"...la prima cosa che il nonno ha regalato alla nonna è stata la bicicletta. Correva l'anno 1947, o forse 1948, quando un mattino il nonno ha aperto la porta di casa e ha chiamato forte il nome della nonna: "Tina...Tina...!", "Cosa c'é?..." ha risposto lei dall'alto, dalle camere da letto, "Vieni giù!..."; la mattina possiamo immaginarla bella e luminosa e calda, non costa niente; e la nonna è scesa per le scale e, uscita nell'aia, contro il muro, ha visto quel portento tecnico, che allora doveva luccicare nei cerchioni, odorare di gomma nei pneumatici, squillare come un cardellino nel campanello tondo. "E' per te..." le ha detto il nonno e alla nonna è venuto da piangere: era il primo regalo della sua vita..."
Alberto Garlini, Una timida santità, Sironi editore - Pagina 147
Alberto Garlini, Una timida santità, Sironi editore - Pagina 147
Commenti
Nel lontano 1974 racimolai con lavoretti estivi quanto bastava per donare alla mia fidanzatina una luccicante bici da passeggio nera classica...ancora sono bellissime.
AVe zì Fà
Mamaa
E quindi...non mi viene la depressione!!
se in salita coCaio pedalerete...