Fino a ieri sera mi era sembrato inutile scrivere un post su Obama nuovo presidente degli USA: tutti ne hanno parlato, tanti sono saliti sul carro del vincitore, e così avevo pensato che fosse inutile scrivere qualcosa che certamente in molti avevano già pensato o letto o ascoltato.
L'episodio di ieri a Mosca però mi costringe, controvoglia, a condividere con voi tre riflessioni.
La prima deriva dalla chiosa con cui il cav B ha arricchito la sua triste e spregevole affermazione, sostenendo che le sue parole verso Barack erano una "carineria". Mi domando: ma perché il primo ministro di uno dei paesi del G8, membro della NATO, fondatore della UE, deve esprimere "carinerie" verso il presidente eletto degli USA? I rapporti fra stati, e fra i loro rappresentanti, seguono regole secolari, codici di compartamento chiarissimi nella loro forma e nella loro sostanza, e fra i tanti gesti non è prevista la "carineria". E' prevista la cortesia, la cordialità, l'informalità a volte, ma la carineria non l'ho mai sentita. Dirò di più: nella mia ultraventennale esperienza professionale ho imparato che le cosiddette "carinerie" sono molto pericolose anche nel mondo del lavoro perché possono essere, e spesso lo sono, mal interpretate e quasi sempre poco gradite. E allora perché il cav B, ammenttendo che volesse solo giocare e non compiere uno spregevole atto di razzismo, si permette in maniera così imp(r)udente di approcciare il leader eletto di un paese nostro alleato?
La seconda riflessione discende in un certo modo dalla prima: secondo il cav. B, Barack ha tutto per andare d'accordo con il nuovo presidente Russo Medved: è giovane, bello e sempre abbronzato.
Mi domando allora: se per andare d'accordo con i russi occorre avere un presidente con queste cartteristiche, come si comporteranno i russi con l'Italia, visto che abbiamo un presidente anziano, basso e con i capelli trapiantati?
La terza riguarda le isteriche reazioni del cav B di fronte all'imprevedibile (solo per lui) ondata di reazioni conseguente alle sue affermazioni. Si è andati da un cauto "quanto sono imbecilli" a un più virile (meritano la) "laurea in coglione". Ma come è possibile che il primo ministro italiano non riesca a capire che ad ogni sua azione segueun giudizio pubblico, che può essere positivo o di critica, ma che è comunque garantito dalla costituzione?
L'episodio di ieri a Mosca però mi costringe, controvoglia, a condividere con voi tre riflessioni.
La prima deriva dalla chiosa con cui il cav B ha arricchito la sua triste e spregevole affermazione, sostenendo che le sue parole verso Barack erano una "carineria". Mi domando: ma perché il primo ministro di uno dei paesi del G8, membro della NATO, fondatore della UE, deve esprimere "carinerie" verso il presidente eletto degli USA? I rapporti fra stati, e fra i loro rappresentanti, seguono regole secolari, codici di compartamento chiarissimi nella loro forma e nella loro sostanza, e fra i tanti gesti non è prevista la "carineria". E' prevista la cortesia, la cordialità, l'informalità a volte, ma la carineria non l'ho mai sentita. Dirò di più: nella mia ultraventennale esperienza professionale ho imparato che le cosiddette "carinerie" sono molto pericolose anche nel mondo del lavoro perché possono essere, e spesso lo sono, mal interpretate e quasi sempre poco gradite. E allora perché il cav B, ammenttendo che volesse solo giocare e non compiere uno spregevole atto di razzismo, si permette in maniera così imp(r)udente di approcciare il leader eletto di un paese nostro alleato?
La seconda riflessione discende in un certo modo dalla prima: secondo il cav. B, Barack ha tutto per andare d'accordo con il nuovo presidente Russo Medved: è giovane, bello e sempre abbronzato.
Mi domando allora: se per andare d'accordo con i russi occorre avere un presidente con queste cartteristiche, come si comporteranno i russi con l'Italia, visto che abbiamo un presidente anziano, basso e con i capelli trapiantati?
La terza riguarda le isteriche reazioni del cav B di fronte all'imprevedibile (solo per lui) ondata di reazioni conseguente alle sue affermazioni. Si è andati da un cauto "quanto sono imbecilli" a un più virile (meritano la) "laurea in coglione". Ma come è possibile che il primo ministro italiano non riesca a capire che ad ogni sua azione segueun giudizio pubblico, che può essere positivo o di critica, ma che è comunque garantito dalla costituzione?
Commenti
CHE FIGURA DI CACCA!
Le cose sono due, ho cambio di nazionalità io o cacciamo Mr B dall'Italia, mi vergogno a dire di essere italiana con un presidente del consiglio del genere..
Mamaa
AVe caio destabilizzato nelle (poche) certezze.
Un premier dovrebbe pensare prima di parlare,
ma anche un elettore dovrebbe pensare e molto, prima di votare.
Purtroppo chissà quante ne sentiremo ancora, visto che a suo dire non si terrà più nulla.
Finalmente Libbbbero.
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=JSM4Q
giancamar
MAP
la prima: buona parte di coloro che hanno votato Obana ieri l'altro, è la stessa che SCELSE Bush 4 anni fa, pur avendolo testato nei 4 anni precedenti.
la seconda: la maggiornanza degli Italiani ha scelto il Cavaliere come Presidente del Consiglio, e non se n'è pentita.
Potenza della democrazia..
Ci governa chi ci meritiamo.
i.
Cosa intendo? che molti nostri concittadini hanno votato l'attuale maggioranza, e continuano a manifestarle fiducia perché non hanno elementi di giudizio alternativo e le voci interne continuano solo a promuovere le attività, profondamente sbagliate ed in malafede, del cav B e della sua compagine. Non me la sento di addossare tutte le colpe ai nostri concittadini, che purtroppo oggi sono come inebetiti di fronte alla crisi economica, alla crisi del mondo del lavoro, alla crisi della scuola, e intontiti dai vari "Amici", "Talpe", "Paperissime" e via dicendo.
Non so se sia una soluzione perseguibile, ma credo che se per miracolo per 1 mese si bloccassero le trasmissioni televisive e poi si andasse al voto, i risultati potrebbero essere molto diversi da quelli che oggi immaginiamo.
magociclo
Ancora, ma è mai possibile che un giornalista - o chiunque altro - si rivolga educatamente con il "lei" al cavalier B e questi risponda con il "tu"? come fosse un conoscente? un parente?
Vorrei fare una ulteriore riflessione: credo che costui non capisca che l'America (quella con la A maisucola, e non quella dell'Iraq...) è molto più avanti nella democrazia di quanto lo sia la nostra buona Italia. Vorrei proprio vedere a parti invertite se, dopo una sconfitta come quella di McCain, il cavalier B avrebbe fatto i complimenti all'avversario, chiamando a raccolta i propri elettori affinché si uniscano tutti attorno al nuovo Presidente. Questo è senso patriottico, questa e democrazia, dove ognuno fa la propria corsa ma poi rende gli onori al vincitore.
Da noi chi si permette di parlare in modo pacato, corretto e senza esprimersi con carinerie, viene solo tacciato di pochezza, di non essere l'interlocutore giusto per dialogare, anzi, di non essere un interlocutore solo perché dell'opposizione.
Veltroni e Barack, grazie di esistere!
Il potere se lo tiene stretto chi ce l'ha. E purtroppo chi, nel giro di giostra l'ha momentaneamente perso, non fa nulla per ristabilire le regole del gioco.
Te lo ricordi Corrado Guzzanti all'ottavo nano, dopo 5 anni di governo della sinistra?
http://it.youtube.com/watch?v=XjjFlDPEsBk
Temo proprio che non ci sia speranza...
Con il bene di sempre
i.