Roma, interno ristorante elegante, atmosfera soffusa, ora di pranzo di un giorno di primavera. Ad un tavolo 2 persone, un italiano e un americano. Entra vociando nel locale un nuovo cliente, guarda verso il tavolo con le 2 persone e si avvicina. Saluta con l'italiano, con cui scambia a voce alta dei convenevoli. L'italiano lo presenta all'americano: "may I introduce my friend Luigi? Luigi, this is Robert, my boss, from the american headquarters". L'americano si alza, porge la gentilmente la mano. Luigi contraccambia, ma è distratto, con gli occhi setaccia il locale: "Nice to meet you, Robert, enjoy Rome...", poi, intercettato il cameriere, gli si rivolge a voce stentorea "A cicalo', te possino ammazza', me porti quarcosa da magna' puro a me?"!!
Lo sapete che a Roma esiste una via che si chiamava “via Tiradiavoli”? E che su questa via passa un arco chiamato “arco Tiradiavoli”? E che molti di noi la percorrono ogni giorno senza saperlo? E sarà pericoloso questo passaggio? Fermi tutti, innanzitutto spieghiamo dove siamo: ci troviamo su via Aurelia (antica) nel tratto che fiancheggia da un lato Villa Pamphili e dall’altro il giardino di Villa Abamelek, la residenza romana dell’ambasciatore russo a Roma. Il posto è questo che vedete qui nella foto Ma perché il popolo romano chiamava questa via, e l’arco, che la sovrasta, “Tiradiavoli”? Una possibilità riguarda la figura della celeberrima Olimpia Maidalchini Pamphili, la celebre “Pimpaccia” a cui è anche intitolata una via qui vicino, Via di Donna Olimpia. Questa donna, spregiudicata e abile, grazie alle sue capacità fu potentissima durante il pontificato di Innocenzo X, nella prima metà del 17° secolo. Questa sua avidità di denaro e potere la resero temuta e odia...
Commenti