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Cosa è rimasto dopo la piena del Tevere?

Cosa è rimasto dopo la piena del Tevere?

Relitti accartocciati che i vigili del fuoco cercano di rimuovere e...



...migliaia di sacchetti di pastica "filtrati" dagli alberi, i cui rami per alcune ore sono rimasti sotto il livello del fiume.

Tristi monumenti alla nostra incuria, alla nostra incapacità di vivere in sintonia con la natura rispettandola e curandola.

Commenti

Anonimo ha detto…
Siamo alle solite...
Circa 3 anni fa si dibatteva accesi, poi tutto si dimentica e tutto ricomincia. Ti allego copia dei carteggi di allora, interessanti anche perchè compaiono le nobil gesta del soldatino di Corrottolo oggi a difesa di Ponte Milvio, ieri ....


"Buste sugli alberi del Tevere: fra poco se ne andranno da sole (nel mare , purtroppo)"

Data: Lun, 27 Feb 2006 10:21:12


“…Tevere, al via l'operazione bonifica. Con un emendamento alla Finanziaria
regionale saranno stanziati cnque milioni di euro, di cui due destinati
all'Aniene. Investimento extra per eliminare le buste di plastica dalle
banchine . Un investimento straordinario per bonificare le sponde del Tevere,
per liberare gli alberi sulle banchine dalla soffocante morsa delle buste di
plastica portate dalla piena natalizia, che da oltre due mesi hanno stravolto
il paesaggio fluviale.”

A me sembra pura follia buttare tanti soldi così. Amo e frequento in bici la
banchina e mi fa orrore il degrado, ma il Tevere da novembre a marzo fa
continuamente su e giù e, anche dopo una radicale pulizia, in un paio di
giorni di piena medio-piccola le buste ritornano sugli alberi. Tenerlo pulito
è compito nobile, modificare le tristi abitudini incivili dell'"abusa e getta"
di plastica dalla Toscana all'Umbria all'alto Lazio un' impresa titanica. Se
ci sono risorse si migliori lo scomodo fondo della ciclabile in sanpietrino
fino a Ponte Nenni e in cemento sbrigativo fino a Ponte Risorgimento (ma senza
fallo sapè ad Alemanno che accusa Veltroni di dilapidare soldi in ciclabili- e
non è una battuta-)

La primavera farà sbocciare gemme e foglie che staccheranno naturalmente le
buste dagli alberi e, come purtroppo succede da oltre 40 anni, nessuno le
vedrà più (salvo il povero Mare Nostrum che continua ad ingoiarle anche se non
si vedono, anche d'estate). Gli ambientalisti statalisti noglobal misero tempo
fa una tassa sui sacchetti di plastica per limitarne l'abuso ma la GGente di
Alemanno et al. fece una sommossa: che nessuno tocchi le gioie vere del 2000 -
TiVi e supermercati ! )


Roma, 27/2/06
AVE caiofabricius VALE

e: R: Buste sugli alberi del Tevere: fra poco se ne andranno da sole (nel mare , purtroppo)
Data: Lun, 27 Feb 2006 20:30:20


Ciao Gabriella,
insisto sull'autopulizia degli arbusti perchè è un fenomeno che osservo da
anni. Schifato non solo quest'anno, ho notato anche negli altri anni che la
vegetazione emergente riesce "a strapparsi di dosso" i pezzi di plastica,
complice anche il vento e le piogge intense. Certo i pezzi più grossi e
incastrati rimangono lì, ma questo non giustifica spese milionarie. Se con
quei soldi si bonificano massiciamente le banchine e si migliora il fondo
della ciclabile (oltre a prolungarla fino al mare) gli ambientalisti che amano
Roma, il suo Fiume e il suo mare non possono che trarne durature
soddisfazioni, anzichè frustranti ed effimere leccatine di facciata. La plastica andrebbe comunque "contenuta", ma dopo le forti spinte degli anni
passati mi sembra che oggi non freghi poi più di tanto, salvo queste improvvise fiammate. Il mare e i fiumi sono strangolati dalla plastica, l'unica possibilità di ridurla è agire sul piano economico.

Io sto continuando a preparare il seminario (e la visita guidata in biciclett....

Ciao, Fabrizio
>

E tutto continua a scorrere..
(sotto l'occhialone di Ponte Sisto (13 m.), e allora ce se pò annà a cuccà in pace, cò bona pace de Bertolaso e de Scai)

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