Passa ai contenuti principali

Vigilesse in bici a Napoli

Un timido ma interessante segnale arriva da Napoli: il Comune ha organizzato un servizio di vigilanza in bicicletta, attuato dal corpo della polizia municipale. In particolare si tratta di quattro vigilesse che pattugliano il cuore commerciale della città, i vicoli e le strade precluse al traffico motorizzato.
(cliccando qui si accede ad un video dell'emittente TM News, che dedica un servizio a questa notizia)
C'è chi teme si tratti solo di una mossa propagandistica in vista delle imminenti elezioni amministrative, ma almeno così i cittadini (e non solo quelli napoletani) hanno visto che "sse po' ffa'"!

Commenti

Cristiano dalianera ha detto…
Ci può stare che uno pensi al pesce d'aprile. Ed invece è proprio successo. Ciclovigilesse! A napoli!
Ma cose dei pazzi, guarda. Viene voglia di farsi fare la multa perchè sprovvisti di catarifrangenti! :D
Magocì, volemo PACIFIC BLUE!
paolo ha detto…
Pacific Blue è una serie televisiva trasmessa dapprima negli Stati Uniti d'America dal 2 marzo 1996 al 9 aprile 2000 in cinque stagioni per complessivi 101 episodi e centrata su una squadra di agenti in bicicletta del Dipartimento di Polizia di Santa Monica (California), impegnata specialmente del pattugliamento della zona balneare della città. Spesso derisa come "Baywatch in bicicletta", la serie ha goduto di un grande successo specialmente tra il pubblico govanile ed è stata trasmessa in Francia, Germania, Italia, Svezia, Norvegia, Israele e in altri Paesi
Cristiano dalianera ha detto…
Ecco, per essere precisi ^__^

Post popolari in questo blog

L'arco e la via di Tiradiavoli. E' pericoloso passarci?

Lo sapete che a Roma esiste una via che si chiamava “via Tiradiavoli”? E che su questa via passa un arco chiamato “arco Tiradiavoli”? E che molti di noi la percorrono ogni giorno senza saperlo? E sarà pericoloso questo passaggio? Fermi tutti, innanzitutto spieghiamo dove siamo: ci troviamo su via Aurelia (antica) nel tratto che fiancheggia da un lato Villa Pamphili e dall’altro il giardino di Villa Abamelek, la residenza romana dell’ambasciatore russo a Roma. Il posto è questo che vedete qui nella foto   Ma perché il popolo romano chiamava questa via, e l’arco, che la sovrasta, “Tiradiavoli”?  Una possibilità riguarda la figura della celeberrima Olimpia Maidalchini Pamphili, la celebre “Pimpaccia” a cui è anche intitolata una via qui vicino, Via di Donna Olimpia.  Questa donna, spregiudicata e abile, grazie alle sue capacità fu potentissima durante il pontificato di Innocenzo X, nella prima metà del 17° secolo. Questa sua avidità di denaro e potere la resero temuta e odiata dal popolo

Di che colore erano le città del medioevo?

Spesso, visitando le splendide città medioevali italiane, maturiamo la convinzione che esse fossero molto austere, nelle forme e nel colore. Le mura, le case, le torri, le cattedrali ci appaiono oggi nei colori della pietra, anche scurita dal passare del tempo. E invece sbagliamo. Dobbiamo dire grazie ad artisti come Benozzo Gozzoli e Giotto se oggi sappiamo con certezza che le città medioevali erano delle vere e proprie "follie cromatiche " ( cit.  Philippe Daverio ). Ad esempio Arezzo, nel quadro di Benozzo Gozzoli, era così all'epoca di S. Francesco, con facciate delle case rosso vivo o blu intenso: E anche Giotto ci ha lasciato una sua immagine di Arezzo sgargiante nei suoi colori: Ma anche le grandi cattedrali gotiche (aggettivo che oggi usiamo per indicare realtà austere, essenziali) del nord Europa dovevano essere tutt'altro che grigie. Ad esempio, questa è la facciata della cattedrale di Limburg an der Lahn, in Germania, 70 km a nord di Francoforte,

La storia infinita dell'ex residence Bravetta

Il Corriere della Sera del 28 maggio dà notizia della condanna di Barbara Mezzaroma a 23 mesi di reclusione per aver demolito un palazzo nell’ex residence Bravetta, senza averne il permesso. La contestazione mossa all’amministratrice delegata di Impreme è di abuso in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, in violazione del testo unico sull’edilizia e del codice dei beni culturali e del paesaggio. La demolizione è avvenuta tra il 2015 e il 2017, mentre il Comune nel 2007 si era accordato con il gruppo Mezzaroma per la riqualificazione del residence, realizzato negli anni Settanta. Quello che a noi abitanti del quartiere risulta difficile da comprendere è il contenuto della decisione del giudici. Il giudice ha infatti stabilito che la Mezzaroma dovrà ricostruire l’immobile e pagare un risarcimento danni al Comune pari a 70 mila euro. Condizione questa cui è sottoposta la sospensione della pena. La domanda che noi ci poniamo è "ma il giudice ha presente cosa sia l