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Visualizzazione dei post da agosto, 2008

Uso personale di Blog: grazie MAP

Devo assolutamente utilizzare questo spazio per ringraziare MAP di un regalo speciale che mi ha appena inviato. MAP, che è un'acuta osservatrice, ha passato 1 mese di vacanze in Sardegna, e al ritorno mi ha portato in dono un "tocco" di formaggio sardo, dal colore giallo scuro, la scorza ruvida, l'odore penetrante, il sapore avvolgente che si spande in bocca lentamente, si concede poco a poco, come la gente sarda. Insomma, uno spicchio di paradiso terrestre! Grazie MAP (quando ritorni di nuovo in Sardegna?)

Chi ci difenderà dai difensori?

Non so attraverso quale diabolico meccanismo, ma da alcuni mesi ricevo a casa il periodico di un'associazione di nome "Biciroma". Ebbene, nel numero che ho trovato oggi nella cassetta della posta c'è la notizia, corredata di foto , dello stand di Biciroma sulla banchina del Tevere. Titolo della notizia: "Biciroma all'estate romana! Posso commentare? vergognoso! Biciroma, invece di protestare contro l'abuso scandaloso delle bancarelle sopra la pista ciclabile "Tevere", denunciato da anni da tutti i ciclisti romani anche con esposti alle autorità, cosa fa? Si accomoda fra gli usurpatori più o meno legali e addirittura piazza un gazebo fra le bancarelle dell'estate romana, per ottenere un po' di visibilità e qualche iscrizione in cambio delle solite "perline di vetro": maglietta, zainetto, cappellino e penna. Biciroma, che dichiara di rappresentare 3200 ciclisti (ricordo che Roma ha circa 3 milioni di abitanti), dovrebbe difendere

Medaglia d'oro a magociclo

Dopo tanti anni di tentennamenti, paure, rinunce, stamattina è finalmente arrivato il grande giorno: provo la salita in bici a passo Godi, 1630 metri sul livello del mare, porta del parco di abruzzo sulla valle del sagittario. La partenza è da Villalago, sul lago di Scanno, a 922 metri di altitudine. Il dislivello da coprire è quindi di 708 metri. Parto con cielo variabile, caldo nei tratti esposti, freddino nelle zone in ombra. I primi 3 km sono in piano e sono utili per riscaldare la gamba, poi, ai piedi di Scanno, si inizia a salire. Drittoni impervi si alternano a tornanti morbidi. Vado su lentamente, con il solito rapportino extra agile (30/22): ho il massimo rispetto per questa montagna che non conosco ciclisticamente parlando. Difficilmente il tachimetro supera gli 11 km/h. Conto le pietre miliari una ad una mentre le gocce di sudore mi rigano le lenti degli occhiali. Penso ai resoconti delle ascese degli amici della ex Lokomotiv, di cui indosso nostalgicamente la maglia, e mi d

Un desiderio realizzato: cicloviaggio sul Danubio. Il Donauradweg in 7 giorni

Eccomi qua, rientrato alla base dopo un viaggio in una terra e in una realtà che, se non l'avessi provata di persona, non avrei mai creduto potesse esistere. 230 chilometri di piste ciclabili lungo il Danubio, per lunghi tratti su percorsi completamente riservati alle biciclette e per gli altri su stradine secondarie a traffico quasi inesistente, e comunque rispettosissimo dei ciclisti. Il gruppo, composto da Magociclo, i suoi due figli e dal magofratello, così si è presentato a Linz sulla linea di partenza: Da Linz le 6 tappe si sono sviluppate pianeggianti lungo le due rive del Danubio, offrendo scorci, panorami e sensazioni straordinari. All'inizio è stato necessario familiarizzare con le bici, di buona qualità, capire la segnaletica, orientarsi con il sistema delle ciclabili. Ma superata la fase di avvio il percorso è andato avanti senza intoppi, peraltro ottimamente organizzato dal tour operator che l'aveva organizzato ( girolibero e Donau Touristik) . Innanzitutto

Danubio in bici - aggiornamento n. 1

Cari amici, vi scrivo dalle rive del Danubio, da Perg per l'esattezza, dove sono arrivato da pochi minuti, dopo circa 45 km di viaggio da Linz. Come prima impressione credo di dover dare ragione a Caio Fabricius: la sensazione, almeno quella ciclistica, è di provenire dalla barbarie ed essere giunti nella terra promessa. Qui è tutto un intreccio di piste ciclabili, percorsi riservati alle bici, strade che si allontanano dalla viabilità motorizzata per consentire al ciclista di procedere con calma. E dove automobili e bici sono costrette ad incrociarsi non ho rilevato nessun gesto di sopraffazione o prevaricazione da parte degli automobilisti. La seconda riflessione parte dalla constatazione che la grande maggioranza dei ciclisti che ho incrociato lungo il danubio è italiana. Le provenienze sono diversificate: triveneto in testa, direi, poi emilia, toscana e lazio. Mi sono allora domandato: ma se ci sono tanti italiani interessati al cicloturismo, perché in Italia le iniziative che

Agosto in bici (ci troviamo a settembre)

Magociclo da oggi, 4 agosto, è impegnato con figli e fratello in un viaggio in bici lungo il Danubio. Al ritorno dal viaggio lo attendono alcuni passi dell'appennino abruzzese, da scalare in bici insieme a chiunque voglia fargli compagnia. Di conseguenza il blog sarà aggiornato saltuariamente, in attesa della pubblicazione di foto e resoconti delle imprese compiute. Buon agosto a tutti.