Domenica 1° giugno, il grande rugby italiano è a Città di Castello, in provincia di Perugia. Grande nel senso di grande organizzazione, grande sportività, grande divertimento. In realtà il 3° torneo Città di Castello è stato dedicato ai piccoli e non ai grandi, ai giovani del rugby, nelle categorie under 7, 9, 11, 13 e 15. C'era un numero incredibile di ragazzini, di familiari, di allenatori. I dialetti si intrecciavano in una lingua franca che partendo dal veneto si addolciva in riva all'Arno e si troncava sulle sponde del Tevere. In 9 ore di sport, decine di incontri e scontri, mai una parolaccia o un gesto sconveniente (tranne che da un personaggio -recidivo- polemico e "rosicone" che vale la pena identificare: l'allenatore di una delle giovanili dei "Bombi" di Firenze, squadra che per la simpatia e la bravura degli altri allenatori e di tutti i giocatori non merita di essere identificata da una persona che dello spirito del rugby non ha davvero appreso niente) o uno scontro "cattivo".
Ore 09.45. Il torneo inizia. Comincia la rincorsa alla crudele palla ovale, che rimbalza dove vuole, rincorsa che durerà l'intera giornata.
Ore 18.00. E' ora di rimontare sul pullman. Fra qualche ora saremo a casa, con un ricordo ed un'esperienza, positiva, in più!
I ragazzi si sono appassionati, si sono stancati, hanno gioito e sofferto e alla fine, hanno tutti vinto, tanto i primi quanto gli ultimi arrivati, e non sembri retorica, è successo proprio così.
Il modo migliore per cogliere lo spirito di questa giornata è seguire una delle squadre partecipanti, per rubare un briciolo di questa atmosfera:
08.00. Dopo una sveglia alle 7 e l'abbondante colazione la squadra si raccoglie intorno all'allenatore: è il momento tanto atteso dell'assegnazione ad ogni ragazzo della maglia ufficiale con cui giocherà il torneo.
Ore 09.45. Il torneo inizia. Comincia la rincorsa alla crudele palla ovale, che rimbalza dove vuole, rincorsa che durerà l'intera giornata.
Ore 11.00. L'agonismo ribolle, ma sempre con grande correttezza. Le partite si susseguono senza un attimo di riposo, né per i muscoli dei giocatori né per le coronarie dei genitori.
Ore 13.00. Stoooop, è l'ora del "rancio". Le squadre mangiano tutte insieme sotto un grande tendone, assistite con grande premura dai volontari dell'organizzazione.
Ore 15.00. Si ricomincia: spareggi, semifinali, finali, tutti giocano ancora, senza risparmiarsi in niente.
Ore 17.00. Il torneo è finito. Pensate che i ragazzi siano stremati? per niente: cantano, saltano, festeggiano: ci sono premi per tutti!
Ore 18.00. E' ora di rimontare sul pullman. Fra qualche ora saremo a casa, con un ricordo ed un'esperienza, positiva, in più!
Commenti
La giornata di Domenica non sarebbe stata cosi entusiasmante senza i tuoi aggiornamenti in tempo reale....
Alla prossima trasferta
MAP