Caro Gesù,
in questo giorno di Natale voglio scrivere a te per tanti motivi, così come facevo una volta… mi raccomando: converti il nostro cuore in questo Natale. Fallo: non aspettare oltre! In questi giorni ci facciamo tanti regali inutili per riempire la nostra sete di felicità. Gesù, aiutaci a comprendere che non abbiamo bisogno di questi regali o di girare all’impazzata per i centri commerciali con carrelli così pieni che i bambini non li riescono neanche a spingere. Aiutaci a comprendere che abbiamo bisogno di silenzio, di quel silenzio che c’era a Betlemme quando tu sei nato e che oggi neanche a Betlemme c’è più. Facci capire, che abbiamo bisogno di un cuore che sappia amare, che sappia piangere con chi soffre e sorridere con chi è nella gioia. Abbiamo bisogno di un cuore che non rimane indifferente di fronte alle tragedie dell’umanità, ma che sa invece rimboccarsi le maniche. Fa’ che la smettiamo di dire “poverini…” quando in televisione vediamo chi soffre e fa’ invece che abbiamo il coraggio di andare in agenzia di viaggi a comprarci un biglietto d’aereo di sola andata per condividere la povertà e la tristezza di tanti uomini. Sotto l’albero di Natale facci trovare un cuore nuovo capace di sanare col perdono le baruffe e i conflitti che ci sono in casa e in comunità, un cuore capace di donare gioia vera con un sorriso, un cuore esperto nella fedeltà alla propria ragazza, al proprio ragazzo, un cuore capace di sognare in grande. Sotto l’albero facci trovare un cuore che sa mettere i figli prima del lavoro, la famiglia prima della ricerca del prestigio, un cuore che sa distinguere tra il bene e il male, un cuore che sa denunciare come omicidio l’aborto e come ipocrita ogni tipo di guerra. È questo ciò di cui abbiamo bisogno. È questo ciò per cui siamo fatti. Ricordati dei ragazzi che non andranno a casa perché nessuno li vuole. Ricordati di quelle famiglie in cui c’è divisione, gelosia e discordia anche a Natale. Ricordati di quelle famiglie in cui è più importante l’alcol che la pace. Ricordati di quelli che dormono col cartone al posto dei vetri alla finestra. Ricordati soprattutto dei giovani, di quelli che stanno puntando la loro vita sulla futilità delle cose del mondo e non sui loro desideri più profondi e pregiati che tante volte neanche conoscono. Ricordati, Signore, di chi ha tutto, e non sa che farsene perché gli manchi Tu. Caro Gesù, questa è la mia lettera di Natale per te. E anche a te auguro Buon Natale perché già più di duemila anni fa non hai trovato un posto dove nascere. In questo Natale spero che tu un posto possa trovarlo nella greppia, anche se a volte fredda, del nostro cuore.
(estratta dal sito http://www.donboscoland.it)
AUGURI A TUTTI
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