Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2007

la coerenza dei ciclisti

Giro d'Italia 2007. Di Luca è maglia rosa dopo la tappa delle tre cime di Lavaredo. Intervista di prammatica. Il giornalista domanda: " Di Luca, che regalo si farà per la vittoria a Milano ?" Di Luca risponde: " Ho comprato un'auto sportiva prima del Giro, anche se mi arriverà dopo ." Visto che c'era, poteva anche ordinare un cervello di ricambio, no?

Ode al calzino corto, meglio se bianco e sotto un sandalo aperto!

Ricordate una vecchia pubblicità in cui un giovane aitante cercava di sedurre una bellissima ragazza, ma rimaneva inevitabilmente sconfitto quando dal pantalone occhieggiava il calzino corto bianco? Bene, oggi parte la rivincita di questo singolare capo di abbigliamento, tanto più odiato dalle donne quanto più indossato dagli uomini. Mi sono spesso domandato perché gli uomini continuino ad acquistare ed indossare il calzino corto bianco nonostante le corali opposizioni femminili. Voglia di manifestare indipendenza mentale? desiderio di affrancarsi dalle logiche della moda? insensibilità al bello? Non lo so, non ho trovato una risposta convincente, ma ho trovato un sito che celebra il tanto vituperato calzino, proponendolo in abbinamento con "sua maestà il sandalo", creando così un look che si candida per la vittoria, con larghissimo margine, del premio per l'abbigliamento meno sexy dell'estate 2007!!

Lucchettiamo?

E' questa la domanda che ci si pone aprendo il sito " Lucchettiamo ", attivato da 4 giovani furboni romani studenti in Scienza della Comunicazione, in cerca di notorietà e di qualche soldo, visto che il sito è un mega contenitore di spot pubblicitari. A parte la considerazione che a 25 anni, questa l'età dichiarata dagli inventori del sito, definirsi giovani e studenti (fuori corso?) comincia a stridere un po', non mi sembra proprio originale l'idea, visto che già un altro sito aveva lanciato un'analoga possibilità alcune settimane fa. E poi bisogna avvisare questi creativi che i lucchetti dell'amore, di ferramenta o virtuali, sono già antichi, superati: oggi ci sono " le lenzuola dell'amore ", che sciorinate dall'alto di ponti napoletani, si fanno leggere ogni giorno da migliaia di passanti. E dopo i lucchetti e le lenzuola, a quale nuovo oggetto spetterà il compito di rappresentare un sentimento tanto sfruttato ma così poco conosciu

Ciemmona 2007, ovvero il Bicycle Pride day

Ciemmona sta per CM Intergalattica, e cioé Critical Mass a Roma. Di cosa si tratta? Critical Mass si autodefinisce una coincidenza spontanea di biciclette che una volta al mese invade pacificamente le strade di circa 400 città nel mondo. La prima CM si ebbe a S. Francisco (USA) nel 1992. Critical Mass significa /agire/ per migliorare lo stile di vita e la qualità di vita delle città usando quotidianamente la bicicletta e/o i mezzi pubblici. Il 25 maggio a Roma, al grido di "NOI NON BLOCCHIAMO IL TRAFFICO!!!NOI SIAMO IL TRAFFICO!!! si è tenuto un appuntamento della 4a CM italiana. Il clima era di festa, l'ambiente molto variegato, con ampie tendenze al post freak. Qualche screzio con automobilisti e motociclisti, ma per un pomeriggio il centro città non è stato delle auto blu, dei SUV, degli scooteroni, ma di un fiume ampio, colorato, chiassoso di ciclisti di tutte le età, con bici di ogni epoca e modello, con abiti (anche senza abiti, in verità) di ogni foggia.

Un paio di riflessioni e una domanda a Dario Esposito (assessore alle Politiche Ambientali e Agricole del comune di Roma)

Nel mese di Aprile l'associazione FIAB Ruota Libera rilasciò un comunicato stampa con alcune critiche sulle modalità di svolgimento dei lavori di costruzione della pista ciclabile lungo via Palmiro Togliatti, un'importante arteria di scorrimento tangenziale nella periferia romana, che collega quartieri ad altissima densità abitativa. Il 25 maggio l'assessore comunale Dario Esposito ha risposto con una nota "incolore" che mi ha indotto a sviluppare pubblicamente alcune riflessioni e a porgergli alcune domande. "Innanzitutto "bravo" a Esposito che mostra competenza nella conoscenza della geografia italiana: afferma con sicurezza che Ferrara non è Roma, e questo mi sembra un buon punto di partenza per l'elaborazione di un programma politico e tecnico di mobilità ecosostenibile. Credo che all'esame per la conclusione della quinta classe elementare sarebbe stato promosso, almeno in questa materia. Meno bravo però Esposito diventa quando polemica

Roma saluta la tre giorni ciclocritica

Ottimo saluto della capitale alla tre giorni ciclocritica che troverà il suo culmine domani nella 4a Ciemmona interplanetaria. Stamattina, su Repubblica, pag VII cronaca di Roma, articolo a tutta pagina (scansionato grazie alla cortesia e perizia di ACER): " ARRIVA L'ESTATE ROMANA E SPARISCE LA PISTA CICLABILE. Anche quest'anno il percorso per le bici sulla sponda del Tevere tra ponte Sisto e ponte Garibaldi cancellato per installare stand e ristoranti.". All'interno dell'articolo Cecilia Gentile non va certo di fioretto: "L'invasione (della ciclabile Tevere) dello scorso anno, con conseguente impraticabilità della pista, sembrava destinata a non ripetersi. L'assessore all'Ambiente Dario Esposito lo aveva promesso , mentre il 1° agosto scorso, con un ordine del giorno, il consiglio comunale aveva chiesto a sindaco e giunta di localizzare sull'argine sinistro, cioè dall'altra parte del fiume rispetto alla ciclabile, le manifestazioni e

I nomi

Ci sono nomi di persone e di posti che subitono evocano memorie, ricordi, emozioni. Che so, per rimanere nel ciclismo, se dicessi il Mortirolo tutti pensereste alla mitica salita del Giro, se dicessi Gimondi subito aggiungereste Merckx. Ma se io adesso scrivessi nic "vita in bici", gianni "il Gallus", alberto "Oltre", dorizio "er magister", "libero", giorgio "uga", "ciclosalita", rodolfo "azoromandovai" (per citarne solo alcuni), immagino pensereste a qualcosa tipo la banda dell'Ortica (per i milanesi) o della magliana (per i romani) tenuto anche conto che del gruppo fa parte anche l'inquietante "capomecca", oppure ad un'operazione in codice delle fiamme gialle impegnate a sradicare qualche traffico illecito. Eppure questi nomi in codice hanno per me un fascino assoluto. Ad ognuno di loro è legata una storia, un'età, una vita , che però impallidisce, quasi si perde quando, come pap

Il tassinaro

Lo so, me lo dicono in tanti, ma non posso proprio resistere, non ci riesco, mi piacciono troppo. Appena salgo in taxi, e ultimamente mi capita spesso per motivi di lavoro, non importa in quale città sia, studio un minuto l'autista (d'ora in poi "il tassinaro". Non riesco a chiamarlo con altro nome) poi parto con una delle domande del repertorio, a secondo di come ho inquadrato il tipo: "consuma tanto questa macchina?" oppure "quanti kilometri ha fatto con questa macchina?" o ancora "certo che se liberassero le corsie preferenziali per i taxi il suo lavoro sarebbe mille volte più semplice". Di solito a questo punto cede un 30, 40% dei tassinari. Se trovo un tipo più tosto passo al "da quante ore sta seduto a guidare in questo traffico infernale?", e qui mi parte un altro 40%. Se poi è il giorno del rambo dei tassinari devo calare il jolly "certo che i vigili sembra non vedano altro che i taxi per fare multe vero?...(sospens

accessori ciclistici

Come ho avuto modo di scrivere in un post precedente ( http://magociclo.blogspot.com/2007/05/altruismo-ciclistico.html#links ), è necessario dotarsi di alcuni accessori indispensabili per muoversi con tranquillità in bici in città. Non è più sufficiente la borraccia, la camera d'aria di ricambio, la pompa...noo, roba antiquata, oggi la vera tendenza la fa l'adesivo "parcheggio cafone", nuovo accessorio di provenienza svizzera. Io lo trovo utilissimo per auto sdraiate sulle piste ciclabili o sui bordi del marciapiede o in doppia fila in strade strette strette. Basta una mossa veloce e, zap, l'auto è battezzata! Basta stamparne un po' su un foglio A4 adesivo ( qui si può scaricare la versione A4 con 6 adesivi http://www.ciclistica.it/statici/cafone.pdf ) e la riserva è pronta. Però attenti, il rischio di passare dal parcheggio cafone al ciclista cafone è concreto. Raid su marciapiedi, folli contromano in mezzo al traffico, attraversamenti con il rosso, non sono

Bicicletta per donne: nuovo modello

Prossimamente in Iran sarà fabbricato un nuovo modello di bici per donna, concepito per dissimulare il più possibile le forme. La bicicletta prevede una cabina che coprirà metà del corpo della ciclista. Questo permetterà alla donne iraniane di riprendere l'uso della bici. Infatti oggi non è raro che donne in bici siano aggredite da integralisti fanatici, anche se all'interno di parchi o su piste ciclabili. Non ho ancora visto una foto di questa bici, ma credo ricordi un po' i risciò a pedali che da qualche anno fungono da richiamo turistico nei centri storici delle città d'arte. Mi domando come sia possibile coniugare l'idea di libertà, di legame con la natura che la bici offre con l'imposizione di una gabbia che copra il corpo della ciclista. Mah!

Paura in bici

Domanda(Maurizio Crosetti, giornalista di Repubblica): Le capita di aver paura? Risposta (Paolo Bettini, campione del mondo in carica di ciclismo su strada): Sì, in allenamento, nel traffico. Basta niente e sei morto . E se reagisci con uno scatto di nervi, magari l'automobilista e il camionista si fermano e scendono con la spranga in mano. A me è successo. Anche a me spesso capita di aver paura in bici. Paura che la macchina davanti a me accosti in seconda fila e, in una frazione di secondo, dalla portiera aperta scenda l'autista, senza che io abbia il tempo nemmeno di spostarmi. Paura che il motorino che mi sorpassa giri immediatamente a destra (magari imboccando una strada contromano, vero Luca?) tagliandomi la strada a 50 centimetri di distanza. Ora mi domando: ma perché devo rischiare la pelle per andare in bici? Non inquino, non faccio rumore, faccio del bene al mio fisico...però devo rischiare di finire in terra ad ogni secondo. Non voglio aprire anche qui l'infinita

altruismo ciclistico

Sono le 19.00 circa, è maggio, domenica pomeriggio, nelle gambe la stanchezza di tanti km pedalati, nel cuore la soddisfazione di aver fatto un bel giro, nella testa la preoccupazione di dover percorrere altri 10 km, la maggior parte in salita, prima della rituale doccia bollente. Inciso. Non dico di essere iperprevidente, ma quando vado in giro, mi piace avere le mie comodità. Sulla bici ospito 2 borse, una davanti, agganciata al manubrio, con dentro le barrette dolci, il telefonino, la maglietta di ricambio, i documenti, i soldini spicci per un caffé, gli adesivi "parcheggio cafone" da distribuire generosamente in giro per la città (ma di questo parlerò in un altro post), i cerotti, le bende, il disinfettante (no, il piccolo chirurgo lo lascio a casa, se prevedo di non fare troppi km). La seconda borsa, sotto la sella, contiene il kit meccanico della Liquigas di Di Luca: attrezzo multi tools, leve cacciacopertone, camere d'aria, bomboletta per riparare la gomma, pezze

Nuovi strumenti nella lotta all'inquinamento

Il sindaco di New York, il paperone Michael Bloomberg, re Mida dei mezzi di informazione statunitensi, ha finalmente scoperto lo strumento finale per la lotta all'inquinamento delle acque. Basta con i vetusti depuratori, le vasche per far decantare le acque, i filtri e quant'altro. No, l'inquinamento delle acque, e nel caso particolare si tratte delle acque del fiume Hudson, si combatterà con...le COZZE! Già immagino la scena: scienziati in muta da sub che si calano nelle limacciose acque per posizionare con cura i preziosi organismi bivalve, assegnando a ciascuno la sua mission impossible: "a te spetta annientare il cadmio, tu distruggi il fosforo, tu fai sparire i tensioattivi!" E le cozze, ognuna con l'uniforme da combattimento, fascia mimetica e piastrina di identificazione utile in caso di soccombenza nel confronto con il nemico, rispondono all'unisono "Signorsì!" e disciplinatamente e silenziosamente si immergono nel fiume. Ho letto anche c

Scorta di testosterone

Rebecca Hanna, 33 anni, biofisica molecolare della Yale University, ha ideato e prodotto una linea di moda caratterizzata da disegni di molecole. Durante i suoi studi infatti sostiene di aver scoperto che molecole e neurotrasmettitori possono influenzare positivamente i comportamenti umani anche attraverso il disegno della loro struttura. E allora via con collane sagomate sulla forma della molecola di serotonina o di dopamina, per essere sempre attivi e creativi, o portachiavi a forma di caffeina, per essere sempre vigili e scattanti, o boxer con la molecola del testosterone, per essere sempre...oops, sorry. Per gli increduli: http://www.madewithmolecules.com/testosteroneboxers.html

Come guadagnare 50.000 dollari

Mentre sabato andavo in bicicletta non immaginavo nemmeno che nel mondo accadessero cose tanto strane. A Los Angeles alcune persone tiravano su il grano (per usare un gergo di vetero mala milanese degno di Iannacci) con le finali del torneo nazionale americano di...morra cinese! Non una sfida al bar tra amici, ma la finalissima del Usarps Tournament che si svolge ogni anno per incoronare il miglior giocatore d'America. Usarps è la sigla che unisce alla parola Usa le iniziali di rock (sasso), paper (carta) e scissors (forbici). Sono stati 300 i giocatori che si sono sfidati lo scorso week end e il vincitore si è aggiudicato i 50mila dollari messi in palio. E io pedalavo...senza nemmeno la speranza dei 50.000...

La bici di magociclo

E' arrivata. Attesa per giorni, è arrivata. Ma partiamo dall'inizio (sembra banale, ma aiuta). Da mesi seguivo le discussioni interessanti e coinvolgenti del magnifico blog "Roma pedala" http://www.romapedala.splinder.com/ , gestito con maestria da Alberto ed animato dalla "compagnia della Lokomotiv". Leggevo di rapporti impossibili (52*19, sic!), di leghe superleggere, di pesi piuma, quasi che l'oggetto di tanto interesse fosse un veicolo progettato per l'esplorazione di marte. E invece si parlava (e si parla, caspita se si parla) di biciclette, al cui mondo sono stato gradualmente ma inesorabilmente introdotto. Io all'epoca (e fino ad 1 mese fa) condividevo (nel senso che ne abbiamo 2 uguali) una bici con ACER, bici della quale eravamo orgogliosissimi: tutta in alluminio, cambio Shimano, 24 rapporti, parafanghi, portapacchi, luci, con un suo nome roboante: Triban Trail...insomma, una vera figata. Solo che pesa oltre 15 kili. Proprio una vera ca

Acerfratello

Un saluto a tutti i supporter dell'ACER di condornews ( http://www.condornews.splinder.com/ ) giunti qui in pellegrinaggio per cercare notizie del disperso fratello. 1° purtroppo: non potrò essere di grande aiuto, perché quando fa così vuol dire che è innamorato: sparisce per qualche settimana, a volte qualche mese, ma poi ritorna. all'inizio un po' di cattivo umore, ma poi gli passa! 2° purtroppo: non sono brillannte, simpatico e spiritoso come ACER. Lui è il fratello intelligente, io quello bello!! 3° purtroppo: lui è intelligente, io bello, ma nessuno dei due è diventato ricco. Che dite, facciamo ancora in tempo? Un saluto a tutti voi che siete passati sulle tracce di ACER. A presto.

...E cominciamo bene!!

E cominciamo bene!! il miglior biglietto da visita che potessimo aspettarci da un Giro d'Italia in crisi di immagine: la faccia stravolta di Di Luca all'arrivo della Maddalena, che tira un bestemmione contro il povero Gasparotto, reo di non aver messo la ridotta per far vincere il capitano. E poi, nelle interviste del dopo gara il povero Gasparotto visto lo spettro della incipiente disoccupazione, si affannava a dire che non aveva capito bene, che aveva sentito lo speaker dire che la vittoria della tappa era questione di secondi... Caro Di Luca, mi permetti un momento di familiarità? quello si chiama Gasparotto, mica Barrichello. Se vuoi dei gregari meglio inquadrati, l'anno prossimo scegli Todt come direttore sportivo!

Lingue 3

Roma, via della Maddalena, ora di pranzo di un giorno d'estate. Un vetturino alla guida di una carrozzella a cavallo si ferma davanti alla chiesa e si improvvisa cicerone per i due stranieri esausti che trasporta: "Mira l'iglesia a l'ischierda" annuncia, orgoglioso del suo poliglottismo, indicando con il braccio teso la chiesa della Maddalena. Poi si gira dietro, guarda la coppia, vede che non reagisce a tanto sapere porto con altrettanta delicatezza ed esclama "e ffaje 'na foto, no?!!"

Lingue 2

Roma, pomeriggio di primavera, posteggio taxi. Un tassista al cellulare parla come se la sua voce dovesse arrivare, senza mediazioni tecnologiche da lì sino al luogo dove si trova il suo interlocutore. "Come dici? Ma che, ssei scemo? Ahoo!"........ "Come? ma vaffanxxxx, che te sei rincoglioxxxx puro te? a mme mme sa che c'hai problemi c'a Cannàbbis"!!

Lingue 1

Roma, interno ristorante elegante, atmosfera soffusa, ora di pranzo di un giorno di primavera. Ad un tavolo 2 persone, un italiano e un americano. Entra vociando nel locale un nuovo cliente, guarda verso il tavolo con le 2 persone e si avvicina. Saluta con l'italiano, con cui scambia a voce alta dei convenevoli. L'italiano lo presenta all'americano: "may I introduce my friend Luigi? Luigi, this is Robert, my boss, from the american headquarters". L'americano si alza, porge la gentilmente la mano. Luigi contraccambia, ma è distratto, con gli occhi setaccia il locale: "Nice to meet you, Robert, enjoy Rome...", poi, intercettato il cameriere, gli si rivolge a voce stentorea "A cicalo', te possino ammazza', me porti quarcosa da magna' puro a me?"!!

Legalità

Solita scena di caos mattutino: una zingarella si avvicina all'auto ferma al semaforo, spruzza dell'acqua sul parabrezza, l'autista seccato la manda a quel paese, lei imperterrita continua a bagnare il vetro, l'autista scende dall'auto, la zingarella scappa...una zingarella si avvicina all'auto ferma al semaforo, spruzza dell'acqua... Quante volte succede ogni giorno questa situazione? E' segno di illegalità diffusa, di costumi violenti, di spaccatura sociale, o è normale vita quotidiana di città? la reazione dell'autista è di destra? chi manda gli zingari a quel paese è fascista? chi difende gli zingari è progressista? Scatta il verde, devo pedalare, dietro strombazzano.

Inizia il Giro d'Italia

A me piaceva Motta, con quell'aspetto da signorino, i capelli ricci, sembrava non faticare troppo, ma andava forte, caspita se andava. Una maglia bicolore, la scritta di un salumificio e via a pedalare. 1966, passavo le ore a guardare la tappa. Poi arrivò Merckx e non ce ne fu per nessuno. Per chi mi emozionerò domani? Savoldelli, Cunego, Simoni? Ma...sono sicuro che potrò emozionarmi senza correre il rischio di tifare per una farmacia semovente?

Morti sul lavoro

Ancora morti sul lavoro, ancora morti per lo scoppio di una fabbrica di fuochi d'artificio. Ma cosa significa festeggiare con i botti? non riuscirò più a vedere un fuoco d'artificio senza pensare a quelle poveri carni di lavoratore dilaniate dal fuoco della festa.

Poche regole di civile partecipazione al blog

Nel blog "della vita e della bici" sono graditi tutti i commenti, meglio se firmati, anche i più severi, purché rispettino le seguenti regole: Non sono consentiti: messaggi pubblicitari, messaggi con linguaggio offensivo, messaggi che contengono turpiloquio, messaggi con contenuto razzista o sessista, messaggi il cui contenuto costituisca una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.) Sono graditi i commenti firmati, non necessariamente con Nome e Cognome o con la registrazione a Blogspot, ma almeno con un Nick: i commenti “anonimi” sono francamente antipatici e odiosi. Comunque Magociclo, il proprietario del blog, potrà in qualsiasi momento, a suo insindacabile giudizio, cancellare i commenti che non rispettino le regole sopra illustrate. In ogni caso Magociclo non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali messaggi lesivi di diritti di terzi.
Eccomi, è notte, è l'11 maggio 2007 ed è il momento perfetto per inziare questa nuova avventura: lasciare sulla rete traccia dei mille pensieri che mi nascono in mente e che spesso perdo nel rumore della vita. Qui c'è la regola del silenzio, della riflessione, della pacatezza. Voglio un posto per parlare con me di me, ma anche di altro con altre persone, che vogliano condividere questo percorso. Voglio costruire una insenatura virtuale dove le barche piccole possano ancorarsi per la notte, prima di riprendere il mare alle prime luci. Cominciamo dal nome di questa insenatura: della vita e della bici. Amo la bicicletta perché è silenziosa, perché è leggera, essenziale. Va avanti se ce la fai a mandarla avanti. Se sei stanco, è stanca pure Lei, se sei forte, diventa forte come te, non ti tradisce, anche se tu puoi tradire la bici. Da ragazzo lessi un racconto di Guareschi "la bicicletta" e capii allora che questa non era un oggetto ma una scelta di vita. "La vera b