No al razzismo, scandivamo da ragazzi negli anni '70 durante le manifestazioni contro l'apartheid in Sudafrica. No al razzismo, commentavamo quando sentivamo che in alcuni stati USA i posti in autobus erano ancora ripartiti fra bianchi e neri, o che c'erano scuole "dedicate", alle quali si accedeva in base al colore della pelle. No al razzismo, pensavamo commossi ascoltando un uomo di colore che nel 1963 aveva gridato "I have a dream".
E oggi, oggi cosa pensiamo, commentiamo, gridiamo quando a pochi km da casa nostra qualcuno dà fuoco a delle case solo perché lì ci abitano gli "zingari"? o quando qualche politico vorrebbe fosse definita criminale la condotta di chi entra di nascosto nel nostro paese perché nel suo non ha da mangiare, non ha lavoro o è perseguitato per le sue idee?
Non ho nessuna voglia di dare lezioni, ma voglio testimoniare la mia posizione, chiara, precisa, assoluta: oggi come ieri NO AL RAZZISMO! No al razzismo nel mio paese, no alla caccia ai ROM, agli zingari, ai clandestini, ai terroni, ai marocchini, agli ebrei, agli omosessuali, a tutti quelli che sono diversi da me per colore di pelle, per idee, per provenienza.
E invece sì a tutti gli appelli alla conciliazione, a tutti i richiami ad unirci e a non dividerci. E fra i (fortunatamente) tanti, scelgo per presentarvelo, quello di p. Alex Zanotelli, prete missionario negli slum di Nairobi, a Korogocho, per anni direttore di Nigrizia, e oggi impegnato nella difesa dei più deboli della terra.
Leggete le righe scritte da padre Alex con la sua forte passione, leggetele, meditatele, discutetele con chi avete vicino. E poi, dopo la riflessione, se vi riconoscete in quello che avete letto, sottoscrivetele, per dare voce e forza a chi vuole continuare a gridare che gli uomini sono tutti uguali!!
E oggi, oggi cosa pensiamo, commentiamo, gridiamo quando a pochi km da casa nostra qualcuno dà fuoco a delle case solo perché lì ci abitano gli "zingari"? o quando qualche politico vorrebbe fosse definita criminale la condotta di chi entra di nascosto nel nostro paese perché nel suo non ha da mangiare, non ha lavoro o è perseguitato per le sue idee?
Non ho nessuna voglia di dare lezioni, ma voglio testimoniare la mia posizione, chiara, precisa, assoluta: oggi come ieri NO AL RAZZISMO! No al razzismo nel mio paese, no alla caccia ai ROM, agli zingari, ai clandestini, ai terroni, ai marocchini, agli ebrei, agli omosessuali, a tutti quelli che sono diversi da me per colore di pelle, per idee, per provenienza.
E invece sì a tutti gli appelli alla conciliazione, a tutti i richiami ad unirci e a non dividerci. E fra i (fortunatamente) tanti, scelgo per presentarvelo, quello di p. Alex Zanotelli, prete missionario negli slum di Nairobi, a Korogocho, per anni direttore di Nigrizia, e oggi impegnato nella difesa dei più deboli della terra.
Leggete le righe scritte da padre Alex con la sua forte passione, leggetele, meditatele, discutetele con chi avete vicino. E poi, dopo la riflessione, se vi riconoscete in quello che avete letto, sottoscrivetele, per dare voce e forza a chi vuole continuare a gridare che gli uomini sono tutti uguali!!
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