Passa ai contenuti principali

Un drammatico Christmas party a Manchester

Alcuni giorni fa avevo anticipato la notizia del party di Natale dei calciatori del Manchester UTD. Come facilmente prevedibile la "festa" (descritta nei giorni precedenti allo svolgimento come "una maratona di bevute, lap dance e gioco d'azzardo") si è rapidamente e drammaticamente trasformata, secondo una delle partecipanti citata da un reportage del Mirror, in "a horrendus cattle market", un mercato delle bestie, dove le donne sono state trattate come carne in vendita.
E l'epilogo è stato drammatico: a fronte del rifiuto da parte di una ragazza di 26 anni invitata alla "festa" , un giovane calciatore di 19 anni, in preda all'euforia dell'occasione (e non si sa a quanto alcol e chissà cos'altro in corpo) l'ha stuprata.

Purtroppo la pena per la ragazza non si accompagna allo stupore. L'epilogo di queste 18 ore di follia collettiva, animata dai ricchi e sfrenati calciatori, che nessuno, nemmeno il blasonato allenatore sir Alex Ferguson, possono contrariare nei loro istinti bestiali, era scritto già nel programma: abbondanti bevute, esclusione dalla festa di mogli, fidanzate, allenatore e dirigenti della squadra, gioco al casinò, cena in un famoso ristorante e conclusione in un albergo, riservato interamente alla squadra, accompagnata da 100 modelle e ballerine, definite tutte molto avvenenti, invitate per l'occasione.

Già negli anni passati i giocatore del Man Utd avevano animato feste analoghe, concluse con danni a locali e suppellettili, ma mai si era arrivati tanto in basso.

Il dramma, perché di dramma si tratta, è tutto nel falso mondo costruito intorno a questi calciatori, ai quali, in cambio di buoni risultati sul campo (cui corrispondono buoni guadagni per la proprietà) è concesso tutto, purché delle loro "gesta fuori del campo di gioco" si parli poco o niente e non siano coinvolte le pubbliche autorità.

Nonostante il clamore di queste ore, soprattutto in Gran Bretagna, il rischio è che la vicenda scivoli rapidamente nel silenzio: si dirà che la ragazza, accettando l'invito sapeva che ambiente e situazioni avrebbe trovato, che in fondo è stata una ragazzata, che i calciatori sono delle brave persone, che la squadra non c'entra... e così via, per non rischiare di rovinare il giocattolo che tanti soldi produce.

E intanto una ragazza di 26 anni è stata violentata da un calciatore che solo pochi giorni prima aveva giocato a Roma, per l'ultima partita del giorne di Champions League e che fra qualche giorno riceverà l'applauso della folla del suo stadio per una bella giocata.

La polizia inglese ha già interrogato un calciatore, sospettato di essere l'autore dello stupro. L'udienza in tribunale, dopo gli interrogatori di queste ore, è prevista per il prossimo 23 febbraio.

Continuerò a seguire la vicenda sul blog.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'arco e la via di Tiradiavoli. E' pericoloso passarci?

Lo sapete che a Roma esiste una via che si chiamava “via Tiradiavoli”? E che su questa via passa un arco chiamato “arco Tiradiavoli”? E che molti di noi la percorrono ogni giorno senza saperlo? E sarà pericoloso questo passaggio? Fermi tutti, innanzitutto spieghiamo dove siamo: ci troviamo su via Aurelia (antica) nel tratto che fiancheggia da un lato Villa Pamphili e dall’altro il giardino di Villa Abamelek, la residenza romana dell’ambasciatore russo a Roma. Il posto è questo che vedete qui nella foto   Ma perché il popolo romano chiamava questa via, e l’arco, che la sovrasta, “Tiradiavoli”?  Una possibilità riguarda la figura della celeberrima Olimpia Maidalchini Pamphili, la celebre “Pimpaccia” a cui è anche intitolata una via qui vicino, Via di Donna Olimpia.  Questa donna, spregiudicata e abile, grazie alle sue capacità fu potentissima durante il pontificato di Innocenzo X, nella prima metà del 17° secolo. Questa sua avidità di denaro e potere la resero temuta e odiata dal popolo

Di che colore erano le città del medioevo?

Spesso, visitando le splendide città medioevali italiane, maturiamo la convinzione che esse fossero molto austere, nelle forme e nel colore. Le mura, le case, le torri, le cattedrali ci appaiono oggi nei colori della pietra, anche scurita dal passare del tempo. E invece sbagliamo. Dobbiamo dire grazie ad artisti come Benozzo Gozzoli e Giotto se oggi sappiamo con certezza che le città medioevali erano delle vere e proprie "follie cromatiche " ( cit.  Philippe Daverio ). Ad esempio Arezzo, nel quadro di Benozzo Gozzoli, era così all'epoca di S. Francesco, con facciate delle case rosso vivo o blu intenso: E anche Giotto ci ha lasciato una sua immagine di Arezzo sgargiante nei suoi colori: Ma anche le grandi cattedrali gotiche (aggettivo che oggi usiamo per indicare realtà austere, essenziali) del nord Europa dovevano essere tutt'altro che grigie. Ad esempio, questa è la facciata della cattedrale di Limburg an der Lahn, in Germania, 70 km a nord di Francoforte,

La storia infinita dell'ex residence Bravetta

Il Corriere della Sera del 28 maggio dà notizia della condanna di Barbara Mezzaroma a 23 mesi di reclusione per aver demolito un palazzo nell’ex residence Bravetta, senza averne il permesso. La contestazione mossa all’amministratrice delegata di Impreme è di abuso in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, in violazione del testo unico sull’edilizia e del codice dei beni culturali e del paesaggio. La demolizione è avvenuta tra il 2015 e il 2017, mentre il Comune nel 2007 si era accordato con il gruppo Mezzaroma per la riqualificazione del residence, realizzato negli anni Settanta. Quello che a noi abitanti del quartiere risulta difficile da comprendere è il contenuto della decisione del giudici. Il giudice ha infatti stabilito che la Mezzaroma dovrà ricostruire l’immobile e pagare un risarcimento danni al Comune pari a 70 mila euro. Condizione questa cui è sottoposta la sospensione della pena. La domanda che noi ci poniamo è "ma il giudice ha presente cosa sia l