Una bella mattina di fine febbraio: una famigliola decide di fare una passeggiata in bici sulla ciclabile Tevere nord. La imbocca all'inizio di via Capoprati. Pochi metri e...
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...la ciclabile è interrotta per i lavori di costruzione del "ponte della musica" (lavori che, a vista, sembrano fermi da molte settimane). Per proseguire si deve salire una scaletta in metallo, portando la bici a braccia, perché la canalina per trascinare la bici è stata realizzata troppo vicina alla ringhiera della scala e i pedali strusciano.
Salita la scala, la famigliola arriva sul marciapiede che costeggia il lungotevere Maresciallo Diaz.
Percorsi 100 metri sul marciapiede, i nostri devono scendere per una ripida rampa, conducendo la bici a mano, come imposto dal segnale stradale, per ritorna sul tracciato originario. Prima interruzione.
La famigliola in bicicletta arriva a ponte Milvio, ma deve di nuovo salire una scomoda scala (anche qui la bici va portata a braccia) per proseguire sul tracciato dedicato. Seconda interruzione.
200 metri e...nuova interruzione, la terza. La pista si arresta in corrispondenza del viadotto di corso Francia e i ciclisti sono costretti a percorrere lo stretto e sudicio marciapiedi portando la bici a mano.
Ma la famigliola non si arrende e, sottopassato il viadotto di corso Francia, riprende la ciclabile. Supera le 4 barriere di fine pista poste in corrispondenza di altrettanti incroci con la viabilità ordinaria, sottopassa la ferrovia Roma nord percorrendo senza nessuna sicurezza via del Baiardo (quarta interruzione), ma ora è convinta di poter proseguire tranquillamente senza ulteriori interruzioni. Arriva al km. 4.500 della ciclabile, curva verso destra e...
...ahi ahi ahi, il ponticello è chiuso da due livelli di transenne metalliche, alte circa 2 metri, invalicabili. I nostri cercano con lo sguardo una alternativa, uno svincolo, o almeno un cartello che indichi come proseguire. Niente, il niente più assoluto, solo un cartello di pericolo generico, e basta. Non rimane loro che girare le biciclette e tornare mestamente indietro sui propri passi.
...la ciclabile è interrotta per i lavori di costruzione del "ponte della musica" (lavori che, a vista, sembrano fermi da molte settimane). Per proseguire si deve salire una scaletta in metallo, portando la bici a braccia, perché la canalina per trascinare la bici è stata realizzata troppo vicina alla ringhiera della scala e i pedali strusciano.
Salita la scala, la famigliola arriva sul marciapiede che costeggia il lungotevere Maresciallo Diaz.
200 metri e...nuova interruzione, la terza. La pista si arresta in corrispondenza del viadotto di corso Francia e i ciclisti sono costretti a percorrere lo stretto e sudicio marciapiedi portando la bici a mano.
L'ultima immagine che rimane nei loro occhi è questa: Due tricicli da bambino abbandonati lungo la ciclabile. Forse nemmeno i bambini hanno più speranza nel futuro ciclistico di Roma.
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