Interno supermercato nel centro città, ore 9 di mattina, zainetto in spalla, giro velocemente fra gli scaffali alla ricerca di una confezione di yogurt. Trovata.
Accelero ancora il passo e mi dirigo verso la cassa.
Sul pavimento il coperchio di una scatola elettrica è sollevato, ma non lo vedo.
Ci batto con il piede contro, inciampo e in quel momento, alle mie spalle, una voce forte grida..."ATTENZIÒN!!"
Mi giro, recuperando velocemente l'equilibrio e bofonchio un "grazie, non l'avevo proprio visto". Metto meglio a fuoco il mio interlocutore: è un giovane "tamarro", canotta nera, bicipiti in bella mostra con tatuaggio d'ordinanza. Mi guarda stupito e mi risponde
"Aah, ma ssei dei nostri! Penzavo che eri straniero e t'ho avvisato in...straniero!!"
Accelero ancora il passo e mi dirigo verso la cassa.
Sul pavimento il coperchio di una scatola elettrica è sollevato, ma non lo vedo.
Ci batto con il piede contro, inciampo e in quel momento, alle mie spalle, una voce forte grida..."ATTENZIÒN!!"
Mi giro, recuperando velocemente l'equilibrio e bofonchio un "grazie, non l'avevo proprio visto". Metto meglio a fuoco il mio interlocutore: è un giovane "tamarro", canotta nera, bicipiti in bella mostra con tatuaggio d'ordinanza. Mi guarda stupito e mi risponde
"Aah, ma ssei dei nostri! Penzavo che eri straniero e t'ho avvisato in...straniero!!"
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