Los Angeles, USA, settimana della moda. Una passerella corre sopra un'ampia vasca piena d'acqua. Dentro alla vasca una figurante agita un ventaglio di piume. Un giovane uomo, di lineamenti orientali, si esibisce in un'antica danza di guerra, imbracciando due lame e delle fasce colorate: fa un salto mortale, pesta forte i piedi, esibisce un atteggiamento aggressivo. Finisce la danza, il "guerriero" esce dalla scena ed entra sulla passerella un'esile modella...
Spesso, visitando le splendide città medioevali italiane, maturiamo la convinzione che esse fossero molto austere, nelle forme e nel colore. Le mura, le case, le torri, le cattedrali ci appaiono oggi nei colori della pietra, anche scurita dal passare del tempo. E invece sbagliamo. Dobbiamo dire grazie ad artisti come Benozzo Gozzoli e Giotto se oggi sappiamo con certezza che le città medioevali erano delle vere e proprie "follie cromatiche " ( cit. Philippe Daverio ). Ad esempio Arezzo, nel quadro di Benozzo Gozzoli, era così all'epoca di S. Francesco, con facciate delle case rosso vivo o blu intenso: E anche Giotto ci ha lasciato una sua immagine di Arezzo sgargiante nei suoi colori: Ma anche le grandi cattedrali gotiche (aggettivo che oggi usiamo per indicare realtà austere, essenziali) del nord Europa dovevano essere tutt'altro che grigie. Ad esempio, questa è la facciata della cattedrale di Limburg an der Lahn, in Germania, 70 km a nord di Francoforte, ...
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