Il cd "Decreto Sicurezza", trasformato ieri in legge a colpi di voti di fiducia al Senato, contiene una vera e propria chicca: il ciclista in possesso di una patente di guida (anche la A), se commette infrazioni può subire la pena dell'abbattimento di punti sulla patente stessa.
Recita infatti l'art. 3, comma 48, 1 e 2 della neonata legge "...le stesse sanzioni amministrative accessorie (ritiro, sospensione, revoca addebito punti sulla patente) si applicano anche quando le violazioni sono commesse alla guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di guida."
Ovviamente se il ciclista non è titolare di patente, nessun punto potrà essergli sottratto.
Sembra assurdo, visto che per condurre la bicicletta su strada non è necessaria alcuna autorizzazione, né tantomeno una patente. Eppure, se sei patentato e commetti un'infrazione...occhio ai punti.
Questa assurdità è segnalata nelle pagine on line di Italia Oggi, del Corriere della Sera e della Stampa
Magociclo
Recita infatti l'art. 3, comma 48, 1 e 2 della neonata legge "...le stesse sanzioni amministrative accessorie (ritiro, sospensione, revoca addebito punti sulla patente) si applicano anche quando le violazioni sono commesse alla guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di guida."
Ovviamente se il ciclista non è titolare di patente, nessun punto potrà essergli sottratto.
Sembra assurdo, visto che per condurre la bicicletta su strada non è necessaria alcuna autorizzazione, né tantomeno una patente. Eppure, se sei patentato e commetti un'infrazione...occhio ai punti.
Questa assurdità è segnalata nelle pagine on line di Italia Oggi, del Corriere della Sera e della Stampa
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Commenti
Mettiamo il caso: sono un ciclista patentato, attraverso innocentemente le strisce pedonali a cavallo della biga. Il vigile che s'è svegliato storto mi fischia, mi chiede i documenti ed io gli mostro la carta di identità. Mi fa la contravvenzione e finisce li oppure se ne va di suo a fare controlli incrociati per verificare se sono titolare di licenza di guida?
Due sono le cose: o è una legge fatta a membro di segugio o stanno aprendo la via all'obbligatorietà della patente per i ciclisti.
E con questo non vorrei avere suggerito qualcosa a quella testa di vaso ming del legislatore.
Cristiano, sulla via dell'emigrazione clandestina
In Strada, più che altrove, il subacronimo del Pdlibbbbbbbbertà è la sintesi : DFCP (DiFarsiiCziPropri).
Normale, comune, molto più che tollerato dal subitalico majorans bananorum sarà quindi sfrecciare ad almeno 70 km/h a pochi cm dall’asilo nido, lasciare per 60 attimini l’ora la maghinaMIAAA in doppiafila così da costringere a manovre azzardate pedoni e ciclisti e bloccare tram e bus. Poi dopo aver intimidito con una bella sgassata degli anta cavalli a rate quello strano che pretendeva di attraversare sulle strisce pedonali commentare stizziti con le labbrucce tumide e tremanti d’indignazzzzione: abbasta co’sti ciclisti che non rispettano le regole, finalmente eh! ce voleva la lecce de Berlusconi, Signora Mia!
AVe caiofabricius VALE
Così scrisse ZaraCaio a giornali e blog più o meno dementi (girate, girate...):
"Sulla sigurezza delle maggioranze -bananas ed ineluttabile intimidazione al ciclista urbano.
La nuova norma che prevede di detrarre punti alla (eventuale) patente dei ciclisti cattivoni non a caso è nello stesso pacchetto “sigurezza” espressione e sintesi di banano-maggioranze del PdLibbbbbbertà DFCP (DiFarsiiCzProppi). Forse bande di evasori tripponi su feticcio nerolucidoclimatiddissiai al ritorno da un riciclo di soldi sporchi in compagnia di qualche escort più o meno ministeriale additano alla pena più severa quel ragazzino che vuole lavargli il vetro o gli intralcia lo zigzagare arrogante dell’auto blu con un paleovelocipede.
Però le leggi GIUSTAMENTE sono espressione delle maggioranze in quel periodo storico, solo dopo qualche ventennio appare chiara la ridicola cattiveria inutile dei miserabili che le promossero.
Chi passa col rosso in bici è comunque un incivile e pure un cretino autolesionista, ma è abissalmente meno pericoloso socialmente di chi lo fa ABITUALMENTE, stante la totale impunità, con una massa di qualche tonnellata lanciata ad alta velocità.
E in qualsiasi Paese Civile si cerca di contrastare soprattutto i reati più frequenti e socialmente pericolosi. Sarebbe benvenuto il rispetto rigoroso delle regole, se ne gioverebbero soprattutto i “deboli” (pedoni, anziani, bambini, ciclisti…), ma questa è la solita sparata d’immagine mediasetticemica e alla fine non cambierà nulla: le regole, lo Stato, le Taaaasse, SignoraMia, è robba de commmunisti pedofagi (No, non i pedoFILI - sò quell’altri).
Domani, dopodomani e chissà per quanto ancora, almeno diecimila SORCICORRENTI nervosetti e frettolosi continueranno a sfrecciare davanti alla scuola dei nostri figli o tra le gambe tremule dei nostri nonni all’uscita di una chiesa o di un ambulatorio, col rosso, sulle strisce, dovunque comunque, mietendo i consueti morti, paralizzati, veciebimbi agli arrestidomiciliari, CIòòòòòòòòòòòò fretttaaaaa , che c. je frega, nella più totale impunità, anzi in un manto di CONSENSO SOCIALE che delegittima garrulo l’autovelox pefffàcassa e che si risveglierà dal torpore indignandosi ed invocando pene atroci se a quello stesso semaforo infrangeranno la stessa regola quei 3 o 4 scemi, diversi, alieni, strani, mmmmh mepuzzano forseteroristigomungueegstracomunidari SignooraMia, in bici.
Se si colpiranno severamente i 10 000 sorcicorenti + 3 bicipresuntuosi sarà una svolta inopinata di civiltà: moooolto IMPROBABILE, visti tutti i segnali politico-sociali in controtendenza. "