Passa ai contenuti principali

Lavori in corso a piazza di Spagna: una tela di Penelope

Presentiamo in ordine cronologico i ben 7 interventi compiuti poco più di 100 giorni sui ponteggi intorno alla fontana, documentati dalle foto di Paolo Cerino, con una domanda finale a cui non sappiamo dare risposta.

24 ottobre 2013, primo intervento: 

operai iniziano a montare dei ponteggi intorno alla fontana della Barcaccia in piazza di Spagna.

Inizia il lavoro di restauro della celebra fontana, che viene completamente chiusa alla vista da una gigantesca pubblicità di un’oreficeria.

6 dicembre 2013, secondo intervento: 

i ponteggi e il cantiere spariscono in poche ore. C’è chi dice che la rimozione sia stata disposta in onore di papa Francesco, che l’8 dicembre avrebbe compiuto il tradizionale pellegrinaggio alla statua della Madonna posta in cima all’obelisco di piazza di Spagna. La risposta ufficiale però dirà che il cantiere è stato rimosso per consentire una migliore fruibilità della piazza ai turisti durante le festività di Natale. All’apparenza, ma la risposta ufficiale parla di lavori preparatori svolti, sembra che la fontana non sia stata ancora toccata.

7 gennaio 2014, terzo intervento: 

ricompaiono in piazza operai, tubi Innocenti e grate metalliche. Si montano di nuovo i ponteggi e i teli di copertura del cantiere. Si pensa che forse è la volta buona per iniziare il restauro.

20 gennaio 2014, quarto intervento: nuovo lavoro sui ponteggi.

Viene installata la mega pubblicità di una fabbrica di orologi.

Febbraio 2014, quinto intervento: 

viene rimossa dai ponteggi la pubblicità degli orologi.

6 marzo 2014, sesto intervento: di nuovo operai al lavoro, non sulla fontana ma ancora sui ponteggi.


Sembra che il ponteggio fosse troppo alto e disturbasse la veduta della Scalinata di Trinità dei Monti a chi proveniva da via Condotti.

10 marzo 2014, settimo intervento: 

gli operai montano sui ponteggi una nuova, grande pubblicità, stavolta di un famoso marchio del lusso che ha il flagshop a pochi metri di distanza.

Gli occhi dei profani però ancora non percepiscono un intervento sulla fontana.

Domanda finale: visto che in 100 giorni i ponteggi sono stati oggetto di ben sette interventi, i veri lavori in programma sono quelli per il restauro della fontana o questi sono solo un pretesto per un continuo lavorio sui ponteggi del cantiere?

Commenti

Post popolari in questo blog

Di che colore erano le città del medioevo?

Spesso, visitando le splendide città medioevali italiane, maturiamo la convinzione che esse fossero molto austere, nelle forme e nel colore. Le mura, le case, le torri, le cattedrali ci appaiono oggi nei colori della pietra, anche scurita dal passare del tempo. E invece sbagliamo. Dobbiamo dire grazie ad artisti come Benozzo Gozzoli e Giotto se oggi sappiamo con certezza che le città medioevali erano delle vere e proprie "follie cromatiche " ( cit.  Philippe Daverio ). Ad esempio Arezzo, nel quadro di Benozzo Gozzoli, era così all'epoca di S. Francesco, con facciate delle case rosso vivo o blu intenso: E anche Giotto ci ha lasciato una sua immagine di Arezzo sgargiante nei suoi colori: Ma anche le grandi cattedrali gotiche (aggettivo che oggi usiamo per indicare realtà austere, essenziali) del nord Europa dovevano essere tutt'altro che grigie. Ad esempio, questa è la facciata della cattedrale di Limburg an der Lahn, in Germania, 70 km a nord di Francoforte, ...

Il Chopper di Alan Oakley e i miei sogni di ragazzino

È morto ieri a 85 anni Alan Oakley, l'uomo che nel 1967 progettò per la Raleigh uno dei più singolari e fortunati modelli di bicicletta, la "Chopper", che salvò dal fallimento la fabbrica inglese. Il primo esemplare della strana bici fu messo in vendita in Inghilterra nel settembre del 1969, ed uscì di produzione nel 1984 con il record di 1,5 milioni di pezzi venduti. Per noi adolescenti degli anni '70 la chopper era rivoluzionaria, con il suo sedile largo con lo schienale, il cambio con la leva come un'automobile, la ruota posteriore grande e quella anteriore piccolissima, il manubrio altissimo e ripiegato all'interno. Per noi ragazzi nati alla fine degli anni '50 la bici era solo quella pesante d'acciaio da corsa o da città, non c'era l'alluminio, al massimo l'olandesina, ma solo per le donne o per contadini emiliani. Ancora non erano nate le mountain bike e l'unica altra rivoluzionaria apparsa sulle strade era la Graziella...

Roma non è Valencia

Roma non è Ferrara, ma nemmeno Valencia. In questi giorni si discute a Roma della costruzione di un ponte ciclopedonale sull'Aniene che sarà pronto nel 2011 e di un ponte sul Tevere, all'altezza di lungotevere Flaminio, che la città aspetta da oltre 100 anni. E mentre Roma parla a Valencia, terza città della Spagna, 800.000 abitanti e 78 km di piste ciclabili, hanno costruito in 4 anni scarsi, praticamente dal nulla, un porto gigantesco e bellissimo per l’America’s Cup. Hanno creato un parco urbano, quello del Turia, deviando l’omonimo fiume, (avete capito bene: hanno deviato il letto del fiume dal centro della città alla periferia!!) che offre uno sfogo verde a tutta la città. Il vecchio corso del fiume è diventato il Jardín del Turia, grande giardino e polmone verde della città. Lungo questo giardino si alternano impianti sportivi e prati. Lungo le due (ex) rive si trovano alcuni dei principali musei, monumenti e punti di interesse turistico della città che rendono questo gra...