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Fra ladri e sorcicorrenti l'unico contento è il politico inglese

Prima di postare anche qui la notizia ho aspettato che trascorresse qualche giorno, per maturare una riflessione meno superficiale. Ma stavolta è successo che "l'uomo ha morso il cane" come si dice in gergo giornalistico.
Già era curioso che al leader dell'opposizione inglese, David Cameron (per capire, ha una carica analoga a quella di Veltroni in Italia, anche se milita nel partito conservatore) fosse stata rubata la bici all'uscita di un supermercato. Già pensavo di scrivere una tiritera sugli stili di vita differenti, sul fatto che un politico inglese va personalmente al supermercato, ci va in bici e per giunta gliela fregano pure.
Ma no, stavolta la cronaca ha voluto esagerare! I cronisti del Sunday Mirror, proprio quelli che pizzicarono lo stesso Cameron mentre infrangeva varie norme del codice della strada mentre girava a marzo in bici per Londra, si sono dati da fare e hanno ritrovato la bici rubata al politico. Il "Sunday Mirror" ha fatto sapere di essere riuscito a recuperare la bicicletta di Cameron grazie all'aiuto di "un anziano della comunita' locale", Ernest Teophile, un militante laburista di colore che vende bici elettriche con l'aiuto dei ragazzi del quartiere coinvolgendoli negli affari per impedire loro di dedicarsi al crimine.
Il tabloid ha ritrovato la Mountain Bike da 400 euro senza ruota anteriore, e prima di restituirla al proprietario l'ha sistemata con l'acquisto della ruota mancante.
Mi limito a dire che davvero il mondo della bici è in grado di compiere miracoli, anche di far fare pace fra un tabloid assetato di scoop e un politico perennemente nel mirino della stampa scandalistica inglese.

E per esagerare, una notizia singolare in materia di bici l'ha data anche l'ANSA: venerdì notte, poco dopo l'una, un automobilista che percorreva con il suo furgone la provinciale 59, in Veneto, ha chiamato il 112 dicendo di aver investito un ciclista. I carabinieri sono subito giunti sul posto e hanno trovato il furgone con il parabrezza rotto, la bici incastrata sotto il motore e l'autista, scosso, alla ricerca della presunta vittima. Per illuminare la zona sono giunti in aiuto dei militari anche i vigili del fuoco. Del ciclista, però, nessuna traccia.

Dopo un'ora di ricerche sul luogo di quello che a tutti era sembrato un incidente è arrivata una Jeep (si trattava quindi di un SUVmunito!!). Il "sorciocorrente" si è fermato e ha candidamente chiesto se per caso qualcuno aveva visto una bicicletta sulla strada: lui la sua l'aveva agganciata al portapacchi ma, arrivato a destinazione, non l'aveva più trovata. E certo che non l'aveva trovata: la bici si era sganciata, era caduta sull'asfalto e il povero autista del furgone se l'era trovata sotto le ruote. Purtroppo le cronache non descrivono la reazione dell'autista del furgone: spero solo che non sia stato troppo gentile!

Commenti

Anonimo ha detto…
Vorrei a questo proposito raccontare un'esperienza personale.
Anni fa, andando come sempre in montagna, ero sull'autostrada A1 col mio bel carico di bici sul portapacchi assicurato con decine di "ragni" elastici. Ad un certo punto mi supera a discreta velocità una macchina con due bici agganciate solo ai sostegni. Non faccio in tempo a chiedermi come si possa correre così con bici sopra... che se ne stacca una proprio davanti a me. La povera bici fa un rimbalzo di 5,6 metri, io freno e sterzo e la evito per pochi metri. Cari cicloamici, anche sorciocorrenti e suvdotati, non vi fidate dei sostegni ma farcite il tutto con ragni multicolori. Buone vacanze.

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