Passa ai contenuti principali

Dopo le feste...tutti a dietaaa!

Sempre in tema di "periodo dopo feste", ho scoperto che la città di Oklahoma, capitale dell'omonimo stato, nel centro degli USA, ai confini nord del Texas, si è messa a dieta. Sì, l'intera città si è messa a dieta, o meglio, è stata messa a dieta dal sindaco, che nel periodo 1° gennaio/31 dicembre vuole che gli abitanti della città nel loro complesso perdano 1 milione di libbre di peso corporeo, pari a 450 tonnellate di ciccia.
E ha fatto le cose in grande: ha creato un sito web apposito, il cui titolo tradotto suona più o meno come "questa città si sta mettendo a dieta", dove i cittadini possono registrarsi e annotare diligentemente i successi della dieta. Ad ora risulta una perdita collettiva di peso di circa 1.500 chili, con circa ottomila iscritti al programma, e una media che è un decimo di quella necessaria a raggiungere l'obiettivo di fine anno. Però sono ancora pochi gli iscritti e il sindaco conta sullo stimolo che la bella stagione darà all'iniziativa, stimolando la ripresa dell'attività fisica all'aperto.

Il tono è scherzoso ma l'iniziativa molto seria, motivata da gravi problemi di salute che pongono Oklahoma city fra le 30 città più malsane degli USA per incidenza delle malattie cardiovascolari, metaboliche e per la percentuale di gravi obesi.

L'iniziativa è stata anche ripresa da alcuni giornali italiani. Mi domandavo allora se non vogliamo mettere un contatore dei chili persi anche sul nostro blog. Che ne dite? io posso già conferire 2 chili persi dopo gli stravizi di fine anno. Chi si aggiunge? forza, coraggio, cicciottelli/e italiani, venite fuori: dimagrire si può! Prometto l'anonimato a chi si denuncerà sul blog o per email e il contatore darà il solo dato complessivo, partendo magari con il solo mese di gennaio.

Commenti

Anonimo ha detto…
Aderisco!
Ad oggi peso 87,7, contro gli 88,5 raggiunti durante le feste.
paolo ha detto…
Bene, i tuoi 800 grammi si sommano ai miei 2.000 e siamo già a 2.800!
Forza, aspettiamo altri contributi!!
Anonimo ha detto…
Io invece aggiungo una cifra negativa di circa un kg. Vale lo stesso? :)
Iniziativa lodevole.
Saluti a tutti
paolo ha detto…
Uffa, ci abbassi la media!! vabbé, torniamo indietro a 1.800. Impegnati però, questo kilo deve rientrare presto. In bocca al lupo e...dieta!

Post popolari in questo blog

L'arco e la via di Tiradiavoli. E' pericoloso passarci?

Lo sapete che a Roma esiste una via che si chiamava “via Tiradiavoli”? E che su questa via passa un arco chiamato “arco Tiradiavoli”? E che molti di noi la percorrono ogni giorno senza saperlo? E sarà pericoloso questo passaggio? Fermi tutti, innanzitutto spieghiamo dove siamo: ci troviamo su via Aurelia (antica) nel tratto che fiancheggia da un lato Villa Pamphili e dall’altro il giardino di Villa Abamelek, la residenza romana dell’ambasciatore russo a Roma. Il posto è questo che vedete qui nella foto   Ma perché il popolo romano chiamava questa via, e l’arco, che la sovrasta, “Tiradiavoli”?  Una possibilità riguarda la figura della celeberrima Olimpia Maidalchini Pamphili, la celebre “Pimpaccia” a cui è anche intitolata una via qui vicino, Via di Donna Olimpia.  Questa donna, spregiudicata e abile, grazie alle sue capacità fu potentissima durante il pontificato di Innocenzo X, nella prima metà del 17° secolo. Questa sua avidità di denaro e potere la resero temuta e odiata dal popolo

Di che colore erano le città del medioevo?

Spesso, visitando le splendide città medioevali italiane, maturiamo la convinzione che esse fossero molto austere, nelle forme e nel colore. Le mura, le case, le torri, le cattedrali ci appaiono oggi nei colori della pietra, anche scurita dal passare del tempo. E invece sbagliamo. Dobbiamo dire grazie ad artisti come Benozzo Gozzoli e Giotto se oggi sappiamo con certezza che le città medioevali erano delle vere e proprie "follie cromatiche " ( cit.  Philippe Daverio ). Ad esempio Arezzo, nel quadro di Benozzo Gozzoli, era così all'epoca di S. Francesco, con facciate delle case rosso vivo o blu intenso: E anche Giotto ci ha lasciato una sua immagine di Arezzo sgargiante nei suoi colori: Ma anche le grandi cattedrali gotiche (aggettivo che oggi usiamo per indicare realtà austere, essenziali) del nord Europa dovevano essere tutt'altro che grigie. Ad esempio, questa è la facciata della cattedrale di Limburg an der Lahn, in Germania, 70 km a nord di Francoforte,

La storia infinita dell'ex residence Bravetta

Il Corriere della Sera del 28 maggio dà notizia della condanna di Barbara Mezzaroma a 23 mesi di reclusione per aver demolito un palazzo nell’ex residence Bravetta, senza averne il permesso. La contestazione mossa all’amministratrice delegata di Impreme è di abuso in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, in violazione del testo unico sull’edilizia e del codice dei beni culturali e del paesaggio. La demolizione è avvenuta tra il 2015 e il 2017, mentre il Comune nel 2007 si era accordato con il gruppo Mezzaroma per la riqualificazione del residence, realizzato negli anni Settanta. Quello che a noi abitanti del quartiere risulta difficile da comprendere è il contenuto della decisione del giudici. Il giudice ha infatti stabilito che la Mezzaroma dovrà ricostruire l’immobile e pagare un risarcimento danni al Comune pari a 70 mila euro. Condizione questa cui è sottoposta la sospensione della pena. La domanda che noi ci poniamo è "ma il giudice ha presente cosa sia l