La storia della Cinelli anni '90 di cui al post precedente merita di essere raccontata. Giovedi' scorso mi scrive un'email Ventus (caro sodale di lavoro e di pedalate): ''BICICLETTA da corsa cinelli anno 1990 azzurro scuro ottimo stato vendesi.'' Ha trovato l'inserzione su uno dei mille siti di compravendita e, sapendo della mia ricerca, mi ha avvisato. Scrivo un sms...niente. Allora telefono: mi risponde una voce matura, sbrigativa, palesemente poco competente (alla domanda: ''di che misura e' la bici?'' la risposta e' ''boh, a me va bene''). Ci accordiamo per un incontro sabato pomeriggio, ai Castelli.
Mentre salgo lungo la via dei Laghi mi maledico, per il freddo e la pioggia che incontro. Il traffico e' impazzito ma, come il cielo vuole, ci incontriamo.
Massimo e' un ragazzone sui 45, schietto, che si vuole liberare di un ferrovecchio che ha in garage. Mi propone di andare a vedere la bici. Lo seguo in macchina: arriviamo ad una villetta isolata, un po' fuori paese. Entriamo nel garage. La bicicletta sta lì, l'espressione triste, appesa ad un portabici che la tiene in alto, le ruote sollevate quasi a certificarne l'inadeguatezza a toccare il suolo. Le giro intorno: è davvero una Cinelli
vedo che il telaio è in tubi Columbus SLX
E in quell'istante, in quel gelido garage, accade l'irreparabile. Sento che mi sto innamorando. La bicicletta blu mi guarda, ha un sussulto, sento un sussurro... ''portami via, ti prego''. Non può essere che lei ad avermi parlato. Non resisto, mi scappa la lacrimuccia ma riesco a trattenerla e faccio il duro. Con fare molto coatto, dico a Massimo ''ma come faccio a prènnella, e' ppiena de ruzza (ruggine)?'' E lui ''ma ddai, quanto me voi da' pe' portattela via?'' Lancio un'offerta provocatoria, inferiore del 30% al prezzo richiesto. Un attimo di esitazione, reggo bene lo sguardo amareggiato di Massimo che cerca di capire se sto bluffando. Poi cede... ''damme 'sti sordi e portatela via!''
Fatto, ho gia' la Cinelli in mano, la ruota anteriore smontata e messa al volo nel portabagagli...via, in 30 secondi sono gia' fuori del paese, nel timore che Massimo ci ripensi.
E' mia, la Cinelli sognata da anni. E' vero, non e' in piena salute, avra' bisogno di cure e affetto, ma volete mettere il fascino, il calore, il prestigio che questa anziana signora emana? Arrivo a casa e non resisto. Non c'e' sporco, polvere, ruggine che tengano: monto su e inizio a pedalare e...volo, come i bambini in ET, che sulle bici vanno verso il cielo, anche io, a ...anta e passa suonati, volo volo volo.
Grazie vecchia signora, con me avrai una nuova vita, non spericolata, ma intensa sicuramente, e pedalando insieme, insieme invecchieremo, con dignità.
Mentre salgo lungo la via dei Laghi mi maledico, per il freddo e la pioggia che incontro. Il traffico e' impazzito ma, come il cielo vuole, ci incontriamo.
Massimo e' un ragazzone sui 45, schietto, che si vuole liberare di un ferrovecchio che ha in garage. Mi propone di andare a vedere la bici. Lo seguo in macchina: arriviamo ad una villetta isolata, un po' fuori paese. Entriamo nel garage. La bicicletta sta lì, l'espressione triste, appesa ad un portabici che la tiene in alto, le ruote sollevate quasi a certificarne l'inadeguatezza a toccare il suolo. Le giro intorno: è davvero una Cinelli
vedo che il telaio è in tubi Columbus SLX
E in quell'istante, in quel gelido garage, accade l'irreparabile. Sento che mi sto innamorando. La bicicletta blu mi guarda, ha un sussulto, sento un sussurro... ''portami via, ti prego''. Non può essere che lei ad avermi parlato. Non resisto, mi scappa la lacrimuccia ma riesco a trattenerla e faccio il duro. Con fare molto coatto, dico a Massimo ''ma come faccio a prènnella, e' ppiena de ruzza (ruggine)?'' E lui ''ma ddai, quanto me voi da' pe' portattela via?'' Lancio un'offerta provocatoria, inferiore del 30% al prezzo richiesto. Un attimo di esitazione, reggo bene lo sguardo amareggiato di Massimo che cerca di capire se sto bluffando. Poi cede... ''damme 'sti sordi e portatela via!''
Fatto, ho gia' la Cinelli in mano, la ruota anteriore smontata e messa al volo nel portabagagli...via, in 30 secondi sono gia' fuori del paese, nel timore che Massimo ci ripensi.
E' mia, la Cinelli sognata da anni. E' vero, non e' in piena salute, avra' bisogno di cure e affetto, ma volete mettere il fascino, il calore, il prestigio che questa anziana signora emana? Arrivo a casa e non resisto. Non c'e' sporco, polvere, ruggine che tengano: monto su e inizio a pedalare e...volo, come i bambini in ET, che sulle bici vanno verso il cielo, anche io, a ...anta e passa suonati, volo volo volo.
Grazie vecchia signora, con me avrai una nuova vita, non spericolata, ma intensa sicuramente, e pedalando insieme, insieme invecchieremo, con dignità.
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