Per "zona 30" si intende quell’area della rete stradale urbana dove il limite di velocità è di 30 km/h invece dei normali 50 km/h previsti dal codice stradale italiano in ambito urbano.
Spesso guardo il "computerino" della mia vecchia Punto: la velocità media in 6 anni di vita è inferiore ai 20 km/h (compresi i tratti percorsi fuori città per qualche gita al mare), quindi il limite di 30 km/h è addirittura eccessivo. Eppure parlare di "zona 30" in città come Roma significa suscitare immediatamente delle polemiche. Pensate che ci sono delle strade (ad esempio via Leone XIII nel tratto che taglia villa pamphili) dove è consentita una velocità massima di 70 km/h! E invece a Torino sta per partire la sperimentazione di un progetto "zona 30": in un intero quartiere, Santa Rita - circoscrizione 2, sarà posto il limite di velocità a 30 km/h, accompagnato da un complesso di interventi sulla viabilità. Rotatorie, aiulo, dissuasori, asfalto fonoassorbente.
Limitare la velocità urbana dei veicoli a motore a 30 km/h è un'iniziativa di buon senso, date le condizioni del traffico. Gli inevitabili impatti fra utenti "forti" (autovetture, autobus, camion) e utenti "medi" (ciclomotori e moto) e "deboli" (ciclisti e pedoni) avrebbero conseguenze meno drammatiche di quanto avvenga attualmente. E senza rinunciare a nulla in termini di velocità complessiva, visto che la velocità media di uno spostamento in auto a Roma è abbondantemente sotto i 30 km/h!
Ovviamente l'iniziativa dovrebbe essere complessiva, come a Torino, nel senso che non basterebbe tirar su qualche cartello stradale, ma occorrerebbe progettare nuovamente il traffico zona per zona. Insomma, esattamente il contrario di quello che ha fatto la nuova amministrazione comunale a viale Libia, eliminando la cosiddetta "strada verde".
Spesso guardo il "computerino" della mia vecchia Punto: la velocità media in 6 anni di vita è inferiore ai 20 km/h (compresi i tratti percorsi fuori città per qualche gita al mare), quindi il limite di 30 km/h è addirittura eccessivo. Eppure parlare di "zona 30" in città come Roma significa suscitare immediatamente delle polemiche. Pensate che ci sono delle strade (ad esempio via Leone XIII nel tratto che taglia villa pamphili) dove è consentita una velocità massima di 70 km/h! E invece a Torino sta per partire la sperimentazione di un progetto "zona 30": in un intero quartiere, Santa Rita - circoscrizione 2, sarà posto il limite di velocità a 30 km/h, accompagnato da un complesso di interventi sulla viabilità. Rotatorie, aiulo, dissuasori, asfalto fonoassorbente.
Limitare la velocità urbana dei veicoli a motore a 30 km/h è un'iniziativa di buon senso, date le condizioni del traffico. Gli inevitabili impatti fra utenti "forti" (autovetture, autobus, camion) e utenti "medi" (ciclomotori e moto) e "deboli" (ciclisti e pedoni) avrebbero conseguenze meno drammatiche di quanto avvenga attualmente. E senza rinunciare a nulla in termini di velocità complessiva, visto che la velocità media di uno spostamento in auto a Roma è abbondantemente sotto i 30 km/h!
Ovviamente l'iniziativa dovrebbe essere complessiva, come a Torino, nel senso che non basterebbe tirar su qualche cartello stradale, ma occorrerebbe progettare nuovamente il traffico zona per zona. Insomma, esattamente il contrario di quello che ha fatto la nuova amministrazione comunale a viale Libia, eliminando la cosiddetta "strada verde".
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