Ciclisti romani, è oramai evidente a tutti che siamo coinvolti in una guerra non dichiarata in cui noi siamo le vittime predestinate!
Noi dobbiamo pretendere dalle Amministrazioni locali e nazionale una circolazione sicura per tutti, con il minor inquinamento dell'aria e acustico possibile, con l'obiettivo primario di poterci spostare TUTTI (compresi handicappati, anziani, bambini in carozzina...), poter andare ovunque ci vada e farlo in sicurezza.
Dobbiamo pretendere dal comune poche cose, chiare, ma tassative. E' stato redatto da alcuni ciclisti romani un "Decalogo" che ho riportato integralmente nel blog.
In particolare pretendiamo:
Noi dobbiamo pretendere dalle Amministrazioni locali e nazionale una circolazione sicura per tutti, con il minor inquinamento dell'aria e acustico possibile, con l'obiettivo primario di poterci spostare TUTTI (compresi handicappati, anziani, bambini in carozzina...), poter andare ovunque ci vada e farlo in sicurezza.
Dobbiamo pretendere dal comune poche cose, chiare, ma tassative. E' stato redatto da alcuni ciclisti romani un "Decalogo" che ho riportato integralmente nel blog.
In particolare pretendiamo:
- riduzione della mortalità sulle strade della città (come farlo toccherà a loro deciderlo);
- riduzione con effetto immediato della velocità a 30 km/h su tutte le strade entro il GRA;
- chiusura seria al traffico della ZTL;
- approntamento entro 6 mesi di percorsi protetti per le biciclette entro le mura aureliane;
- esame, approvazione e finanziamento entro il prossimo marzo di tutti i biciplan già approvati dai vari municipi;
- partenza entro gennaio 2010 dei lavori per i percorsi cicliabili già deliberati (nomentana, testaccio...)
Questo è quello che ci serve e questo è quello che dobbiamo chiedere come emergenza. Poi, e ripeto poi (nel senso di "dopo che avremo ottenuto risposta positiva a queste richieste minimali") potremo aprire un tavolo di confronto e di proposte. Oggi, per aprire il tavolo dobbiamo avere, senza sconti, quello che c'è scritto sopra.
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