:
durata dell'ascesa: 1h 45'
Media 11.20 km/h
Km percorsi 19.5.
indosso nostalgicamente la maglia, e mi dico che non posso fermarmi. Sento l'incitamento del Gallus, di Oltre, del capomeccanico, del sempre affamato Delfino, e le loro voci interiori mi danno forza.
Una fermata tecnica, alla natura non si può dire di no, di pochi secondi all'altezza della cantoniera Mimola. Riprendo subito e...la strada si addolcisce come per magia. Mi chiedo se il merito sia della sosta (nel qual caso avrei fatto meglio a fermarmi prima!) o dell'entusiasmo che mi sta montando dentro. Ora le pietre miliari volano e, dopo una curva, la splendida targa che segnala lo scollinamento del passo.
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durata dell'ascesa: 1h 45'
Media 11.20 km/h
Km percorsi 19.5.
E per concludere, inno e premiazione.
No, grazie, non rilascio interviste!
Commenti
A me sembrerebbe 11,14...
durata dell'ascesa: 1h 45'
Media 11.20 km/h
Km percorsi 19.5.
facendo il calcolo km/h mi risulta 11.14Km/h
e non 11,20
cmq fantastico! ho letto i tuoi post e ho deciso di mettere il tuo link sul mio sito!
Per quanto riguarda la media, devo dire che sono comunque rimasto stupefatto. Il tachimetro, durante la parte dura della salita non voleva proprio salire sopra il 10 km/h. Si vede che ho recuperato qualcosa alla fine.
Grazie mille a tutti dei complimenti, ora c'è qualcuno che mi sta solleticando per partecipare all'Eroica...mah, vediamo!
Comunque complimenti per l'ennesima impresa di questa estate, mi stai facendo letteralmente rosicare :-)
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