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Visualizzazione dei post da 2019

Val di Fassa Panorama Music 2019

I temporali di fine agosto ci hanno brutalmente ricordato la vicinanza dei prossimi impegni che ci attendono, le scadenze, le riunioni, le lezioni, gli acquisti... Abbiamo appena avuto il tempo di comprare l’ultimo pezzetto di carne salada, un fettone del puzzone di Moena (incartato bene) e via, con le cime che ci salutano dal retro del lunotto della macchina. E sembra ieri quando queste vette ci avevano accolto assolate, aprendosi magicamente alla nostra vista dopo la salita da Predazzo verso Moena e poi Vigo, Pozza, Campitello, Canazei, su fino a Penìa, lungo tutta la Val di Fassa. Quelle cime che fino a ieri avevamo sfidato, con sforzi sovraumani per noi “cittadicoli” (cittadini ridicoli), attraverso sentieri e percorsi per i più in forma, e con i tanti impianti (per i meno capaci) che con poco sforzo ti portano sui terrazzi più belli del mondo con vista sul Creato. Proprio quelle cime che in questi anni si sono legate a noi ancora più strettamente, con un collante potentissimo

Il Barbiere di Siviglia in via della Pisana

"Portate con voi una sedia!" Con questo slogan, di antico sapore,  è stata lanciata nei giorni scorsi l'iniziativa "Opera Camion", realizzata dal Teatro dell'Opera di Roma per l'estate 2019 a Roma. Qui le foto della serata:  https://photos.app.goo.gl/gN21nre2TxpjYcER7 Pochi, semplici ma eccellenti ingredienti per una serata di arte "popolare": un camion con pedana come palcoscenico; un grande autore, Rossini; un'opera celeberrima, il Barbiere di Siviglia; i migliori giovani professionisti operanti a Roma, la Youth Orchestra del Teatro dell'Opera; Una stupenda e colorata scenografia digitale. E le strade della periferia di Roma, tante volte oltraggiate, finalmente felici di poter ospitare nel buio della notte estiva le note del grande autore pesarese. Oltre 500 persone ieri sera, 27 giugno 2019, hanno assistito alla storia del rossiniano barbiere in via della Pisana, periferia ovest, zona con tanti problemi sopratt

Villaggio della Terra: cinque giorni per riflettere, divertendosi, sul nostro futuro

A Roma, al Galoppatoio di Villa Borghese, da giovedì 25 aprile è in corso il Villaggio della Terra , una "cinque giorni" dedicata alla sensibilizzazione, soprattutto dei più giovani, ai temi dell'ambiente e delle iniziative da assumere subito per evitare la catastrofe del nostro pianeta. Il tutto presentato con semplicità e allegria, senza toni cupi, proponendo per i bambini tante attività all'aperto, sia sportive che didattiche, La giostra a trazione "umana". La giostra si muove grazie alle pedalate dell'animatrice mentre agli adulti sono riservate le conferenze e le tavole rotonde sui temi ambientali e sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi dell'agenda ONU 2030. Fra gli stand più affollati quelli dei Carabinieri forestali E quello dei vigili del fuoco, che hanno fatto provare ai bambini l'ebbrezza di poter affrontare situazioni di emergenza in maniera del tutto sicura Ha riscosso molto interess

La via Crucis fra via della Pisana e Bravetta

In questi giorni della Settimana Santa sono tante le celebrazioni che animano i luoghi di Roma. Ma accanto alle grandi funzioni che richiamano nelle basiliche e nei luoghi storici migliaia di fedeli, si svolgono riti anche nelle tante periferie, riti che ci ricordano come Roma a volte sia un po' anche la somma di tanti piccoli paesini uno a fianco dell'altro, dove la fede si esprime con gesti semplici, ma ricchi di partecipazione e di Amore. E così, numerosi fedeli sono accorsi la sera di lunedì 15 aprile per rievocare la passione di Nostro Signore Gesù Cristo attraverso il pio esercizio della via Crucis, celebrata nelle strade della XXXI prefettura, fra via della Pisana e via di Bravetta, nella periferia ovest della capitale. Alla via Crucis, partita dalla chiesa di S. Maria della Perseveranza e conclusasi nella chiesa del SS Crocifisso, hanno partecipato il Vescovo ausiliare di settore, d. Paolo Selvadagi,  i religiosi e i fedeli delle sette parrocchie della prefettur

Pietre d'inciampo 2019 a Roma

In occasione della prossima "giornata della memoria" l'artista tedesco Gunter Demnig è tornato nella capitale per proseguire la sua "missione" iniziata oltre 10 anni fa: ricordare gli orrori delle deportazioni nazifasciste ponendo una "pietra d'inciampo" nei luoghi dove i deportati vivevano a Roma. La pietra d'inciampo, un sampietrino ricoperto da una lamina di ottone riportante il ricordo del deportato, viene posizionata di solito davanti al portone dell'abitazione dove il deportato viveva. E oggi, 15 gennaio 2019, Gunter Demnig ha iniziato il suo lavoro ponendo la prima pietra della giornata in via delle Fornaci 39, all'ombra del cupolone di San Pietro, dove risiedeva Renato De Santis, deportato il 4 gennaio del 1944 nel campo di sterminio di Mathausen in Austria. Alla cerimonia hano partecipato una delegazione dell'ANPI, numerose scolaresche del quartiere e il presidente del municipio. Qui tutte le foto d