Lo so, direte che sono provinciale, che tutto quello che trovo all'estero mi piace e lo confronto sgradevolmente con i problemi che viviamo in Italia. Ebbene...è proprio così, il confronto fra la cultura della mobilità in Europa e quella italiana è improponibile: nei paesi confinanti con l'Italia i cittadini hanno a disposizione autostrade, strade, ma anche ferrovie locali efficienti e puntuali (con l'immancabile servizio di vagoni dedicati al trasposto bici), piste ciclabili, strade condivise fra pedoni e ciclisti... E tutto questo senza che gli automobilisti si sentano penalizzati, superando l'assurda guerra fra automobili e bici che sta ora montando in Italia. Valga per tutti l'esempio della Germania, patria europea dell'automobile (Mercedes, BMW, Porsche, Opel, Wolksvagen) dove nelle città (e anche FRA le città) circolano migliaia di persone in bici. Ma della Germania parleremo più in là, oggi siamo in Francia!
Va bene, cominciamo le cronache del cicloviaggio in Europa con la Francia, ma non con le grandi città, come Parigi o Marsiglia, ma con Besançon, deliziosa capitale della Franca Contea, sulle rive del fiume Doubs, con poco più di centomila abitanti.
Ebbene, in questa città è attivo un servizio di bike sharing capillare, chiamato "Vélocité",nome creato sul gioco di parole fra velocità, città, bicicletta (vélo), con oltre 200 biciclette a disposizione, sia per i cittadini che per i turisti, ripartite in 30 stazioni (e nonostante la stagione estiva le bici erano tutte in servizio!).
Ho constatato che le bici sono utilizzate da persone di ogni età per spostarsi velocemente, utilizzando soprattutto i tanti percorsi ciclabili e le strade del centro chiuse alle automobili.
Ah, dimenticavo, anche la polizia municipale di Besançon si sposta in bici in città!
Commenti
Ma lo sapevamo già. Amarezza!
Mamaa