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Il ciclismo urbano nella Roma dell'auto

Oggi pomeriggio, presso la libreria Rinascita di via Prospero Alpino, Roma, si sono incontrati una cinquantina di ciclisti per capire quale sarà il loro destino in una città che sembra puntare decisamente sul trasporto privato a scapito della mobilità ecosostenibile (mezzi pubblici, bicicletta, piedi).
Base della discussione tre presentazioni strutturate, di Caio Fabricius, Guido Fontani e Marco Bikediablo.
Dopo un'introduzione dei promotori, Giacomo e Alessandro, i tre speaker hanno presentato i loro lavori.
Caio F. ha proposto l'aggiornamento di quanto illustrato nella stessa sede durante l'incontro del BMF della scorsa primavera: le immense possibilità che Roma offre a chi voglia muoversi in bici senza gli alibi dei sette colli o del traffico incombente.
G. Fontani ha approfondito il tema della (ex?) ciclabile Nomentana, presentando nel dettaglio il progetto dell'opera ed informando di aver incontrato il presidente del III municipio che lo ha informato della cancellazione del progetto (successivamente però, Maurizio Santoni, del coordinamento Roma ciclabile, ha riferito un'informazione ricevuta da Marco Contadini, responsabile dell'ufficio bici del Comune di Roma, secondo il quale il finanziamento della ciclabile Nomentana è ancora attivo).
Marco Bikediablo ha riportato le informazioni che raccoglie quotidianamente sul suo blog sulle ciclabili romane, dando conto dei lavori in corso, di quelli sospesi o abbandonati e di quelli per ora solo sperati.

Il dibattito che si è sviluppato è stato interessante perché animato da interventi concreti di persone che vivono la ciclabilità capitolina tutti giorni, personalmente.
Uno dei temi affrontati con maggior intensità è stato quello della ciclabile da realizzare in via Andrea Doria, nel XVII municipio, a servizio del nuovo mercato rionale che sarà inaugurato il prossimo 11 marzo.
A tal proposito Roberto ha informato che proprio l'11 marzo si terrà una manifestazione per sensibilizzare gli amministratori pubblici al problema.
Isabella, di Ruota Libera, ha espresso il timore che la ciclabile progettata su via Doria possa soffrire di punti di discontinuità, causa restringimenti del marciapiede che è destinato ad accoglierla.



Su questo argomento, e più in genere sulla ciclabilità nel XVII municipio, ha fatto il punto Tavani, assessore all'ambiente del municipio. Ha precisato che la ciclabile, nel tratto circonvallazione trionfale-piazzale degli Eroi, si farà e non avrà interruzioni o strozzature. Mancheranno a quel punto solo 150 metri per raccordarla al sistema ad anello delle ciclabili del municipio e spera che, nonostante l'assoluta mancanza di finanziamenti da parte del comune, si possa realizzare il tratto mancante, sfruttando parte di un finanziamento di 1,5 mln di euro stanziato dalla provincia di Roma.
Tavani ha anche anticipato che a breve la pista ciclabile di via Barletta sarà posizionata sul lato opposto della via, per poter intervenire con decisione contro fenomeni consolidati di commercio abusivo.
Ha paventato la possibile riapertura al traffico, da parte del Comune, di via Ottaviano ed ha espresso il timore che, seguendo questa via, il comune prima o poi possa prendere in considerazione (in tempi più lunghi) addirittura la riapertura al traffico delle vie di Borgo. Contro queste che ha definito "sciagure" ha chiesto la mobilitazione fattiva dei ciclisti romani.
Ha infine tranquillizzato sulla sistemazione della ciclabile Tevere all'altezza di via Capoprati, dove sono in corso i lavori per il ponte della musica. I lavori di messa in sicurezza inizieranno a breve e prevedono lo spostamento del tratto di pista interessato dai lavori sulla banchina del fiume. Su questo tema ha informato che il XVII Municipio ha da poco approvato all'unanimità una risoluzione che chiede una garanzia di continuità della ciclabile Tevere in concomitanza con i lavori.
Ha chiarito che le speranze del comune di Roma di avvantaggiarsi del ruolo di Tajani nella Commissione Europea, per poter avere un canale preferenziale di accesso ai fondi europei, sono infondate. I fondi europei infatti vengono erogati solo in presenza di un finanziamento da parte dell'autorità del paese richiedente, e quindi hanno carattere di complementarietà. Poiché il comune di Roma non ha stanziato nemmeno 1 euro, non ci sono speranze che arrivino fondi europei. Al contrario di quanto ha invece fatto la provincia di Roma, che ha stanziato 1,5 milioni di euro per interventi di viabilità a favore delle biciclette, e quindi può sperare in un cofinanziamento europeo.
Nei piani del XVII municipio c'è ora la chiusura dell'anello ciclabile intorno a Castel S. Angelo, con il prolungamento della pista di via Cicerone. Questa opera potrebbe essere finanziata con parte degli oneri concessori derivanti dalla costruzione del parcheggio interrato di piazza Cavour.
Nel corso dell'intervento di Tavani sono stati citati anche il tema della striscia di asfalto sul tratto in pavé della ciclabile Tevere e la mancanza di una delibera che obblighi i condomìni romani ad autorizzare il parcheggio di bici all'interno dei cortili dei palazzi. E proprio questi sono due obiettivi concreti e a breve termine su cui Tavani ha sollecitato un coinvolgimento dei ciclisti romani. Un coinvolgimento unitario, che Tavani ha chiesto "accoratamente", per sottolineare l'importanza dell'unità dei ciclisti romani, che continuano ad animare iniziative le più diverse, ma spesso in ordine sparso, condannandole così al sicuro fallimento. Occorre invece concentrarsi su obiettivi comuni e raggruppare consenso intorno a questi.

Un altro blogger romano, Lug Marziano, ha chiesto di sviluppare iniziative a favore della mobilità in bici dei giovani e degli studenti, ricordando che a Latina l'amministrazione comunale, della stessa parte politica di quella romana, sta costruendo nuove piste ciclabili e sta realizzando interventi a favore della mobilità ciclistica.

Maurizio Santoni, del coordinamento Roma ciclabile, ha proposto le priorità che i ciclisti romani devono affrontare:
1) il biciplan, frutto del lavoro della precedente amministrazione comunale. Ha ammonito che in mancanza di una continua pressione sui nuovi amministratori il rischio di una evaporazione del biciplan dai progetti finanziabili dal comune è concreta.
2) l'intermodalità, per ottenere la possibilità di condurre, in orari compatibili con l'afflusso di passeggeri, le bici nella metropolitana
3) la delibera per il parcheggio delle bici nei cortili condominiali
E' poi apparso scettico sull'effettiva intenzione del comune di sviluppare a livello di Parigi o Barcellona il bike sharing, mentre ritiene che presto possa avvenire la costruzione della striscia ciclabile sul pavè della banchina del Tevere.

Marco Mammifero Bipede, altro blogger e persona di riferimento del movimento ciclistico romano, ha sottolineato la possibilità che, se fossero definiti i limiti di ampiezza minima delle carreggiate stradali, si potrebbero allargare leggermente i marciapiede per consentirvi sopra anche il passaggio delle biciclette.

La riunione, dopo una "polemicuccia" sul desiderio di protagonismo di qualcuno e su un rapporto fra vecchie e nuove leve del ciclismo romano, si è chiuso con l'indicazione dei temi che saranno trattati nel prossimo incontro, e che riprendono gli argomenti su cui si è registrata la maggior sensibilità dei presenti:
  • Biciplan
  • Bikesharing
  • parcheggio bici nei cortili condominiali
  • intermodalità bici + metropolitano (ed in genere mezzi pubblici)
  • ciclabile Nomentana.
Per finire, una mia chiusura finale: mi ha fatto molto piacere incontrare i tanti amici (Marco, MarcoPie, Fabrizio, Giacomo, Guido, Francesca, Francesco finalmente libero dall'incubo tesi) con cui quotidianamente ci scambiamo opinioni via blog, ma che raramente riesco ad incontrare di persona. Peccato per il sempresòla di nuovo assente!

Commenti

Anonimo ha detto…
Mago, vuoi postare questo tuo resoconto anche su Roma pedala?
Anonimo ha detto…
Ciao Paolo, grazie per l'ottimo resoconto.
Ne approfitto per ribadire qui le cose che ho detto agli organizzatori nel "fuori onda" seguito all'iniziativa: bisogna coinvolgere le persone su iniziative concrete, elaborare progetti per cui possano rimboccarsi le maniche e dire "questo l'ho fatto io". Possiamo passare mesi ed anni a discutere di cose su cui non abbiamo alcuna capacità d'intervento (vedi più o meno tutti i punti che sono stati rimandati alla prossima discussione...) e quello che otterremo sarà che la gente si scoccerà di non poter fare nulla di concreto.
My just two cents.
Anonimo ha detto…
Ciao Paolo,
bel post, l'ho commentato su RP.
E' stato un piacere rivedervi tutti!

Mamaa
Anonimo ha detto…
Concordo con Marco: grandi idee, grande passione, grandi speranze perchè si sa di essere nel giusto e nel futuribile, ma ci VOGLIONO OBIETTIVI CONCRETI e in qualche modo nel breve, o, al massimo nel medio periodo, anche realizzabili.
Ecco anche i miei ddù euri:

1) BICIPLAN frutto anche se un pò eterogeneo (municipi virtuosi, altri meno) di un grosso lavoro di partecipazione dal basso con preziosi contributi di conoscenza dei ciclisti veri urbani quotidiani supportati dalla concretezza degli uffici tecnici municipali. ASSOLUTAMENTE DA NON DISPERDERE.

2)Ciclabile NOMENTANA, strategica e ad alto valore aggiunto: battaglia dura e senza sonno.

3) Collegamento CAFFARELLA-TORFISCALE-ACQUEDOTTI per creare un immenso itinerario ciclabile che unirebbe "improvvisamente" metà della città, tra l'altro quella più popolosa e congestionata.

4) TOGLIATTI ed ANIENE per "finire" l'ANELLO come l'altro anello VIRTUOSO e INDISPENSABILE (quello ferroviario)

5) Moderazione della velocità: non si pedala fra dementi che non scendono sotto i 70-80 km/h anche in strade strette e trafficate.

6) Intermodalità DOVE POSSIBILE, ma non offrire il fianco insistendo con l'impossibile. Quindi insistere per allargare orari metro B e adeguamento vagoni nella prossima ormai irrinviabile manutenzione straordinaria dei vagoni, vigilare per le buone intenzioni della C, RINUNCIARE alla battaglia persa della apocalittica linea A. Insistere per alloggiamento sui Tram e Jumbo-bus (esperimento 791).

Un ultima precisazione da vecchio stanco: chi vuole conoscenza sa dove cercarla, ci sono i libri da 2500 anni, i giornali da 200, internet da 20 e anche facebook, PER FAVORE NON SOPPORTO alibi autoassolutori e scontri prezzolati o fini a se stessi vecchio-giovane, capetto -primadonna, fine parlatore-grezzo esecutore, associazioni-canisciolti, perfidi polidici tuttucuali SignoraMia-salvo l'amigo mio etiope che me fà avè er passo carrabbbbileperchè è del partito da à libbbbbbbbetà DFCP.

UMILTA'NELLA RICERCA DEL SAPERE, esercizio perenne della conoscenza.

AVE caiofabricius.

(E, ancora, grazie a tutti)
roberto tavani ha detto…
ciao. rispetto al tuo testo ho riscontrato alcune imprecisioni rispetto al mio intervento. credo sia importante correggerle quindi puoi farmi un colpo di telefono o mandarmi il tuo? oppure scrivimi, la mia mail è roberto.tavani@gmail.com
grazie
roberto tavani
Anonimo ha detto…
Approfitto della popolarità del tuo forum e in particolare di questo post per comunicarvi finalmente una buona notizia che fa finalmente chiarezza su alcuni preconcetti:

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51&ID_articolo=944&ID_sezione=76&sezione=Ambiente

Ciao a tutti Marco

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