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Fame e silenzio

Nelle scorse settimane questo manifesto, steso lungo la facciata del palazzo FAO a Roma, sovrastava il Circo Massimo. Era uno dei modi utilizzati dalla FAO per rendere noto lo svolgimento del Vertice Mondiale sull'Alimentazione. I cittadini della capitale ricorderanno: strade chiuse per tre giorni, andirivieni continuo di cortei ufficiali per le strade, delegazioni straniere ovunque. Anche i media furono pieni di notizie al riguardo, anche se prevalse le notizie politiche, quali l'arrivo di Ahmadinejad e la possibilità che fosse ricevuto dal Papa. Insomma, un grande risalto mediatico e una, pur minima, dichiarazione finale assunta all'unanimità.
E oggi? oggi, dopo nemmeno due settimane dalla fine del Vertice, centinaia di milioni di uomini e donne continuano a morire di fame, a soffrire della mancazna di acqua potabile, a non avere accesso ai minimi servizi di sopravvivenza umana.
I giornali parlano stamattina delle nozze di Briatore e della Gregoraci, della scandalosa condotta morale della maggioranza parlamentare italiana, degli europei di calcio, delle presidenziali in USA...e così via. E chi dà voce ai poveri del mondo?
Io so che posso fare poco, ma quel poco lo voglio fare fino in fondo e quindi cercherò di tenere alta l'attenzione di questo problema sul vero dramma di questo secolo: la povertà e la fame.

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