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I preparativi in piazza San Pietro a due giorni dalla canonizzazione dei due papi

A due giorni dalla data della solenne funzione per la canonizzazione dei papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II è a pieno regime la macchina organizzativa per l'evento del 27 aprile in piazza S. Pietro. Le forze dell'ordine presidiano con discrezione, ma in maniera visibile, la piazza e le vie circostanti. La polizia di Roma Capitale, oltre a disciplinare il traffico controlla la regolarità del commercio ambulante. I volontari della protezione civile sono già dislocati nei punti di maggior criticità. I taxi garantiscono un comodo accesso alla piazza cuore del cattolicesimo. L'AMA ha già dislocato in via della Conciliazione i contenitori straordinari per la raccolta differenziata. A fianco del colonnato una postazione dell'UNITALSI garantisce a pellegrini con deficit di mobilità di prendere in prestito una sedia a rotelle per muoversi con minori problemi. Nelle strade che circondano il Vaticano sono apparsi i divieti ...

Canonizzazione dei due papi: Roma al centro del mondo

Domenica 27 aprile sarà celebrata la solenne funzione di canonizzazione dei papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I. L'evento sta richiamando su Roma l'attenzione del mondo e già da oggi tantissimi network hanno spedito le loro troupes in piazza S. Pietro per iniziare a descrivere l'atmosfera che si respira nella piazza cuore del cattolicesimo. Il grande palco per i giornalisti, visto ultimamente in occasione del conclave che portò all'elezione di papa Francesco, è pronto ma il clima è ancora disteso: c'è la cronista che si aggiusta i capelli, chi cerca personaggi di colore nella folla multietnica e chi intervista i prelati di passaggio. Ma si percepisce bene che per qualche giorno Roma sarà (suo malgrado?) il centro dell'attenzione mondiale. Le foto di Paolo Cerino sono su Repubblica.it, con una photogallery dedicata all'assedio delle televisioni internazionali alla piazza cuore mondiale del cattolicesimo.

Lavori in corso a piazza di Spagna: una tela di Penelope

Presentiamo in ordine cronologico i ben 7 interventi compiuti poco più di 100 giorni sui ponteggi intorno alla fontana, documentati dalle foto di Paolo Cerino, con una domanda finale a cui non sappiamo dare risposta. 24 ottobre 2013, primo intervento:  operai iniziano a montare dei ponteggi intorno alla fontana della Barcaccia in piazza di Spagna. Inizia il lavoro di restauro della celebra fontana, che viene completamente chiusa alla vista da una gigantesca pubblicità di un’oreficeria. 6 dicembre 2013, secondo intervento:  i ponteggi e il cantiere spariscono in poche ore. C’è chi dice che la rimozione sia stata disposta in onore di papa Francesco, che l’8 dicembre avrebbe compiuto il tradizionale pellegrinaggio alla statua della Madonna posta in cima all’obelisco di piazza di Spagna. La risposta ufficiale però dirà che il cantiere è stato rimosso per consentire una migliore fruibilità della piazza ai turisti durante le festività di Natale. All’apparenza, ma l...

Free hugs a Roma

La moda dell' "abbraccio gratis/free hugs" arriva anche a Roma. Ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti, gruppi di ragazzi offrivano gratuitamente abbracci ai passanti, segnalando con un cartello la loro intenzione. Dopo i primi sguardi sospettosi, la diffidenza si è sciolta e sono partiti gli abbracci, splendida iniezione di ottimismo e buonumore!!

AQUERO 2014

E l'evento tanto atteso finalmente è arrivato: a Roma, presso l'Auditorium della Domus Pacis è stato rappresentato "Aquero", lo spettacolo con musiche e testi recitato, cantato (e anche danzato nella versione full) ispirato alla vita di Bernadette Soubirous e ai fatti di Lourdes. Lorenzo Degl'Innocenti, voce narrante La versione 2014 andata in scena a Roma era priva delle coreografie e delle scene. Ma forse proprio questa "povertà" della scena ha consentito una migliore concentrazione sulle parole, sulle musiche, sui volti degli interpreti, creando un'atmosfera unica e coinvolgente. Al termine dello spettacolo applausi scroscianti da parte del folto pubblico alla compagnia, all'autore delle musiche Mite Balduzzi e al producer p. Nino Bucca, OMI. Ancora qualche cammeo dallo spettacolo e poi, in fondo all'articolo, la photogallery. Ed ora tutte le foto ( autore Paolo Cerino ) dello spettacolo in modalità p...

Padre Paolo Dall'Oglio, sei mesi di silenzio

Sono passati sei mesi da quando p. Paolo Dall'Oglio, il sacerdote gesuita che viveva in Siria, è scomparso. Era il 27 luglio 2013. Da allora nessuno ha avuto più notizie del sacerdote romano. Molto probabilmente è stato rapito e potrebbe essere trattenuto in prigionia da miliziani dell'Isis, lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante autoproclamato dalle falangi Qaediste. Noi abbiamo un dovere: mantenere alta la tensione su questa vicenda, evitare che scenda l'oblio e pretendere in tutti i modi e in tutte le sedi che p. Dall'Oglio, uomo di pace e di dialogo, sia immediatamente liberato

American east coast: quando la foto diventa arte

Una straordinaria foto della costa est degli Stati Uniti, vicino New York. Non importa dove, importa quando. E' inverno, la temperatura è sotto lo zero, il mondo sembra fermo, inanimato, ma... Tre linee, quattro colori, quattro elementi: acqua, sabbia, neve, aria. La straordinaria luce colta dalla fotografa dona uno spasmo di vita a questa immagine. Non c'è nessuna presenza di vita: niente piante, né animali né persone, il gelo e la neve sulla spiaggia vorrebbero congelare anche le emozioni di chi guarda. Eppure l'immagine è viva, anzi, è piena di vita, una vita sospesa, in attesa. L'autrice (*) è una giovane donna, con un grande cuore e una sensibilità straordinaria. E' una donna che ha saputo tenere alto lo sguardo davanti alla sfrontatezza della vita, che ha combattuto a viso aperto contro la crudeltà delle prove che ha dovuto affrontare e che dalle sue cicatrici sa trarre oggi pennellate di poesia assoluta, nonostante i suoi occhi che riflettono lo sguardo i...

Di che colore erano le città del medioevo?

Spesso, visitando le splendide città medioevali italiane, maturiamo la convinzione che esse fossero molto austere, nelle forme e nel colore. Le mura, le case, le torri, le cattedrali ci appaiono oggi nei colori della pietra, anche scurita dal passare del tempo. E invece sbagliamo. Dobbiamo dire grazie ad artisti come Benozzo Gozzoli e Giotto se oggi sappiamo con certezza che le città medioevali erano delle vere e proprie "follie cromatiche " ( cit.  Philippe Daverio ). Ad esempio Arezzo, nel quadro di Benozzo Gozzoli, era così all'epoca di S. Francesco, con facciate delle case rosso vivo o blu intenso: E anche Giotto ci ha lasciato una sua immagine di Arezzo sgargiante nei suoi colori: Ma anche le grandi cattedrali gotiche (aggettivo che oggi usiamo per indicare realtà austere, essenziali) del nord Europa dovevano essere tutt'altro che grigie. Ad esempio, questa è la facciata della cattedrale di Limburg an der Lahn, in Germania, 70 km a nord di Francoforte, ...