Pomeriggio d'estate, sede della filiale americana di una grande azienda italiana. È in visita il nuovo direttore commerciale. I locali sono stati rinfrescati, tutto il personale è stato adeguatamente ammaestrato: indossare un abbigliamento consono all'occasione, non fare domande e rispondere solo se interrogati. Arriva il momento atteso: il direttore commerciale arrivato dall'Italia scende negli uffici e inizia la visita ai dipendenti. Lo accompagna il locale manager commerciale, un italoamericano di terza generazione che parla una lingua composta da un mix di inglese e dialetti dell'Italia meridionale. Introduce il boss nei vari box degli open space e presenta velocemente ogni dipendente con una breve frase: "chist'è nu bravo commercial account, come dite voi...nu figli'e 'ntrocchia". Al boss però non sfugge che il giro è stato studiato per "saltare"una postazione dove è seduto un agitato signore sulla cinquantina. Chiede allora al manager locale di accompagnarlo proprio da quel signore. Si presenta, ma il signore balbetta solo una veloce risposta e rimane seduto senza alzare lo sguardo. Il boss chiede allora al suo accompagnatore chi sia questo dipendente così riservato. "Well..., risponde imbarazzato il manager, usando però un tono di voce stentoreo udibile tranquillamente a 50 metri di distanza, this is Walter, Valterino per i friends. He's a good guy, but...non capisce niente! But he works here...noi ce lo tenimmo lo stesso pecché ci conviene assai: his wife, la moglie, lavora all'ufficio del personale!"
Spesso, visitando le splendide città medioevali italiane, maturiamo la convinzione che esse fossero molto austere, nelle forme e nel colore. Le mura, le case, le torri, le cattedrali ci appaiono oggi nei colori della pietra, anche scurita dal passare del tempo. E invece sbagliamo. Dobbiamo dire grazie ad artisti come Benozzo Gozzoli e Giotto se oggi sappiamo con certezza che le città medioevali erano delle vere e proprie "follie cromatiche " ( cit. Philippe Daverio ). Ad esempio Arezzo, nel quadro di Benozzo Gozzoli, era così all'epoca di S. Francesco, con facciate delle case rosso vivo o blu intenso: E anche Giotto ci ha lasciato una sua immagine di Arezzo sgargiante nei suoi colori: Ma anche le grandi cattedrali gotiche (aggettivo che oggi usiamo per indicare realtà austere, essenziali) del nord Europa dovevano essere tutt'altro che grigie. Ad esempio, questa è la facciata della cattedrale di Limburg an der Lahn, in Germania, 70 km a nord di Francoforte, ...
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