Passa ai contenuti principali

Quando gli imperi si incontrano

Intanto un po' di ripasso di storia recente.
Parliamo di URSS. Sì, sì, URSS e non Russia. Siamo nel 1985: Michail Sergeevič Gorbačëv, per noi italiani Gorbaciov, viene nominato Segretario Generale del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica, la carica più alta nella gerarchia di partito e del Paese, carica che manterrà fino al 1991.
Nel settembre del 1988 Gorbaciov assume anche la carica di capo dello Stato e il 15 marzo del 1990 il Congresso dei rappresentanti del popolo dell'URSS (il primo parlamento costituito sulla base di libere elezioni nella storia del Paese) lo elegge presidente dell'Unione Sovietica, incarico che manterrà fino al 25 dicembre 1991. Gorbaciov è stato l'ultimo capo dell'impero comunista sovietico.

Ed ora parliamo invece di Louis Vuitton. E' un "marchio" di punta del gruppo LVMH, l'impero del lusso che ha fatturato nel 2006 oltre 15 miliardi di euro nei settori moda, alcolici, profumi, gioielleria. Celebri i suoi showroom nelle vie più esclusive delle grandi capitali, e celebri anche i prezzi dei suoi articoli.
A questo punto sono certo che mi chiedete "ma cosa c'entra il prologo su Gorbaciov con i dati di bilancio di Vuitton?".
Pochi giorni fa avrei risposto seccato: "niente! cosa volete che c'entri l'ultimo capo dell' impero sovietico con l'impero del lusso e della moda?"
Poi però su neewsweek del 6 settembre ho visto questa inserzione pubblicitaria:
e allora non ci capisco più niente!

Commenti

Anonimo ha detto…
c'entra, eccome se c'entra
gorby ha esorcizzato il demone
ora c'è un sacco di spazio per ospitarne dei nuovi
come nelle valigie lv

Post popolari in questo blog

Di che colore erano le città del medioevo?

Spesso, visitando le splendide città medioevali italiane, maturiamo la convinzione che esse fossero molto austere, nelle forme e nel colore. Le mura, le case, le torri, le cattedrali ci appaiono oggi nei colori della pietra, anche scurita dal passare del tempo. E invece sbagliamo. Dobbiamo dire grazie ad artisti come Benozzo Gozzoli e Giotto se oggi sappiamo con certezza che le città medioevali erano delle vere e proprie "follie cromatiche " ( cit.  Philippe Daverio ). Ad esempio Arezzo, nel quadro di Benozzo Gozzoli, era così all'epoca di S. Francesco, con facciate delle case rosso vivo o blu intenso: E anche Giotto ci ha lasciato una sua immagine di Arezzo sgargiante nei suoi colori: Ma anche le grandi cattedrali gotiche (aggettivo che oggi usiamo per indicare realtà austere, essenziali) del nord Europa dovevano essere tutt'altro che grigie. Ad esempio, questa è la facciata della cattedrale di Limburg an der Lahn, in Germania, 70 km a nord di Francoforte, ...

Il Chopper di Alan Oakley e i miei sogni di ragazzino

È morto ieri a 85 anni Alan Oakley, l'uomo che nel 1967 progettò per la Raleigh uno dei più singolari e fortunati modelli di bicicletta, la "Chopper", che salvò dal fallimento la fabbrica inglese. Il primo esemplare della strana bici fu messo in vendita in Inghilterra nel settembre del 1969, ed uscì di produzione nel 1984 con il record di 1,5 milioni di pezzi venduti. Per noi adolescenti degli anni '70 la chopper era rivoluzionaria, con il suo sedile largo con lo schienale, il cambio con la leva come un'automobile, la ruota posteriore grande e quella anteriore piccolissima, il manubrio altissimo e ripiegato all'interno. Per noi ragazzi nati alla fine degli anni '50 la bici era solo quella pesante d'acciaio da corsa o da città, non c'era l'alluminio, al massimo l'olandesina, ma solo per le donne o per contadini emiliani. Ancora non erano nate le mountain bike e l'unica altra rivoluzionaria apparsa sulle strade era la Graziella...

Roma non è Valencia

Roma non è Ferrara, ma nemmeno Valencia. In questi giorni si discute a Roma della costruzione di un ponte ciclopedonale sull'Aniene che sarà pronto nel 2011 e di un ponte sul Tevere, all'altezza di lungotevere Flaminio, che la città aspetta da oltre 100 anni. E mentre Roma parla a Valencia, terza città della Spagna, 800.000 abitanti e 78 km di piste ciclabili, hanno costruito in 4 anni scarsi, praticamente dal nulla, un porto gigantesco e bellissimo per l’America’s Cup. Hanno creato un parco urbano, quello del Turia, deviando l’omonimo fiume, (avete capito bene: hanno deviato il letto del fiume dal centro della città alla periferia!!) che offre uno sfogo verde a tutta la città. Il vecchio corso del fiume è diventato il Jardín del Turia, grande giardino e polmone verde della città. Lungo questo giardino si alternano impianti sportivi e prati. Lungo le due (ex) rive si trovano alcuni dei principali musei, monumenti e punti di interesse turistico della città che rendono questo gra...