E' questa la domanda che ci si pone aprendo il sito "Lucchettiamo", attivato da 4 giovani furboni romani studenti in Scienza della Comunicazione, in cerca di notorietà e di qualche soldo, visto che il sito è un mega contenitore di spot pubblicitari. A parte la considerazione che a 25 anni, questa l'età dichiarata dagli inventori del sito, definirsi giovani e studenti (fuori corso?) comincia a stridere un po', non mi sembra proprio originale l'idea, visto che già un altro sito aveva lanciato un'analoga possibilità alcune settimane fa. E poi bisogna avvisare questi creativi che i lucchetti dell'amore, di ferramenta o virtuali, sono già antichi, superati: oggi ci sono "le lenzuola dell'amore", che sciorinate dall'alto di ponti napoletani, si fanno leggere ogni giorno da migliaia di passanti. E dopo i lucchetti e le lenzuola, a quale nuovo oggetto spetterà il compito di rappresentare un sentimento tanto sfruttato ma così poco conosciuto?
Lo sapete che a Roma esiste una via che si chiamava “via Tiradiavoli”? E che su questa via passa un arco chiamato “arco Tiradiavoli”? E che molti di noi la percorrono ogni giorno senza saperlo? E sarà pericoloso questo passaggio? Fermi tutti, innanzitutto spieghiamo dove siamo: ci troviamo su via Aurelia (antica) nel tratto che fiancheggia da un lato Villa Pamphili e dall’altro il giardino di Villa Abamelek, la residenza romana dell’ambasciatore russo a Roma. Il posto è questo che vedete qui nella foto Ma perché il popolo romano chiamava questa via, e l’arco, che la sovrasta, “Tiradiavoli”? Una possibilità riguarda la figura della celeberrima Olimpia Maidalchini Pamphili, la celebre “Pimpaccia” a cui è anche intitolata una via qui vicino, Via di Donna Olimpia. Questa donna, spregiudicata e abile, grazie alle sue capacità fu potentissima durante il pontificato di Innocenzo X, nella prima metà del 17° secolo. Questa sua avidità di denaro e potere la resero temuta e odia...
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