«...quella mattina (...) ho il primo contatto diretto con la politica e la lotta di classe. (...) Il capo di quei rossi, Giovanni Faraboli, un omaccio alto e massiccio come una quercia (...) fattosi alla finestra di cucina, mi mostra agli altri rossi (...) spiegando loro che, essendo io nato il primo maggio, ciò significa che sarei diventato un campione dei rossi socialisti! (...) E anni e anni passeranno carichi di travaglio da questo primo maggio, ma intatto mi rimarrà nella carne il tepore delle mani forti di Giovanni Faraboli.» 
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Ecco come, anni dopo, Giovannino Guareschi descriverà la sua nascita, avvenuta giusto 100 anni fa, il 1° maggio 1908 a Fontanelle di Roccabianca, in provincia di Parma.
Difficile, impossibile scrivere qualcosa di intelligente su Giovannino Guareschi senza avvertire lo schiacciante confronto con la sua prosa/poesia. I suoi libri furono tra le prime letture "da grande" che feci tanti anni fa. E da allora non ho mai smesso. Anche questo blog è dedicato a Guareschi e la nota introduttiva è tratta proprio da "Mondo Piccolo".
E allora, rimandando alle tante iniziative, coordinate dai suoi figli Alberto e Carlotta (la Pasionaria di tanti racconti) per celebrare il centenario della nascita (fra le tante mi piace segnalare, ovviamente, la "pedalata lenta e cordiale che si terrà l'11 maggio fra Fontanelle e Roncole Verdi) ed alla sua biografia, lo voglio immaginare mentre,
sulla sponda del grande fiume si rivolge oggi, 1° maggio 2008, ai suoi "ventitré lettori" fra i quali mi inserisco anch'io per diritto e anzianità di militanza attiva ultradecennale.
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Commenti
Il tutto con disputa finale fra parroco e sindaco.