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Cluster bombs

Le delegazioni di 109 Paesi riunite a Dublino hanno trovato finalmente l'accordo sul testo del trattato per la messa al bando delle bombe a grappolo. Il patto impegnerà i firmatari a cessare definitivamente l'uso, la produzione, la vendita e l'immagazzinaggio delle 'cluster bomb', ordigni micidiali che prima dell'impatto al suolo disseminano sul terreno migliaia di piccole bombe in grado di espondere anche a distanza di anni, spesso tra le mani di bambini incuriositi da quegli oggetti, e di provocare mutilazioni. Il patto impegna anche a provvedere all'assistenza delle vittime e alla bonifica delle aree interessate. Con un'iniziativa a sopresa, nel pomeriggio il premier britannico, Gordon Brown, aveva annunciato a Londra che il suo Paese avrebbe unilateralmente messo fuori uso tutti i tipi di 'cluster bomb' in dotazione alle forze armate del Regno Unito.

Nei giorni scorsi in Italia, appena inaugurata la nuova legislatura, 73 senatori del Partito Democratico hanno presentato una mozione per bandire anche in Italia le micidiali bombe a grappolo. Attraverso questa azione i senatori del PD intendevano richiamare il governo in carica al rispetto degli impegni presi dal governo Prodi nella Conferenza Internazionale di Oslo e a proseguire l’azione volta alla messa al bando delle cluster bombs.

Ora che la Conferenza Internazionale ha ratificato il principio, sarebbe molto bello se l'Italia fosse tra i primi paesi a ratificare l'accordo e ad assumere l'impegno il medesimo impegno comunicato oggi dal Regno Unito: mettere al bando tutti i tipi di 'cluster bomb' in dotazione alle forze armate.

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