Passa ai contenuti principali

Uscita fra pedali rotti e coprisella inutili

Nuova uscita in bici con Little Kiss, che nel frattempo (dalla volta precedente, cioè) si è allenato duramente, facendo "ripetute" in salita sull'ascesa del Gianicolo.
E' cambiato anche il mezzo tecnico utilizzato da Little Kiss, stranamente corredato di un "mollettone" sul sellino, di misura adatta ad una sella da cavallo e dalla finalità tutta da decifrare. Stavolta a dare problemi non sono state le camere d'aria, ma il pedale, che per partecipare direttamente all'uscita non si è limitato al tradizionale movimento circolare, ma ha voluto esibirsi in acrobatiche evoluzioni di torsione laterale, minacciando cioè di uscire dalla sua apposita sede. Questo inconveniente ha comportato la necessità di frequenti soste per sistemare alla meglio il pedale riottoso, determinando come conseguenza un ritardo di circa 32 minuti sulla rigorosa tabella di marcia che prevedeva un inderogabile rientro a casa di Little Kiss entro le 11.30, per pranzo familiare in zona prenestina.
Immagino che al rientro a casa di Little Kiss la situazione sia stata più o meno questa:



Detto del problema tecnico e del coprisella abbondante ed inutile cosa manca? Ah, sì, l'uscita in bici. Destinazione l'oramai consueta valle muricana, piacevole per lo scarso traffico mattutino.
Cosa resta dell'uscita? L'evidente crescita tecnica ed agonistica di Little Kiss, ma anche l'urgente necessità di recarsi da Giacomino-BBike con Little Kiss e risolvere, UNA VOLTA PER TUTTE, i problemi tecnici delle sue bici!

Commenti

Anonimo ha detto…
Il tubo dello sterzo non é troppo alto? Mi sembra pericoloso. Occhio.

giancamar
paolo ha detto…
già, corretto. Domani va da Giacomo e sistema tutto!

Post popolari in questo blog

L'arco e la via di Tiradiavoli. E' pericoloso passarci?

Lo sapete che a Roma esiste una via che si chiamava “via Tiradiavoli”? E che su questa via passa un arco chiamato “arco Tiradiavoli”? E che molti di noi la percorrono ogni giorno senza saperlo? E sarà pericoloso questo passaggio? Fermi tutti, innanzitutto spieghiamo dove siamo: ci troviamo su via Aurelia (antica) nel tratto che fiancheggia da un lato Villa Pamphili e dall’altro il giardino di Villa Abamelek, la residenza romana dell’ambasciatore russo a Roma. Il posto è questo che vedete qui nella foto   Ma perché il popolo romano chiamava questa via, e l’arco, che la sovrasta, “Tiradiavoli”?  Una possibilità riguarda la figura della celeberrima Olimpia Maidalchini Pamphili, la celebre “Pimpaccia” a cui è anche intitolata una via qui vicino, Via di Donna Olimpia.  Questa donna, spregiudicata e abile, grazie alle sue capacità fu potentissima durante il pontificato di Innocenzo X, nella prima metà del 17° secolo. Questa sua avidità di denaro e potere la resero temuta e odia...

Di che colore erano le città del medioevo?

Spesso, visitando le splendide città medioevali italiane, maturiamo la convinzione che esse fossero molto austere, nelle forme e nel colore. Le mura, le case, le torri, le cattedrali ci appaiono oggi nei colori della pietra, anche scurita dal passare del tempo. E invece sbagliamo. Dobbiamo dire grazie ad artisti come Benozzo Gozzoli e Giotto se oggi sappiamo con certezza che le città medioevali erano delle vere e proprie "follie cromatiche " ( cit.  Philippe Daverio ). Ad esempio Arezzo, nel quadro di Benozzo Gozzoli, era così all'epoca di S. Francesco, con facciate delle case rosso vivo o blu intenso: E anche Giotto ci ha lasciato una sua immagine di Arezzo sgargiante nei suoi colori: Ma anche le grandi cattedrali gotiche (aggettivo che oggi usiamo per indicare realtà austere, essenziali) del nord Europa dovevano essere tutt'altro che grigie. Ad esempio, questa è la facciata della cattedrale di Limburg an der Lahn, in Germania, 70 km a nord di Francoforte, ...

Il Chopper di Alan Oakley e i miei sogni di ragazzino

È morto ieri a 85 anni Alan Oakley, l'uomo che nel 1967 progettò per la Raleigh uno dei più singolari e fortunati modelli di bicicletta, la "Chopper", che salvò dal fallimento la fabbrica inglese. Il primo esemplare della strana bici fu messo in vendita in Inghilterra nel settembre del 1969, ed uscì di produzione nel 1984 con il record di 1,5 milioni di pezzi venduti. Per noi adolescenti degli anni '70 la chopper era rivoluzionaria, con il suo sedile largo con lo schienale, il cambio con la leva come un'automobile, la ruota posteriore grande e quella anteriore piccolissima, il manubrio altissimo e ripiegato all'interno. Per noi ragazzi nati alla fine degli anni '50 la bici era solo quella pesante d'acciaio da corsa o da città, non c'era l'alluminio, al massimo l'olandesina, ma solo per le donne o per contadini emiliani. Ancora non erano nate le mountain bike e l'unica altra rivoluzionaria apparsa sulle strade era la Graziella...