7 ottobre. La strada è bianca, la ruota morde la ghiaia ma...foratura. bisogna intervenire, ma... ...no, non credo che assisteremo a scene come questa, dove
si vede Alfredo Binda che ha forato al Giro del 1928; stacca coi denti il tubolare cementato al cerchio con la carogna, lo sostituisce, riparte e vince (notare i due pignoni montati sulla ruota posteriore).
Sto parlando dei giorni nostri, anzi dei giorni che arriveranno fra qualche settimana a Gaiole in Chianti, dove centinaia di ciclisti si raduneranno per gustare il sapore perduto di un ciclismo che non c'é più, fatto di borracce che passano di mano in mano, di tubolari portati a tracolla e di cambi gomme con i denti. E' l' "Eroica", manifestazione cicloturistica d'epoca su strade prevalentemente bianche. Vengono riproposti ambienti e sensazioni del ciclismo di prima della guerra, polvere e fango, nessuna assistenza tecnica, ristori d'epoca, strade sterrate ma bellissime. Sono previsti 4 percorsi, di 38, 75, 135, 205 kilometri, da percorrere su bici rigorosamente "antiche" o forse anche vecchie, ma che ancora possano arrampicarsi sulle strade bianche del Chianti.
si vede Alfredo Binda che ha forato al Giro del 1928; stacca coi denti il tubolare cementato al cerchio con la carogna, lo sostituisce, riparte e vince (notare i due pignoni montati sulla ruota posteriore).
Sto parlando dei giorni nostri, anzi dei giorni che arriveranno fra qualche settimana a Gaiole in Chianti, dove centinaia di ciclisti si raduneranno per gustare il sapore perduto di un ciclismo che non c'é più, fatto di borracce che passano di mano in mano, di tubolari portati a tracolla e di cambi gomme con i denti. E' l' "Eroica", manifestazione cicloturistica d'epoca su strade prevalentemente bianche. Vengono riproposti ambienti e sensazioni del ciclismo di prima della guerra, polvere e fango, nessuna assistenza tecnica, ristori d'epoca, strade sterrate ma bellissime. Sono previsti 4 percorsi, di 38, 75, 135, 205 kilometri, da percorrere su bici rigorosamente "antiche" o forse anche vecchie, ma che ancora possano arrampicarsi sulle strade bianche del Chianti.
Propongo allora l'intervista a Fiorenzo Magni, detto il leone delle fiandre, uno dei protagonisti di quel ciclismo, che parla proprio dell'Eroica.
E chi fosse interessato ha tempo fino al 2 ottobre per aggiungersi ai già 750 iscritti.
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